Roma, 2 Agosto 2000
Umts. Stop agli operatori virtuali

 

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Umts. Stop agli operatori virtuali

L'Authority delle comunicazioni ha ieri deciso di bloccare l'entrata in scena di quelle società che attualmente non possiedono una propria rete di appoggio, considerandola un rischio più che uno stimolo per la concorrenza. La ragione profonda emerge da una nota del comunicato ufficiale, che aggiunge che "l'eventuale revisione del quadro regolamentare vigente tiene conto, fra gli altri elementi, anche del tempo di recupero degli investimenti iniziali sostenuti da un operatore Umts nuovo entrante." Si capisce infatti che le società di telecomunicazioni che si aggiudicheranno le cinque licenze per i cellulari di terza generazione dovranno sopportare carichi di investimento complessivi per quasi 12 mila miliardi. Permettere dunque l'ingresso degli operatori virtuali, cioè le società che oltre a non essersi aggiudicata una licenza non hanno una rete propria ma si limitano ad affittarla a coloro che la realizzeranno, avrebbe scoraggiato proprio gli operatori pronti ad investire, come acutamente rileva il Corriere della sera. Di operatori virtuali si comincerà a parlare dunque nel 2010, quando le società titolari delle cinque licenze avranno finalmente ammortizzato la spesa sostenuta per vincere la gara, allestire gli impianti e per coprire le perdite dei primi anni di attività.

 

Internet e genoma. Aperta la caccia ai donatori di Dna

Si è aperta la caccia ai geni. Da ieri il sito www.DNA.com ha cominciato a chiederli pubblicamente agli americani per la costituzione di una banca dati per lo studio delle cause genetiche delle malattie. Il Gene Trust, questo il nome del progetto a capo del sito, è dovuto ad una società privata fra i cui fondatori c'è un uomo che ha lasciato il segno nella storia di Silicon Valley, come fa notare nel suo articolo Repubblica. Si tratta di Jim Clark, fondatore di Netscape. Incrociando Internet con la genetica Clark mette insieme i due campi principali dell'High Tech di inizio millennio: la genetica post genoma ed Internet. Fra i dirigenti del progetto e del sito spicca il nome di James Watson, uno degli scopritori, insieme a Crick, della struttura a doppia elica del Dna, di cui si può ancora vedere il modello originario al Museo di scienze naturali di Londra.La Dna Sciences di Clark punta a raccogliere un parco donatori dell'ordine delle 50 mila - 100 mila unità, ma no è certo l'unica società ad avere lanciato un progetto simile. Ad esempio, la Gemini Genomics utilizza i dati di alcune migliaia di gemelli per ricerche genetiche mentre la Code Genetics utilizza dati e geni di grossa parte dei 275 mila abitanti dell'Islanda. La differenza è che la DNA Sciences ha deciso di partire subito su Internet per rendere pubblico il progetto e chiamare a raccolta quanti più donatori possibili.

 

Internet & mailbox. In Usa una e-mail per tutti

Centoventi milioni di famiglie americane avranno presto una casella postale elettronica fornita direttamente dalla U.S. Postal Service, l'azienda postale statunitense. In tal modo indirizzo fisico e virtuale finalmente coincideranno e sarà più semplice, per aziende, enti e società di tutti i tipi, conoscere l'indirizzo elettronico dei potenziali utenti. In Italia anche la Poste Italiane offrono, sul loro sito www.poste.it, la possibilità di ottenere gratuitamente una casella e-mail. L'idea americana punta però a creare una gigantesca rete di indirizzi sotto il controllo di un enorme database per arrivare ad una vera rivoluzione postale, quella cioè di portare gli americani a consultare ogni giorno due mail-boxes, quella fisica e quella virtuale, come ha riferito al Wall Street Journal John M. Nolan, un alto funzionario delle poste americane. Repubblica nota che il progetto, una volta realizzato, farebbe diventare le poste fisiche e quelle virtuali il più potente strumento di marketing creato per diffondere spam, spazzatura. Infatti non è chiaro come gli uffici postali americani riusciranno a garantire la privacy dell'utente, a filtrare i messaggi indesiderati dal momento che in questo campo i più grandi servizi Web non hanno ancora trovato un metodo per la sicurezza su Internet.

 

Un virus modificato ucciderà il cancro squamoso

E' del Messaggero la notizia che un virus simile a quello del comune raffreddore, l'ONYX-015, se geneticamente modificato, può prendere di mira le cellule cancerose e distruggerle. E' questa la promessa concreta della terapia genica impiegata per la lotta contro le neoplasie. Un gruppo di oncologi statunitensi, in collaborazione con alcuni medici inglesi, ha somministrato questo virus modificato ad un gruppo di pazienti affetti da cancro squamoso che colpisce, in genere, chi fa abuso di alcool e fumo. Con l'aiuto della chemioterapia il tumore è stato bloccato, ridotto ed eliminato in 25 pazienti. Risultato, questo, che ha generato entusiasmo e nuove speranze nella lotta ai tumori. Da quanto si evince sulla rivista Nature Medicine il virus è in grado, se opportunamente modificato, di prendere di mira proprio le cellule impazzite e risparmiare quelle sane. La sostanza chimica prodotta dal virus geneticamente modificato è giunta ora alla seconda fase di sperimentazione. Dati gli ottimi risultati conseguiti si attende fin da ora, con ansia, l'approvazione da parte delle autorità sanitarie americane.