Pirelli:
nasce la e-fabbrica
Mille
miliardi di investimenti nei prossimi tre
anni per creare la prima fabbrica on line.
Dopo quasi cinque anni di studi e ricerche
la Pirelli ha messo in funzione ieri alla
Bicocca il primo stabilimento produttivo di
pneumatici basato sul processore Mirs
(acronimo di Modular integrated robotized
system). La ha presentata il presidente e
amministratore delegato della Pirelli Marco
Tronchetti Provera che, riferisce il Corriere
della Sera, ha dichiarato: “Con questa
iniziativa la new economy abbraccia la old
economy”. L’operazione di automazione
della fabbrica e’ comunque di piu’ ampia
portata prevedendo la gestione integrata on
line dell’intero ciclo di vita aziendale,
dagli acquisti alla commercializzazione,
dalla ricerca alla progettazione, dalla
produzione alla logistica.
Yahoo!
trascina al ribasso il Nasdaq
Scende
Yahoo! (-4,1%) e con lui i titoli
tecnologici statunitensi, facendo segnare
ieri una flessione del comparto anche in
Europa. Come riportato dal Sole
24 Ore hanno subito un calo societa’
“storiche” della new economy: -10,5% per
Compaq, -8,6 per E-bay e una flessione del
5,5 % per Amazon. La tendenza al ribasso ha
avuto ripercussioni nel vecchio continente
dove sono scesi i titoli degli Internet
service provider. Un’inversione di rotta,
rispetto all’euforia degli scorsi mesi,
che gia’ aveva dato corpose avvisaglie la
scorsa settimana quando i titoli della
Computer Associates e della Intel avevano
portato ad un ribasso del 3,2% del Nasdaq
(l’indice Usa dei titoli tecnologici).
“Internet
sta esplodendo”. Societa’ Usa lancia
l’allarme
Sette
milioni di pagine al giorno. Per un totale,
attuale, di oltre 2,1 miliardi di pagine. La
crescita vertiginosa del Web ha spinto gli
analisti di una societa’ Usa, La Cyveillance
a denunciare il rischio collasso (denuncia
riportata oggi sulle pagine della Stampa).
Secondo i ricercatori, nei primi mesi del
2001 il numero di pagine Internet
superera’ i quattro miliardi . Di questi
ben l’85% sono fatte negli Stati Uniti.
Una grande mole di informazioni la cui
utilita’ va rapidamente decrescendo: se
fino a pochi mesi fa infatti la percentuale
di pagine utili per un cittadino medio era
dello 0,1 per cento, attualmente e’ scesa
di un decimo allo 0,01%.