Satelliti per spiare i partner
Già il nome è tutto un programma: si chiamano Eros
1 ed Eros 2 i due satelliti messi in orbita dalla società
israeliana "Albit", per offrire a chi è interessato
(civili, industrie, privati) la possibilità di seguire da
vicino i movimenti di parenti, amici, coniugi, vicini. I clienti,
afferma il direttore della società Jacob Weiss in un'intervista
riportata dal Messaggero, sono soprattutto mogli e mariti
gelosi che vogliono controllare i loro partner, fans desiderosi
di catturare immagini dei loro idoli, ma anche manager interessati
a controllare la situazione del traffico o le condizioni meteorologiche
in determinate zone. Una volta ordinati ora e luogo, la società
programma il satellite e dopo poche ore le foto richieste vengono
recapitate a casa o via Internet. Unico serio limite, il prezzo:
ogni fotografia costa 1500 dollari, più di tre milioni di
lire.
Internet elettrica si accende in Germania
Linee telefoniche intasate, addio: il futuro della connessione
ad Internet potrebbe passare attraverso le linee della corrente
elettrica. Il Corriere della Sera annuncia la commercializzazione
su larga scala in Germania di "Powerline", una tecnologia
che consentirà agli utenti di collegarsi ad Internet tramite
le normali prese e i comuni fili della luce. A lanciare il servizio
è Rwe, il più grande fornitore tedesco di energia
elettrica, che propone un abbonamento mensile di 49 marchi, circa
50 mila lire. Per questa cifra, gli internauti tedeschi navigheranno
alla velocità di 2 megabit al secondo, 30 volte quella di
un'attuale linea digitale Isdn e potranno scaricare fino a 250 megabyte
di dati. In Italia, Enel.it ha già condotto esperimenti pilota
a Bologna e Firenze. Gianluigi di Francesco, amministratore delegato
della società del gruppo Enel, afferma che "si partirà
tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002 con sperimentazioni estensive
che coinvolgeranno migliaia di utenze".
Tra i sogni multimediali di Laurie Anderson
In occasione dell'uscita di "Life on a string", il nuovo
disco di Laurie Anderson, Il Manifesto intervista la performer
newyorkese, che sta lavorando anche ad un nuovo progetto multimediale.
Si tratta, spiega l'artista, di un'installazione da realizzare a
Zurigo insieme all'Expo: "Una costruzione alta 20 metri, con
un lago artificiale all'interno. Io mi occupo della musica e dell'immagine.
Ci sono molti letti dove i visitatori si sdraiano, mentre telecamere
proiettano immagini sul soffitto. Tutto questo dovrebbe dare l'impressione
di entrare nei sogni di qualcun altro".
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