Roma, 13 Luglio 2000

L'Ue invita a liberalizzare l'"ulltimo miglio"

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Economia dei media
Problemi legislativi e normativi

 

L’Ue invita a liberalizzare l’“ultimo miglio”

Una spinta da Bruxelles per la piena liberalizzazione delle tlc. E’ il senso dell’invito fatto ieri dai commissari Mario Monti (concorrenza) e Erkki Liikanen  (societa’ dell’informazione) agli “operatori storici” della telefonia a liberalizzare entro la fine dell’anno l’accesso all’ultimo miglio.
L’ultimo miglio, precisa oggi la Repubblica, e’ quel tratto che collega la casa dell’utente alla piu’ vicina centralina telefonica. La liberalizzazione dell’accesso a questo circuito, ha spiegato Monti, “significa autorizzare altri operatori a utilizzare l’ultimo miglio, oggi monopolio degli operatori storici, dando loro la possibilita’ di installare nuove tecnologie come i servizi a banda larga Dsl. Solo in questo modo i nuovi operatori avranno il controllo pieno della relazione commerciale con i clienti”.

 

Nomi domini: un’agenzia Onu li difendera’

Scende in campo l’Onu contro l’abuso di “accaparramento” di nomi di dominio. L’organizzazione mondiale a difesa della proprieta’ intellettuale e’ stata incaricata da Ue e Stati Uniti di difendere non solo l’uso di nomi propri, ma anche di quelli generici. Lo riferisce oggi il quotidiano la Repubblica che ricorda l’enorme diffusione della pratica di registrare, per rivendere in un secondo momento, nomi di dominio con marchi noti o nomi di personaggi famosi. Contro di essa gia’ diverse sentenze avevano sancito il diritto del “legittimo” proprietario ad avere un sito intestato a proprio nome. D’ora in poi saranno tutelati anche i nomi generici.

 

Yahoo! fa risalire il Nasdaq

La Borsa scende, la Borsa sale. Prosegue l’altalenante andamento dei titoli della nuova economia. Ieri e’ stata una giornata molto positiva per il Nasdaq, l’indice Usa dei titoli tecnologici, che ha guadagnato quasi il 4% grazie alla stessa societa’, Yahoo!, che il giorno prima ne aveva decretato un secco ribasso. Al di la' di tante “speculazioni” sulla volatilita’ di titoli non ancorati a precisi riscontri finanziari, il rialzo questa volta e’ dovuto ad un preciso motivo: l’annuncio, da parte di Yahoo!, dell’incremento del 12% dei propri profitti trimestrali.