Modificare il Dna umano per resistere ai computer

Sono necessarie mutazioni genetiche per migliorare le capacità umane e difendere l'uomo dal crescente dominio delle intelligenze artificiali. Lo ha dichiarato il noto ricercatore britannico Stephen Hawking in un'intervista che comparirà nel numero di domani della rivista "Focus" e di cui Repubblica riporta alcuni stralci significativi. Secondo il professore, bisogna aumentare la complessità del Dna umano, sviluppando sistemi d'interfaccia diretta tra cervello e computer. Altrimenti i computer, che a differenza del nostro intelletto, raddoppiano le loro prestazioni ogni 18 mesi, potrebbero sviluppare intelligenza più velocemente rispetto a noi, prendendo il controllo del mondo intero. Certo queste mutazioni potranno avvenire solo molto lentamente, spiega Hawking, dato che "si dovranno attendere per ogni generazione circa 18 anni per accertare gli effetti dei mutamenti genetici. Ma questo processo è indispensabile se vogliamo che i sistemi biologici restino superiori a quelli elettronici".

Super telefonino sulla rampa di lancio

E' stata effettuata a Londra la videotelefonata test tra due telefonini Umts e i top manager del gestore britannico H3G garantiscono che i risultati sono soddisfacenti, riporta il Sole 24 Ore. H3G e Omnitel promettono che tra 12 mesi, nel settembre 2002, ci sarà il lancio commerciale dei cellulari di terza generazione, ma anche gli altri licenziatari dell'Umts prevedono l'avvio del servizio entro il secondo semestre dell'anno prossimo. Gli investimenti per costruire la rete Umts e tutti i servizi correlati sono colossali e in attesa della verifica di mercat gli operatori offrono per ora, in forma quasi o del tutto gratuita, il servizio Gprs. Secondo Tim, la prima vera grande rivoluzione è proprio quella dei cellulari Gprs, che introducono una vasta gamma di servizi mobili e permettono un sensibile ampliamento dei servizi voce-dati e fisso-mobile, ad alta velocità di trasmissione, tre volte superiore a quella dei modem analogici.

Perché Bluetooth non decolla?

Costi alti, preoccupazioni per la privacy e la salute: questi i motivi alla base della diffidenza delle aziende nei confronti della tecnologia "Bluetooth" secondo una ricerca della società di consulenza newyorkese Frost & Sullivan, riportata dall'inserto "CorrierEconomia" del Corriere della Sera. Il sistema, che mette in comunicazione telefonini, palmeri, pc e stampanti senza bisogno di fili, trae il suo nome dal re vichingo Harold Bluetooth (cioè Dente Blu) il re vichingo che intorno all'anno 1000 unificò i popoli scandinavi.
Al momento del suo lancio la tecnologia è stata salutata con entusiasmo e lo scorso marzo, al Cebit di Hannover oltre 500 aziende hanno presentato prototipi Bluetooth. Però il mercato non si è mosso perché apparentemente, a fronte di prezzi troppo elevati i possibili utenti non vedono un reale vantaggio nell'utilizzo dei nuovi prodotti, soprattutto per quanto concerne la modalità di trasmissione di informazioni riservate.

Scoppia la guerra dei motori di ricerca

Perdersi nella Rete è l'incubo di tutti gli internauti. Per questo ci sono i motori di ricerca, che permettono di individuare i siti che contengono le informazioni che ci interessano tramite una richiesta per parole-chiave. Per ora il motore più apprezzato sembra essere Google, impostato su un metodo che misura la rilevanza delle pagine Internet in base alla loro popolarità sul web. Se si cercano però documenti scientifici, pagine personali e informazioni che non hanno ancora ricevuto sufficiente notorietà, le cose si complicano. La sfida a Google è stata lanciata da due società americane, la Teoma del New Jersey e la californiana Wisenut, detentrici di nuove e più efficaci formule per l'ordinamento dello scibile sul web. L'obiettivo è quello di partire dal punto d'arrivo di Google proponendo un affinamento del sistema. Ovvero di utilizzare il lavoro dei web-surfer di servizi come Yahoo e Open Directory, indici organizzati in una struttura ad albero che vedono i siti raggruppati per argomenti: se la pagina cercata, oltre ad essere popolare sul web, compare nelle directory di Yahoo, guadagna le prime posizioni nei risultati. (Su Repubblica - "Affari & Finanza")


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