Roma, 23 Agosto 2000
Pedofilia e Internet. La Rete può anche aiutare la giustizia

 

 

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Pedofilia e Internet. La Rete può anche aiutare la giustizia

Le violenze sui minori, drammaticamente alla ribalta della cronaca in questi giorni, riaccendono il dibattito mai chiuso sulla proliferazione di siti Internet utilizzati da pedofili per contattare le loro vittime. Siti porno, video choc, annunci trappola; e nonostante i controlli si siano fatti più serrati i pervertiti riescono a trovare sempre nuovi modi per penetrare sotto mentite spoglie all'interno della Rete. Il Giornale riferisce che sono stati individuati 20 mila siti pedofili in quattro anni. Il 55% di provider con immagini di fanciulli proviene dagli Usa, il 13% dall'Est europeo e il 5% dal Medio Oriente. Il restante 27% si divide tra Europa e America Latina. In Italia nel '98 è stato istituito un servizio per combattere i reati commessi su Internet composto da quattro squadre, di cui una per far fronte alla pedofilia e allo sfruttamento sessuale dei minori. Sono stati scovati centinaia di pedofili informatici, ma rischiano poco o nulla, dichiara, sempre al Giornale, Raimondo del Tufo, funzionario di polizia alla guida delle squadre anti-maniaci: per ora la legislazione italiana non prevede arresto e condanna per l'adescamento telematico.Ma dalla Rete arrivano anche segnali positivi per la lotta alla pedofilia. Gli internauti spagnoli, per esempio, denunciano regolarmente i siti pedofili attraverso la posta elettronica o la pagina web messa a disposizione dall'Unità reati d'alta tecnologia della Guardia civile, il corpo spagnolo equivalente a quello dei carabinieri. Lo riporta il Messaggero, mentre il Manifesto segnala che la Disney on line e la sezione "Innocenza in pericolo" dell'Unesco stanno lanciando un sito per difendere i minori dai pericoli del web ed educarli a nutrire diffidenza verso gli sconosciuti mentre navigano.

 

Saranno tassati i "cyberslackers" tedeschi

"Cyberslackers" è un neologismo americano usato per definire chi abusa del proprio accesso a Internet durante l'orario di lavoro per fini non legati all'attività professionale. In Germania, questi navigatori abusivi non perderanno il posto come è successo ad alcuni loro colleghi statunitensi (40 licenziamenti alla Xerox e 23 al New York Times nel '99) ma saranno tassati. Lo riferisce il Corriere della Sera. Una direttiva del ministrero dell Finanze tedesco infatti equipara la navigazione a scopi personali a un benefit: se, per esempio, il dipendente in servizio vende e compra azioni on line guadagnando bene a spese dell'azienda, si procura una forma di salario indiretto che andrà assoggettata a regolare tassazione. Comunque il ministero ha precisato che questa "surfing tax si applica solo alle aziende che pagano ai provider tariffe a tempo e riguarda solo i dipendenti che eccedono l'equivalente di 50 mila lire di spesa al mese.

 

Tutti pronti per la corsa alle licenze Umts

Sono sei le squadre pronte al via per l'asta alle cinque licenze dei telefonini telematici: Tim, Omnitel e Wind, che partecipano da sole. E le cordate di Blu (Società autostrade, British Telecom, Distacom, Edizione Holding, Mediaset, Italgas, Bnl, G. Caltagirone) Andala (Hutchinson Whampoa, Tiscali, Cir, San Paolo-Imi, Hdp-Rcs, Pino Venture, Gemina, Rothschild Italia) e Ipse (Telefonica-Sonera, Banca di Roma, Gruppo Moratti, Xera, Atlanet). Non è escluso però che si aggiungano in extremis altri concorrenti. E' questa l'opinione del ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale, che in un'intervista alla Stampa fa il punto della situazione. I telefonini del futuro, assicura il ministro, sono un affare per tutti: le imprese avranno un forte ritorno di reddito, lo Stato, otre a ridurre il debito può sperare nella creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro e il nostro paese "potrà recuperare una parte del ritardo che abbiamo sulla diffusione di Internet".

 

In breve

Si complica ulteriormente l'iter burocratico per il via libera alla fusione Seat-tin.it. Anche la Procura generale di Torino ha espresso parere contrario alla concessione dell'omologa alla fusione.               (La Repubblica)

L'azienda siciliana Planeta ha deciso di solleticare l'interesse degli appassionati di enologia trasmettendo su Internet tutte le fasi della produzione del vino. La vendemmia on line si svolgerà in tre puntate a partire dal 28 agosto in tre puntate: raccolta, trasporto e vinificazione. Sul sito Planeta. (Corriere della Sera)