Roma, 04 Luglio 2000
Colaninno attacca l'Authority tlc

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Colaninno attacca l’Authority tlc

“Rivedere tutta la normativa vigente conservando solo quello che e’ strettamente necessario”. L’attacco di Roberto Colaninno all’Authority delle tlc apre le pagine di economia della Stampa. Al numero uno di Telecom Italia ha risposto il Tesoro denunciando come inopportuno un intervento in sede di assemblea contro le autorita’ regolatorie indipendenti. L’intervento di Colaninno ha toccato anche il tema dell’Umts rispetto al quale e’ stata denunciata una poca chiarezza sull’informazione delle regole per la gara. All’assemblea Telecom e’ stato approvato il bilancio 1999, chiuso con 52.481 miliardi di ricavi consolidati e un utile netto di 3.364 miliardi.

 

Pericolo hacker per gli astronauti Usa. I russi in salvataggio

L’episodio e’ del gennaio 1998 ma solo ieri la Nasa ha reso noto che allora lo shuttle Atlantis subi’ un attacco da un gruppo di hacker. I “pirati” informatici interferirono nel sistema di comunicazione che collegava la base di terra con i computer che monitoravano le condizione di salute degli astronauti. In soccorso agli statunitensi, racconta oggi il Corriere della Sera, si ricorse ad un collegamento di riserva fornito dai russi della Mir. L’allarme si risolse senza alcuna conseguenza ma la minaccia dimostro’ con pericolosa evidenza la possibilita’ da parte di esterni di interferire con delicatissimi sistemi di comunicazione.

 

Borse in rialzo grazie ai titoli delle tlc

Giornata positiva ieri per le borse grazie ai rialzi dei titoli delle telecomunicazioni. A dare la notizia in prima pagina e’ il Sole 24 Ore che segnala in particolare i rialzi di Seat e Mediaset (rispettivamente +4,3 e +4,2 per cento). Bene anche il titolo Tiscali, con un +7,3% probabilmente dovuto all’annuncio della prossima quotazione di Andala, la societa’ (appartenente ad un consorzio guidato proprio da Tiscali) che dovrebbe partecipare alla gara per l’assegnazione delle licenze Umts.

 

Naviga troppo in Rete, l’azienda lo sospende dal lavoro

Navigava in siti porno e sportivi. Il dirigente lo ha scoperto e denunciato. E cosi’ l’impiegato di banca (un’agenzia della Cariplo di Milano) ha avuto dieci giorni di sospensione senza stipendio. E’ Repubblica oggi a segnalare un caso che ha scosso il mondo sindacale messo di fronte ad una battaglia inusuale. Il capufficio ha potuto esibire i tabulati con la registrazione delle navigazioni. I dati erano incontestabili.

A questo punto la parola spetta al Garante per la Privacy. E’ possibile che gli impiegati siano tenuti sotto stretto controllo dal datore di lavoro?