Roma, 26 Luglio 2000

Concorde in fiamme. Disastro a Parigi

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Concorde in fiamme. Disastro a Parigi

Tutti i quotidiani di oggi riportano la dolorosa e agghiacciante notizia del disastro aereo avvenuto ieri pomeriggio alle porte dell'aeroporto di Parigi Charles de Gaulle. Un Concorde della compagnia Air France si e' schiantato pochi minuti dopo il decollo su un albergo ristorante alla periferia della capitale causando la morte di oltre cento persone. La Repubblica fa notare che questo e' il primo incidente avvenuto ad un Concorde, l'aereo supersonico progettato dagli europei negli anni '60, dal momento della sua messa in volo. Testimoni oculari hanno dichiarato di avere visto il motore in fiamme gia' in fase di decollo. Il presidente dell'Air France, Jean Ciril Spinetta, ha affermato che l'incidente e' avvenuto per un problema ai motori anche se lunedi', congiuntamente, sia Air France che BritishAirways avevano annunciato che alcuni Concorde avevano delle microfessure sulle ali di questi apparecchi, la cui fabbricazione e' cessata da molti anni. Sono gia' state ritrovate le scatole nere in base alle quali fare indagini sui problemi che puo' aver avuto il Concorde prima di precipitare.

Umts. Varato il bando per la banda

Come riporta il Sole 24 Ore, il comitato dei ministri ha finalmente approvato il bando e il disciplinare per la gara sulle licenze Umts. L'asta prevede un numero di lanci illimitato partendo da una base di 4 mila miliardi. La conclusione dell'asta e' prevista per ottobre cosi' che l'assegnazione delle licenze potra' essere effettuata per meta' novembre. Nel frattempo L'Autority per le Telecomunicazioni sta mettendo a punto le norme sulle asimmetrie. Il bando sara' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 luglio mentre il disciplinare sara' disponibile dall'1 agosto sui siti Internet delle presidenza del Consiglio e del ministero delle Comunicazioni.

Internet. Idee e proposte dal G8

La "Carta sulla societa' dell'informazione", redatta dal G8 nel summit di Okinawa, mette l'accento sul fatto di guadagnare al terreno della Rete quel 95% di popolazione mondiale che la Rete non la usano ancora, sia per carenza di infrastrutture che per carenze di una formazione culturale adeguata allo sviluppo di competenze mediatiche di base. La diffusione di Internet rappresenta, indubbiamente, un modo per portare i Paesi piu' arretrati a compiere quel salto economico che per il momento li divide dai paesi altamente industrializzati. Ma perche' questa diffusione abbia realmente luogo e' necessario agire sul retroterra culturale, sanitario, tecnico, che renda possibile una assimilazione ed una reale possibilita' di fruizione dei mezzi che la rete mette a disposizione. La riflessione e; data da New Economy del Sole 24 Ore.

Digital. Nuovi cantieri per creare in Italia una rete digitale

Realizzare una rete italiana a larga banda lunga ottomila chilometri per collegare i grandi centri del Nord con i paesini sperduti del sud Italia.Questa la proposta di e-via, societa' finanziata da investitori italiani e internazionali e che si rivolge agli operatori delle telecomunicazioni. Il piano prevede uno sviluppo per fasi. Entro il 2000 saranno pronte le prime tratte del network per un totale di 2500 chilometri di fibra ottica con 28 citta' collegate. Il completamento del progetto che connette cento citta' e' previsto invece per il 2002. La rete di e-via, come riferisce il Sole 24 Ore sull'inserto New Economy, adotta le piu' avanzate tecnologie per la trasmissione dei dati su cavi in fibra ottica. Mentre i tradizionali cavi in rame trasferiscono segnali elettrici, i cavi ottici sono costituiti da materiali in grado di trasmettere, per propagazione, la luce, senza perdite significative nella diffusione, offrendo cosi' una maggiore capacita' trasmissiva. La rete di e-via offrira' cosi' una rte di servizi a larga banda che permetteranno di connettere piu' velocemente paesi da un capo all'altro della penisola.