Lunedì 26 febbraio 2001

Pirati in rotta verso il Sud America




 

 


Italiani, popolo di pirati

L'Italia è il paese dell'Europa occidentale a più alto tasso di pirateria

di Georgia Garritano

In Italia circolano più cd falsi che in qualsiasi altro paese dell'Europa occidentale. La percentuale dei prodotti contraffatti supera, infatti, il 20 per cento, un valore che non ha eguali in nessun altro stato dell'ovest europeo. Anche quest'anno, quindi, il nostro paese compare nella "watch list", la lista delle nazioni da tenere sotto osservazione per quanto riguarda la pirateria, compilata dall'International intellectual property alliance (Iipa) e si trova nella stessa posizione di Tailandia, Pakistan, Bahamas, Ungheria, Bulgaria, Romania e di tutte le ex repubbliche sovietiche.

Una nuova legge contro la pirateria è stata varata da pochi mesi ma, secondo gli autori del rapporto "Special 301 report", è ancora presto per valutarne gli effetti e per cancellare il nostro paese dall'elenco di quelli a rischio. Gli esperti dell'Iipa, infatti, ritengono che le nuove norme, che hanno inasprito le sanzioni, "abbiano tutti gli elementi necessari" a contrastare il mercato parallelo della pirateria tuttavia nutrono dubbi sulla loro effettiva applicazione a causa della lentezza del nostro sistema giudiziario e della tendenza, rispecchiata nel nostro ordinamento, a considerare "i reati economici, anche quelli gravi, non meritevoli di multe severe o pene detentive".

In Italia la grande disponibilità di videocassette false causa all'industria cinematografica le perdite maggiori di tutta l'Europa occidentale. Il tasso di pirateria è del 20 per cento nelle regioni settentrionali - con in testa Veneto e Lombardia - e oscilla addirittura tra 30 e 40 per cento nel centro Sud. Le regioni più interessate dal fenomeno sono Campania, Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia. La proiezione di film in contesti sociali senza la corresponsione dei relativi diritti d'autore è, inoltre, una pratica abituale. È, infine, in aumento la diffusione di decoder e smart card illegali per vedere i canali satellitari a pagamento senza aver sottoscritto l'abbonamento.

Per quanto riguarda la pirateria musicale (il cui tasso è del 25 per cento), l'Italia è un florido mercato tanto per i prodotti importati dall'Est, specialmente dall'Ucraina, quanto per le copie duplicate nel nostro paese. L'area di Napoli risulta una di quelle in cui tale commercio è più intenso e non sorprende che a gestire questo traffico illecito ci siano anche organizzazioni criminali di stampo camorristico.

L'Italia è un grande importatore di software contraffatto, soprattutto per videogiochi e applicazioni destinate alle aziende. Anche questo tipo di prodotti provengono per lo più dall'Europa orientale e dai paesi asiatici, spesso passando per la Croazia o per Malta. Anche nel settore informatico la gestione degli affari illeciti coinvolge associazioni a delinquere legate alla mafia.

Qualche passo avanti nella lotta alla pirateria, comunque, è stato compiuto. Il rapporto segnala, infatti, che l'azione svolta dalle forze dell'ordine in questo campo si è visibilmente intensificata: su tutto il territorio nazionale nel 2000 la Guardia di Finanza ha condotto, infatti, oltre 250 raid, cui vanno aggiunti i controlli effettuati dai Carabinieri.

Iipa

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