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Philip Glass
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Interviste
Biografia
Philip Glass
è
uno dei protagonisti indiscussi della scena musicale internazionale dell'ultimo ventennio,
con creazioni che spaziano dall'opera alla musica per la danza, per il teatro e per il
cinema.
Nato a Baltimora nel 1937 comincia a studiare il violino all'età di
sei anni, e il flauto ad otto, ma già all'età di quindici anni si sente frustrato dalla
limitazione della vita musicale della Baltimora post-bellica.
Si iscrive alla University of Chicago, dove si rivela portato
per la matematica e per la filosofia. Nelle ore libere dallo studio e dal lavoro studia
pianoforte e in particolare autori come Ives e Webern.
A diciannove anni Glass si laurea, decide di diventare compositore, e
si trasferisce a New York alla Juillard School.
A quell'epoca abbandona la tecnica dei 12 toni utilizzata a Chicago
preferendo autori americani come Aaron Copeland e William Schuman .
All'età di ventitré anni Glass ha già studiato con Vincent
Persichetti, Darius Milhaud e William Bergsma. Rifiuta la dodecafonia, preferendo alcuni
compositori dissidenti come Harry Partch, Ives Moondog, Henry Cowell e Virgil Thomson , ma egli non
ha ancora trovato la sua strada.
La sua ricerca lo porta a Parigi dove studia per due anni con Nadia
Boulanger. A Parigi viene scritturato da un regista per trascrivere la musica indiana di
Ravi Shankar in una notazione leggibile dai musicisti francesi, e durante questa
esperienza Glass scopre le tecniche della musica indiana. Compie inoltre ricerche in nord
Africa, India e Himalaya. Torna poi a New York e inizia ad applicare le tecniche musicali
orientali al suo lavoro.
Nel 1974 ha già composto un'ampia raccolta di nuova musica utilizzata,
in gran parte, dalla compagnia di teatro Mabou Mines (di cui Glass è uno dei
fondatori), ma soprattutto dal suo gruppo, il Philip Group Ensemble. Questo periodo
culmina con lopera Music in 12 Parts, e raggiunge il suo apogeo nel 1976 con Einstein
on the Beach opera realizzata assieme a Robert Wilson e considerata una pietra miliare
della musica del ventesimo secolo.
In seguito Glass ha composto numerose opere (Satyagraha, Akhnaten,
The Making of the Representative for Planet 8, The Fall of the House of Usher, The Juniper
Tree, Hydrogen Jukebox), partiture per film (Koyaanisqatsi, Mishima, The Thin Blue
Line, Powaqqatsi, A Brief History of Time, Candyman) musiche per balletti (A
Descent into the Maelstrom, In the Upper Room), altre partiture per il teatro (The
Photographer, 1000 Airplanes on the Roof, The Mysteries, What's so Funny?).
Tra i suoi lavori più recenti troviamo Itaipu, un opera
per coro e orchestra; The Low Symphony, basato sull'album di David Bowie 'Low'; la Symphony
No. 2, su commissione della Brooklyn Philharmonic; The Voyage, su commissione
della Metropolitan Opera; la Symphony No. 3 su commissione della Stuttgart Chamber
Orchestra; The Witches of Venice un balletto creato da Beni Motressor su
commissione del Teatro alla Scala; e tre composizioni basate sui lavori di Jean Cocteau, Orphée, La Belle et La
Bête, e Les Enfants Terribles.
I suoi attuali progetti includono altre collaborazioni con Robert
Wilson: White Raven, un'opera commissionata dal Portogallo, Monsters of Grace,
una lavoro di musica/teatro con il Philip Glass Ensemble, e TSE, una
installazione di musica e teatro. |
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