Roma, 24 Luglio 2000

Nuove alleanze. Telecom e Seat alla conquista di Telemontecarlo

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Nuove alleanze. Telecom e Seat alla conquista di Telemontecarlo

Sia Repubblica che il Corriere della Sera riportano la conferma ufficiale, da parte di Telecom e Seat, dell'esistenza di trattative, avviate col gruppo Cecchi-Gori, per l'acquisizione delle emittenti televisive Telemontecarlo e Telemontecarlo 2. La trattativa si troverebbe gia' a buon punto e rientrerebbe, come precisa il comunicato divulgato ieri in tarda serata, nelle strategie di sviluppo della societa' che nascerebbe dalla integrazione tra Tin.it e Seat. Si vocifera che la cifra di acquisto si aggiri complessivamente intorno ai mille miliardi di lire, per una parte relativa al 70% delle due emittenti televisive, mentre la rimanente parte resterebbe nelle mani di Cecchi-Gori. Silvio Berlusconi, da parte sua, ha criticato duramente l'acquisto di Telemontecarlo motivando la protesta sulla base di una legge che, a suo dire, decreta che non sia possibile, per un concessionario di telefonia, intervenire la' dove esistono i concessionari della televisione. Vinvenzo Vita, sottosegretario alle Comunicazioni, replica facendo notare come la legge 249 del '97 va ancora applicata per quanto riguarda la parte relativa all'antitrust televisivo. Nel frattempo i compratori delle due reti parlano di una intesa dal valore strategico, mentre il management Telecom continua la politica dell'integrazione multimediale.

Biotech. Mondo diviso sui cibi transgenici

Il summit del G8 ha visto la convergenza serena di tutti i paesi intervenuti sull'economia . "L'economia va bene" dichiara infatti Prodi al Corriere della Sera, "non ci sono drammi e cosi' abbiamo potuto concentrarci su tematiche di interesse piu' generale". E' proprio sulle tematiche dei cibi transgenici che si assiste ad una spaccatura del mondo occidentale. Mentre su altre questioni delicate, come quella del progetto genoma, Europa e USA hanno trovato un provvisorio punto di incontro, per quanto riguarda le biotecnologie riaffiorano le vecchie divisioni tra le due sponde dell'Atlantico. Americani e canadesi chiedono, con la collaborazione britannica, liberta' di circolazione per i prodotti che contengono nella catena alimentare una modificazione genetica. Gli europei chiedono invece regole nell'interesse dei consumatori e dell'ambiente. La questione potrebbe essere risolta affidando la verifica della effettiva pericolosita' dei cibi transgenici per la salute umana ad un organismo super partes. Intanto Clinton ha ottenuto una menzione ha ottenuto una menzione speciale per il Codex Alimentarius, l'organo della Fao, dove le posizioni liberiste americane possono contare sull'appoggio dei Paesi in via di sviluppo. Le biotecnologie diventano cosi' terreno di scontro per una sfida a cielo aperto. E ad aratro impugnato.

Internet. L'autostop si affida al Web

Autostop virtuale. L'ultima frontiera del turiamo a basso costo. Quarant'anni fa i figli dei fiori utilizzavano l'avventura "on the road" per conoscere se stessi e sperimentare sulla loro pelle la metafora della vita come un viaggio. Oggi i "backpaker" (coloro che portano lo zaino in spalla), prima di muovere il pollice nella direzione desiderata, cliccano sul mouse per ottenere informazioni sul modo migliore di raggiungere le loro mete a basso costo e a minor rischio. E' il Corriere della Sera a segnalare che il popolo di autostoppisti sul Web e' innanzitutto composto da persone con un livello di istruzione medio alto, coloro i quali hanno da poco concluso gli studi e vogliono fare una esperienza di vita prima di tuffarsi nel mondo del lavoro. Oppure sono quarantenni che tra un precariato e l'altro decidono di impiegare il loro tempo in nuove scoperte. O, ancora, sessantacinquenni pensionati, pieni di energie e di curiosita' per gli orizzonti che il mondo offre. In Italia i siti che ospitano gli autostoppisti sono una valanga. Da www.viavai.com a www.geocities.com/Baja/8250/, tanto per citarne alcuni, questi siti sono strutturati come bacheche virtuali su cui lasciare un messaggio. Dopo un po' di tempo arriva l'offerta. Rotte e periodi sono a disposizione di tutti. Basta usare l'indice sul mouse, prima di muovere il pollice su strada.

Auto. Costi piu' bassi grazie ad Internet 

Per il prossimo anno sono previsti costi piu' bassi per le auto, sia per operatori che per acquirenti, grazie al Web. Grazie all'applicazione su Internet del programma "B2B", Business to Business, sara' infatti possibile diminuire gli oneri di produzione con riflessi positivi sui listini.Queste le conclusioni, come riportate dal Sole 24 Ore, di un rapporto della Roland Berger & Partners- Deutsche Bank sulle opportunita' scaturite dall'e-business nel settore auto. L'indagine ha preso in considerazione l'intera filiera delle quattro ruote (dai concessionari alle case produttrici, ai fornitori, fino ad arrivare a tutte le fasi del processo produttivo)coinvolgendo operatori ed esperti del settore provenienti da Usa, Giappone ed Europa. Dal rapporto si evince che il taglio delle spese e' un processo che dovrebbe avere luogo gradualmente ma che, nel tempo, si potrebbe ottenere una riduzione, indicizzata, del 4,9%. Gran parte di questi tagli ricadrebbero positivamente sul consumatore finale con un notevole vantaggio anche per il mercato.

Internet. La terra virtuale e' quella promessa

Israele e' diventata la Silicon Valley del Mediterraneo. Ce lo dice Affari & Finanza di Repubblica constatando che, da qualche anno, il 40& dell'export di Israele e' concentrato nella new economy, posizionandosi dopo Usa e Canada come il paese con piu' aziende quotate al Nasdaq. Tutto il territorio e' attualmente cablato e quasi due milioni di israeliani, su sei, navigano in rete. Piu' di diecimila siti israeliani appaiono su Web, dieci volte piu' di quanti fossero nel '96. Inoltre Israele ha 137 ingegneri elettronici ogni centomila abitanti e gli abbonati ad Internet continuano ad aumentare. Un alto grado di istruzione congiunto ad un alto sviluppo tecnologico e al servizio militare in cui vi sono tre anni di scuola obbligatoria in cuibisogna anche sapere usare il computer, costituiscono, oltre all'arrivo di migliaia di matematici e scienziati ebraici emigrai dall'ex Urss nell'ultimo decennio, un cocktail formidabile che ha prodotto, negli ultimi tempi, un paese altamente tecnologizzato con una economia sempre piu' centrata sull'I.T.