Speciali

Presentazione


Genitori del domani al FuturShow 3000

   

 


1 aprile 2000

Il libro non scomparirà dal futuro, ore 17, 30

Il Futur Show ha ospitato un incontro intitolato "La casa tecnologica - una fabbrica di idee". I partecipanti, grandi protagonisti della cultura internazionale, si sono domandati quale sarà il futuro del libro nella casa tecnologica. Se l'architetto Mario Bellini prevede abitazioni con librerie virtuali dove i libri di carta esisteranno solo come oggetto d'antiquariato, Inge Feltrinelli, invece, confida nella sopravvivenza del libro stampato. "Come diceva Flaubert - afferma l'editrice - il libro è la vita e io sono pienamente concorde con questa affermazione, così non riesco a immaginarmi un mondo in cui non esista più il libro stampato". "Noi crediamo nel futuro - continua Inge Feltrinelli - e sappiamo che la libreria virtuale è più veloce e più efficace sotto alcuni aspetti, infatti siamo tra i primi in Italia ad aver creato una libreria on line, ma non si può assolutamente rinunciare al libro di carta". L'editrice sostiene, quindi, che nuove e vecchie tecnologie possano coesistere e che il libro stampato continuerà a essere presente. Al dibattito è intervenuta anche Sonia Vukicevich, performer, ballerina e regista. "Nella mia casa" - racconta l'artista - "ho un'enorme libreria che appartiene alla mia famiglia. I libri hanno un odore che ricorda le generazioni passate e i secoli e questo è per me molto affascinante". "Nelle nostre case" - continua Sonia Vukicevich - "non c’è tecnologia, il massimo è il frigorifero, ma quando non hai niente l'immaginazione arriva all'apice e tutto ciò può essere stimolante per un'artista".

Nuove tecnologie al servizio dell'archeologia, ore 17, 10

Le più aggiornate tecnologie per l'individuazione e l'osservazione dei siti archeologici sono state presentate oggi al convegno del Futur Show sui "Nuovi sistemi di monitoraggio e tutela del patrimonio artistico e archeologico". Sergio Vetrella, del Consorzio di telerilevamento, ha illustrato le più moderne metodologie di approccio per il rilevamento di nuovi siti archeologici: le indagini di tipo geofisico mediante radar e satellite. L'utilizzo del radar consente lo studio in superficie di ciò che è nascosto anche molto in profondità. Questo strumento non solo trasmette agli archeologi il posizionamento dei reperti nel sottosuolo ma permette loro anche di ricostruire virtualmente gli oggetti in superficie. Disponendo di modelli virtuali si possono studiare anticipatamente gli interventi necessari. In Egitto e in India è capitato, infatti, di distruggere i reperti nel momento in cui si scavava per riportarli alla luce: grazie al radar non solo si potrà studiare un intervento ad hoc ma si otterranno anche delle mappe virtuali con le quali studiare la distribuzione geografica dei reperti. Infine, le indagini di tipo geofisico - effettuate con radar, satelliti, e mezzi aerei - non ledono le cosiddette stratigrafie, tutte quelle informazioni accumulate nel terreno con il passare del tempo preziose per la ricerca.

E-Commerce: novità sui sistemi di pagamento, ore 16, 30

Le nuove forme di pagamento per le transazioni on line di piccola entità sono state protagoniste al convegno organizzato da Tecnobanca al Futur Show. Antonio Allegra, direttore dello sviluppo business di Panini, ha affrontato il problema della sicurezza delle transazioni di piccola entità. La soluzione della società, che ha aperto un negozio virtuale dove è possibile acquistare album completi e figurine mancanti, è stata quella di dotare il proprio portale di una piattaforma, sviluppata da Go Italy, in grado di garantire la segretezza dei numeri delle carte di credito. Decisamente diverso il sistema adottato da Tell che ha pensato a un kit prepagato per gli acquisti in rete e per la navigazione. "Naviga meglio chi naviga sicuro - ha dichiarato Giovanni Mazzoni, amministratore delegato della società. La Tell Internet card prevede un pagamento anticipato e anonimo per una serie di servizi e offre a garanzia di sicurezza un codice di accesso segreto. Tuttavia, secondo Gianluca Dettori, amministratore delegato di Vitaminic, "in realtà oggi non esistono modi sicuri per effettuare i micropagamenti sulla rete". "L'utilizzo di carte di credito" - ha aggiunto Dettori - "è un sistema limitante. In futuro ci orienteremo verso forme alternative per questi pagamenti come le carte prepagate di Tell e i sistemi di loyalty su Internet attraverso stringhe di dati criptate all'interno del Pc". Le nuove soluzioni consentiranno di abbattere gli attuali ostacoli alla commercializzazione on line di beni e servizi di valore inferiore alle 1000 lire.

A lezione di computer contro il digital divide, ore 15,30

"Per colmare il gap che allontana l'Italia dagli altri Paesi europei bisogna avviare il processo di alfabetizzazione informatica nelle scuole, a partire dalle elementari". È quanto ha sostenuto oggi Giuseppe Roma, Direttore Fondazione Censis, al convegno "L'alfabetizzazione informatica in Italia". Il digital divide, il divario tra chi ha accesso all'uso degli strumenti informatici e chi, al contrario, ne rimane escluso, coinvolge nel nostro paese un'ampia fascia della popolazione. Secondo i dati forniti nel corso dell'incontro, infatti, il 25 per cento delle famiglie rischia, per motivi socio-economici, di essere tagliato fuori dal mondo delle nuove tecnologie, mentre il 45 per cento, sebbene acculturato e di condizione sociale medio-alta, rimane indifferente e refrattario all'uso dell'informatica e soltanto il 30 per cento utilizza abitualmente la Rete. "Da una parte sono gli stessi cittadini - ha puntualizzato Roma - a richiedere informazione ed istruzione perché coscienti che una cultura informatica è ormai indispensabile per inserirsi nel mondo del lavoro. Dall'altra, però, le imprese italiane risultano in ritardo nell'informatizzazione e non sempre richiedono personale specializzato, accontentandosi spesso di lavoratori impreparati nel campo informatico". Come intervenire allora? Secondo Giovanni Cesareo, docente di Teoria e Tecniche della Comunicazione al Politecnico di Milano, "dotare le scuole di computer non basta, il problema è nelle possibilità d'uso. Nel 1972 ad esempio si pensò di portare nelle scuole Tv e videoregistratori ma dopo qualche mese si scoprì che erano finiti nei magazzini, perché inutilizzati". Ma c'è anche chi sottolinea l'interesse crescente da parte degli insegnanti verso il problema della formazione nel settore delle nuove tecnologie. "Rai Educational in sinergia con il Ministero dell'Istruzione - ha detto Roberto Maragliano, docente Tecnologie dell'istruzione dell'Università di Roma 3 - sta organizzando dei corsi di formazione a distanza per insegnanti. 120mila docenti già si sono prenotati".