Pedofilia
e Internet. La Rete può anche aiutare la
giustizia
Le violenze
sui minori, drammaticamente alla ribalta
della cronaca in questi giorni, riaccendono
il dibattito mai chiuso sulla proliferazione
di siti Internet utilizzati da pedofili per
contattare le loro vittime. Siti porno,
video choc, annunci trappola; e nonostante i
controlli si siano fatti più serrati i
pervertiti riescono a trovare sempre nuovi
modi per penetrare sotto mentite spoglie
all'interno della Rete. Il Giornale
riferisce che sono stati individuati 20 mila
siti pedofili in quattro anni. Il 55% di
provider con immagini di fanciulli proviene
dagli Usa, il 13% dall'Est europeo e il 5%
dal Medio Oriente. Il restante 27% si divide
tra Europa e America Latina. In Italia nel
'98 è stato istituito un servizio per
combattere i reati commessi su Internet
composto da quattro squadre, di cui una per
far fronte alla pedofilia e allo
sfruttamento sessuale dei minori. Sono stati
scovati centinaia di pedofili informatici,
ma rischiano poco o nulla, dichiara, sempre
al Giornale, Raimondo del Tufo,
funzionario di polizia alla guida delle
squadre anti-maniaci: per ora la
legislazione italiana non prevede arresto e
condanna per l'adescamento telematico.Ma
dalla Rete arrivano anche segnali positivi
per la lotta alla pedofilia. Gli internauti
spagnoli, per esempio, denunciano
regolarmente i siti pedofili attraverso la
posta elettronica o la pagina web messa a
disposizione dall'Unità reati d'alta
tecnologia della Guardia civile, il corpo
spagnolo equivalente a quello dei
carabinieri. Lo riporta il Messaggero,
mentre il Manifesto segnala che la Disney on
line e la sezione "Innocenza in
pericolo" dell'Unesco stanno lanciando
un sito per difendere i minori dai pericoli
del web ed educarli a nutrire diffidenza
verso gli sconosciuti mentre navigano.
Saranno
tassati i "cyberslackers" tedeschi
"Cyberslackers"
è un neologismo americano usato per
definire chi abusa del proprio accesso a
Internet durante l'orario di lavoro per fini
non legati all'attività professionale. In
Germania, questi navigatori abusivi non
perderanno il posto come è successo ad
alcuni loro colleghi statunitensi (40
licenziamenti alla Xerox e 23 al New York
Times nel '99) ma saranno tassati. Lo
riferisce il Corriere della Sera. Una
direttiva del ministrero dell Finanze
tedesco infatti equipara la navigazione a
scopi personali a un benefit: se, per
esempio, il dipendente in servizio vende e
compra azioni on line guadagnando bene a
spese dell'azienda, si procura una forma di
salario indiretto che andrà assoggettata a
regolare tassazione. Comunque il ministero
ha precisato che questa "surfing tax si
applica solo alle aziende che pagano ai
provider tariffe a tempo e riguarda solo i
dipendenti che eccedono l'equivalente di 50
mila lire di spesa al mese.
Tutti
pronti per la corsa alle licenze Umts
Sono
sei le squadre pronte al via per l'asta alle
cinque licenze dei telefonini telematici:
Tim, Omnitel e Wind, che partecipano da
sole. E le cordate di Blu (Società
autostrade, British Telecom, Distacom,
Edizione Holding, Mediaset, Italgas, Bnl, G.
Caltagirone) Andala (Hutchinson Whampoa,
Tiscali, Cir, San Paolo-Imi, Hdp-Rcs, Pino
Venture, Gemina, Rothschild Italia) e Ipse (Telefonica-Sonera,
Banca di Roma, Gruppo Moratti, Xera, Atlanet).
Non è escluso però che si aggiungano in
extremis altri concorrenti. E' questa
l'opinione del ministro delle Comunicazioni
Salvatore Cardinale, che in un'intervista
alla Stampa fa il punto della
situazione. I telefonini del futuro,
assicura il ministro, sono un affare per
tutti: le imprese avranno un forte ritorno
di reddito, lo Stato, otre a ridurre il
debito può sperare nella creazione di
centinaia di migliaia di posti di lavoro e
il nostro paese "potrà recuperare una
parte del ritardo che abbiamo sulla
diffusione di Internet".
In
breve
Si
complica ulteriormente l'iter burocratico
per il via libera alla fusione Seat-tin.it.
Anche la Procura generale di Torino ha
espresso parere contrario alla concessione
dell'omologa alla
fusione.
(La Repubblica)
L'azienda
siciliana Planeta ha deciso di solleticare
l'interesse degli appassionati di enologia
trasmettendo su Internet tutte le fasi della
produzione del vino. La vendemmia on line si
svolgerà in tre puntate a partire dal 28
agosto in tre puntate: raccolta, trasporto e
vinificazione. Sul sito Planeta.
(Corriere della Sera)