INTERVIEW:
Domanda 1
Quali sono le opportunità offerte dal satellite e quante sono le antenne satellitari oggi
installate in Europa?
Risposta
La televisione digitale, che ha rappresentato il primo passaggio verso il vero digitale di
massa, è avvenuta via satellite. Si è discusso molto sulla scelta via - satellite o via
- terrestre, ma il satellite ha prevalso con l'iniziativa di Direct-tv degli Stati Uniti,
e poi di vari bouquet europei e italiani.. Se ci limitiamo alle antenne satellitari per
ricezione, alla televisione, che sono la grande maggioranza, escludendo le centinaia di
migliaia di antenne che sono realizzate per i sistemi di servizi business, quindi per le
banche, oggi, EUTELSAT già ne possiede 14 milioni puntate a 13 gradi; in questa posizione
orbitale la EUTELSAT possiede circa la metà del mercato delle antenne. Si tratta di 14
milioni di antenne che riguardano famiglie, con antenne individuali o comunitarie
naturalmente, quelle che chiamiamo antenne di palazzo. Per quanto riguarda l'Italia in
particolare, nell'ultimo anno siamo passati dalle seicentomila famiglie alle, circa,
novecentomila attuali. Nell'arco di un anno abbiamo avuto un aumento del 50%, ma siamo
ancora lontani dai numeri che ci sono in Germania, in Inghilterra o, addirittura, in
Polonia, dove ci sono due milioni di antenne individuali.
Domanda 2
In qualità di direttore commerciale di EUTELSAT noi di Mediamente l'abbiamo intervistata
l'anno scorso. In quest'ultimo anno, circa, di lavoro, in quali direzioni è cresciuta
questa associazione intergovernativa?
Risposta
In quest'ultimo periodo si è verificata una crescita enorme, non solo in termini
quantitativi, ma anche in termini qualitativi. Sono stati creati vari bouquet di canali,
come quello di Telepiù, satellite che oggi si chiama "D+", il bouquet della
RAI, con i canali tematici Rai, RaiSAT, che andranno in onda proprio in questi giorni, a
partire dai canali dei bambini, poi il bouquet di Mediaset, il bouquet per gli stranieri
di Ab sat, di TPS, che è il bouquet principale francese tanti altri bouquet negli altri
paesi d'Europa; questo per quanto riguarda la televisione digitale. Per quanto concerne i
televisori analogici che abbiamo montato - ancora oggi abbiamo quaranta canali visibili a
posizione 13 gradi più altri canali con altre posizioni, in totale sono aumentati, in
termini di servizi, del 40-30-20%. Direi che la nostra cifra d'affari è passata dai 243
milioni di ECU, che sono circa 600 miliardi di lire, a 350 milioni di ECU, più di 700
miliardi di lire in un anno.
Domanda 3
Molti canali trasmessi via satellite sono tematici. Quali opportunità di crescita offre
alla comunicazione televisiva in genere la creazione di canali ad argomento specifico?
Risposta
Io penso che i canali tematici rappresentino la reale crescita della televisione via
satellite di oggi e anche della televisione in generale, perché la televisione
generalista, pur con i suoi successi incontestabili, principalmente in Italia, non
permette più la vera crescita della televisione, in quanto ha la tendenza di avere canali
che sono molto simili uno all'altro. Nella popolazione i gusti si fanno più sofisticati e
la gente chiede dei canali sempre più specifici, sempre più caratteristici e sempre più
indirizzati alle loro esigenze. In questo senso assisteremo alla nascita di canali come
All News, di canali tematici come "Caccia e pesca", "L'automobile" e
così via, che sono il vero motore della televisione. La ragione di questa crescita è
possibile poiché questi canali hanno un "breaking point", un punto dopo il
quale si può realizzare un profitto, che è molto più basso dei canali generalisti,
normalmente sovvenzionati da pubblicità; inoltre, questi ultimi chiedono delle leggi di
grandi numeri, cioè milioni e milioni di telespettatori, mentre un canale tematico si
ammortizza con qualche centinaio di migliaia di telespettatori.
Domanda 4
L'aumento della quantità non può andare a discapito della qualità?
Risposta
Se noi abbiamo una biblioteca, una grande biblioteca, non è certo la quantità di libri
che è a discapito della qualità dei libri che si leggono; nella biblioteca noi scegliamo
i libri che noi preferiamo. Così si farà coi canali tematici; daremo alla persona la
possibilità di scegliere quello che vuole veramente vedere, e come in una biblioteca si
sceglie quello che veramente si vuole leggere. Voi stessi, con la vostra trasmissione,
"Mediamente", siete già in un canale tematico sui generis all'interno di un
canale generalista.
Domanda 5
Rispetto a queste nuove forme di TV via satellite trova ci sia una differenza sostanziale
nel modo di recepire da parte del pubblico tra Europa e Stati Uniti?
Risposta
Gli Stati Uniti stanno un poco più avanti di noi, sono arrivati al tematico prima di noi;
negli Stati Uniti il numero delle antenne è maggiore rispetto a quello europeo, ma la
maniera di percepire i canali tematici è abbastanza simile sia negli Stati Uniti che in
Europa. In Europa, forse, l'amore per canali di cultura è maggiore rispetto agli Stati
Uniti, dove l'élite è un poco più limitata. In ultima analisi, direi che in Europa la
propensione, oggi, al canale tematico, è più alta di quanto non sia negli Stati Uniti.
Domanda 6
Esiste una sorta di controllo, da parte delle società che forniscono le infrastrutture,
rispetto alla produzione artistica?
Risposta
E' necessario distinguere tre piani di analisi. Il primo è un piano tecnico, in cui
spiccano le infrastrutture satellitari. Noi siamo molto aperti: affittiamo a chiunque
abbia bisogno di canali satellitari. E a fornire la capacità spaziale siamo in tanti,
anche se potremmo essere in meno. In secondo luogo ci sono i cosiddetti "gate
keeper", gli impacchettatori, che mettono insieme diversi canali per creare un
bouquet. Essi possono fornire un supporto tecnico poiché permettono l'impacchettamento di
canali, la qualificazione e anche il controllo di accesso, naturalmente, perché la
televisione a pagamento deve avere un controllo di accesso per poter controllare il
pagamento del servizio. Si tratta di strutture complesse e tecnicamente difficili da
mettere in piedi. In ultima istanza, ci sono i fornitori di contenuti. Io penso che sia
possibile trovare sempre una soluzione in cui si possa dare una libertà ai creatori di
contenuti, anche all'interno di una piattaforma unica. Se poi le piattaforme saranno più
di una, vorrà dire che il mercato avrà deciso che ce ne siano più di una. Ma anche
all'interno della piattaforma unica si può creare una legislazione o una regolamentazione
che possa permettere un accesso a tutti i soggetti che ne abbiano davvero bisogno.
Domanda 7
A proposito della distribuzione del segnale via satellite, le società telefoniche hanno
dimostrato interesse rispetto a questo tipo di trasmissione?
Risposta
Le società telefoniche sono stati i primi soggetti ad utilizzare il satellite. La
televisione è arrivata solo dopo. Naturalmente, nell'ambito delle distribuzioni del
segnale telefonico c'è stata la rivoluzione delle fibre ottiche che ha conquistato delle
grosse parti del mercato. Il satellite adesso è in ripresa non tanto per la telefonia,
perché i sistemi a fibre ottiche, tranne in regioni difficili da raggiungere, sono sempre
i migliori. Nel campo della telefonia per le trasmissioni di dati, però, negli affari,
per esempio, il satellite è molto competitivo rispetto ai mezzi terrestri. E in questo
senso le società telefoniche, attraverso le loro filiali, sono dei grossi utilizzatori
del satellite. La rete della Fiat, della Peugeot, la rete delle grosse case
automobilistiche, la comunicazione con il Mar del Nord, sono tutte realizzate via
satellite. Non ci sono altre modi più economici per farlo; si possono tirare fibre
ottiche dappertutto, ma sarebbe molto più costoso.
Domanda 8
E Internet via satellite?
Risposta
Io credo che Internet via satellite sia uno degli argomenti più di moda. Nel 1957 veniva
lanciato il primo satellite artificiale dalla terra, lo Sputnick, che faceva bip bip
intorno alla terra. Dopo di ciò si è scatenata una battaglia che puntava alla conquista
dello spazio. Oggi, dopo il 1990, si è scatenata una nuova battaglia. Chi è, a cosa
serve lo spazio per l'uomo sulla terra? Si sono inventate delle applicazioni di satelliti
sempre più sofisticate che hanno permesso l'utilizzazione dello spazio per i bisogni
dell'uomo sulla terra; si tratta di bisogni di telecomunicazione, fino ad arrivare alla
televisione digitale, e poi, infine, alla convergenza di tutti gli strumenti in un unico
mezzo. Finalmente, oggi che Internet si è sviluppato in maniera terrestre, stiamo
pensando di sviluppare, e ci siamo già riusciti, un nuovo tipo di Internet via satellite.
La domanda è: perché Internet via satellite? Perché alla fine di questi quarant'anni di
sviluppo nello spazio siamo andati verso questa forma? Perché l'Internet attuale ha dei
grossi blocchi, dovuti al fatto che la velocità di trasmissione attraverso i sistemi
terrestri è molto limitata e non tutti possono avere una fibra ottica che gli arriva in
casa. Internet via satellite rompe questo collo di bottiglia permettendo, all'utente
finale, con una piccola parabola, di avere una quantità enorme di dati; l'utente, in
questo senso, è completamente indipendente da tutti i sistemi e da tutti i blocchi che si
possono verificare nei sistemi terrestri.
Domanda 9
Quali sono i progetti di EUTELSAT rispetto allo sviluppo di Internet via satellite?
Risposta
EUTELSAT non solo ha progetti, ma ha già delle realizzazioni. EUTELSAT è il primo gruppo
al mondo che ha realizzato un Internet via satellite; attraverso la società COMNET, in
Italia, filiale di Telespazio, che sarà il primo service-provider in Europa di Internet
via satellite, si arriverà alla commercializzazione di questo sistema. L'Italia sarà il
primo paese d'Europa e forse il primo paese del mondo in cui si commercializzerà
l'Internet via satellite. Quindi questo è un primato di EUTELSAT, è un primato italiano,
è un primato di COMNET.
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