Nuove
alleanze. Telecom e Seat alla conquista di
Telemontecarlo
Sia Repubblica
che il Corriere della Sera riportano
la conferma ufficiale, da parte di Telecom e
Seat, dell'esistenza di trattative, avviate
col gruppo Cecchi-Gori, per l'acquisizione
delle emittenti televisive Telemontecarlo e
Telemontecarlo 2. La trattativa si
troverebbe gia' a buon punto e rientrerebbe,
come precisa il comunicato divulgato ieri in
tarda serata, nelle strategie di sviluppo
della societa' che nascerebbe dalla
integrazione tra Tin.it e Seat. Si vocifera
che la cifra di acquisto si aggiri
complessivamente intorno ai mille miliardi
di lire, per una parte relativa al 70% delle
due emittenti televisive, mentre la
rimanente parte resterebbe nelle mani di
Cecchi-Gori. Silvio Berlusconi, da parte
sua, ha criticato duramente l'acquisto di
Telemontecarlo motivando la protesta sulla
base di una legge che, a suo dire, decreta
che non sia possibile, per un concessionario
di telefonia, intervenire la' dove esistono
i concessionari della televisione. Vinvenzo
Vita, sottosegretario alle Comunicazioni,
replica facendo notare come la legge 249 del
'97 va ancora applicata per quanto riguarda
la parte relativa all'antitrust televisivo.
Nel frattempo i compratori delle due reti
parlano di una intesa dal valore strategico,
mentre il management Telecom continua la
politica dell'integrazione multimediale.
Biotech.
Mondo diviso sui cibi transgenici
Il summit del
G8 ha visto la convergenza serena di tutti i
paesi intervenuti sull'economia .
"L'economia va bene" dichiara
infatti Prodi al Corriere della Sera,
"non ci sono drammi e cosi' abbiamo
potuto concentrarci su tematiche di
interesse piu' generale". E' proprio
sulle tematiche dei cibi transgenici che si
assiste ad una spaccatura del mondo
occidentale. Mentre su altre questioni
delicate, come quella del progetto genoma,
Europa e USA hanno trovato un provvisorio
punto di incontro, per quanto riguarda le
biotecnologie riaffiorano le vecchie
divisioni tra le due sponde dell'Atlantico.
Americani e canadesi chiedono, con la
collaborazione britannica, liberta' di
circolazione per i prodotti che contengono
nella catena alimentare una modificazione
genetica. Gli europei chiedono invece regole
nell'interesse dei consumatori e
dell'ambiente. La questione potrebbe essere
risolta affidando la verifica della
effettiva pericolosita' dei cibi transgenici
per la salute umana ad un organismo super
partes. Intanto Clinton ha ottenuto una
menzione ha ottenuto una menzione speciale
per il Codex Alimentarius, l'organo della
Fao, dove le posizioni liberiste americane
possono contare sull'appoggio dei Paesi in
via di sviluppo. Le biotecnologie diventano
cosi' terreno di scontro per una sfida a
cielo aperto. E ad aratro impugnato.
Internet.
L'autostop si affida al Web
Autostop
virtuale. L'ultima frontiera del turiamo a
basso costo. Quarant'anni fa i figli dei
fiori utilizzavano l'avventura "on the
road" per conoscere se stessi e
sperimentare sulla loro pelle la metafora
della vita come un viaggio. Oggi i "backpaker"
(coloro che portano lo zaino in spalla),
prima di muovere il pollice nella direzione
desiderata, cliccano sul mouse per ottenere
informazioni sul modo migliore di
raggiungere le loro mete a basso costo e a
minor rischio. E' il Corriere della Sera
a segnalare che il popolo di autostoppisti
sul Web e' innanzitutto composto da persone
con un livello di istruzione medio alto,
coloro i quali hanno da poco concluso gli
studi e vogliono fare una esperienza di vita
prima di tuffarsi nel mondo del lavoro.
Oppure sono quarantenni che tra un
precariato e l'altro decidono di impiegare
il loro tempo in nuove scoperte. O, ancora,
sessantacinquenni pensionati, pieni di
energie e di curiosita' per gli orizzonti
che il mondo offre. In Italia i siti che
ospitano gli autostoppisti sono una valanga.
Da www.viavai.com
a www.geocities.com/Baja/8250/,
tanto per citarne alcuni, questi siti sono
strutturati come bacheche virtuali su cui
lasciare un messaggio. Dopo un po' di tempo
arriva l'offerta. Rotte e periodi sono a
disposizione di tutti. Basta usare l'indice
sul mouse, prima di muovere il pollice su
strada.
Auto.
Costi piu' bassi grazie ad Internet
Per il
prossimo anno sono previsti costi piu' bassi
per le auto, sia per operatori che per
acquirenti, grazie al Web. Grazie
all'applicazione su Internet del programma
"B2B", Business to Business, sara'
infatti possibile diminuire gli oneri di
produzione con riflessi positivi sui
listini.Queste le conclusioni, come
riportate dal Sole 24 Ore, di un
rapporto della Roland Berger & Partners-
Deutsche Bank sulle opportunita' scaturite
dall'e-business nel settore auto. L'indagine
ha preso in considerazione l'intera filiera
delle quattro ruote (dai concessionari alle
case produttrici, ai fornitori, fino ad
arrivare a tutte le fasi del processo
produttivo)coinvolgendo operatori ed esperti
del settore provenienti da Usa, Giappone ed
Europa. Dal rapporto si evince che il taglio
delle spese e' un processo che dovrebbe
avere luogo gradualmente ma che, nel tempo,
si potrebbe ottenere una riduzione,
indicizzata, del 4,9%. Gran parte di questi
tagli ricadrebbero positivamente sul
consumatore finale con un notevole vantaggio
anche per il mercato.
Internet.
La terra virtuale e' quella promessa
Israele e'
diventata la Silicon Valley del
Mediterraneo. Ce lo dice Affari &
Finanza di Repubblica constatando che, da
qualche anno, il 40& dell'export di
Israele e' concentrato nella new economy,
posizionandosi dopo Usa e Canada come il
paese con piu' aziende quotate al Nasdaq.
Tutto il territorio e' attualmente cablato e
quasi due milioni di israeliani, su sei,
navigano in rete. Piu' di diecimila siti
israeliani appaiono su Web, dieci volte piu'
di quanti fossero nel '96. Inoltre Israele
ha 137 ingegneri elettronici ogni centomila
abitanti e gli abbonati ad Internet
continuano ad aumentare. Un alto grado di
istruzione congiunto ad un alto sviluppo
tecnologico e al servizio militare in cui vi
sono tre anni di scuola obbligatoria in
cuibisogna anche sapere usare il computer,
costituiscono, oltre all'arrivo di migliaia
di matematici e scienziati ebraici emigrai
dall'ex Urss nell'ultimo decennio, un
cocktail formidabile che ha prodotto, negli
ultimi tempi, un paese altamente
tecnologizzato con una economia sempre piu'
centrata sull'I.T.