Roma, 10 Luglio 2000

Titoli web: ritorno alla prudenza

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Titoli web: ritorno alla prudenza

Dopo gli andamenti oscillanti di questi ultimi tempi, il mercato sembra oggi più cauto rispetto ai titoli della new economy.

L’analisi di Repubblica – Affari e Finanza propone i consigli degli esperti di Wall Street: scommettere su aziende che nel budget plan prevedano utili a scadenza ravvicinata, tornare a i vecchi nomi del commercio, puntare sulle aziende che hanno flussi d’incasso più regolari diffidando di imprese che vendono solo sulla base di un nome elettronico accattivante e per finire, attenzione all’estate, da sempre un periodo difficile per i titoli tecnologici.

Conferma questo orientamento anche John Singer, managing director per l’Europa di Advent international, intervistato dal CorrierEconomia: “La Borsa e tornata a valutazioni più realistiche, e ciò crea opportunità”, perche crollati i prezzi, ora il venture capital può ricomprare le dot.com. Inoltre, prosegue Singer, “se le società arrivano in Borsa più tardi nel loro ciclo di vita, hanno già un fatturato e una storia valutabili più correttamente, secondo parametri più normali.”

Sulla scia del recente andamento negativo del Nasdaq , come si comporteranno le società europee di e-commerce e i titoli tecnologici quotati sui nostri mercati? Se lo chiede il Sole-24 ore, considerando che un unico comparto sfugge per ora all’effetto onda: la telefonia mobile che in Europa sta seguendo una strada autonoma rispetto ai cugini d’Oltreoceano, per una volta rimasti indietro.

 

Il cellulare come un walkman: novità da RealNetworks e Nokia

Intervistato da Repubblica - Affari e Finanza, Rob Glaser, amministratore delegato di RealNetworks, parla delle nuove opportunità di applicazione di RealPlayer ai telefoni cellulari. La società di software ha infatti stipulato con la compagnia Nokia un accordo per lo sviluppo e la distribuzione di tecnologia multimediale in Internet sulla futura generazione di telefonini Nokia. “Si tratta di cellulari Epoc, sul mercato nel 2001, che potranno usufruire di servizi real audio e dei contenuti Internet direttamente da cellulare. Questo non significa solo ascoltare la musica via cavo, ma iniziare a considerare il cellulare come un walkman, con la possibilità di ascoltare fino a un’ora di musica.” Il cellulare potrebbe dunque ben presto sostituire il lettore MP3, permettendo di ascoltare, scaricare e passare sul pc la musica in formato digitale.

 

Verso un computrer più a misura d’uomo

“La tecnologia migliore e’ quella che non si vede” Lo sostiene nel suo ultimo libro Donald Norman, ex vice presidente di Apple Computer e direttore del Centro di design dei prodotti consumer della Hewlett-Packard, oggi docente emerito di Scienze Cognitive all’Università della California. Il computer invisibile, edito in Italia da Apogeo, la scorsa settimana era segnalato dal New York Times tra i libri più letti. In un’intervista al CorrierEconomia, Norman afferma la necessità di rimettere al centro l’uomo e non la tecnologia, “proprio l’opposto di quello che stanno facendo le aziende di informatica, dominate dagli ingegneri e dai tecnici, appassionati delle macchine ed incapaci di comprendere le persone” Insomma, non siamo noi a doverci adattare alle macchine, ma bisogna progettare strumenti capaci di rispondere alle nostre esigenze. Per fare questo il professore consiglia alle aziende una nuova figura professionale: il social-scientist, che si occupa proprio di capire di cosa ha bisogno la gente. Il secondo passo è quello di rendere la tecnologia il più possibile invisibile, con delle buone infrastrutture che ci permettano di semplificare le operazioni e di “tornare a occuparci dei contenuti o delle nostre attività senza pensare a quale sistema operativo dobbiamo usare.”

 

Vivere con Internet senza uscire mai di casa

Da sei mesi non esce di casa e vive ordinando tutto via Internet: mobili, vestiti, cibo, videocassette e giornali: lo racconta in prima pagina l’Unità. Mitch Maddox, ex manager in una società elettronica, ha cambiato ufficialmente nome e cognome diventando DotComGuy, ovvero “ragazzo punto-com” e si fa sponsorizzare da un gruppo di società di commercio elettronico per dimostrare che è possibile vivere benissimo imprigionandosi in una cyber-house. Un visitatore del suo sito www.dotcomguy.com, gli ha chiesto perché si è voluto imbarcare in questa autopunizione: “La lezione, ha risposto DotComGuy, è dimostrare le potenzialità della Grande Rete, come possa semplificare la vita per trascorrere più tempo in famiglia, fare ciò che si vuole liberamente.”

 

In breve

Guido Confalonieri, nipote di Fedele, ha dato vita ad AdvExpress, un portale business to business dedicato al mondo della pubblicità che raccoglierà, incrociandoli su un solo sito web, agenzie, centri media, concessionarie e aziende. Un’iniziativa finora esistente solo nel mercato statunitense. (Repubblica-Affari e Finanza)

“Saranno le Olimpiadi di Internet”. Lo ha dichiarato il sindaco di Torino Valentino Castellani, affermando che in occasione delle Olimpiadi del 2006 “l’ottanta per cento delle comunicazioni per i Giochi passeranno attraverso Internet. Il che vorrà dire che nei prossimi 5-6 anni dovranno nascere nuove imprese del settore” (La Stampa)