Roma, 1 Agosto 2000
Seat-Tin.it. Il tribunale di Torino chiede chiarimenti

 

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Seat-Tin.it. Il tribunale di Torino chiede chiarimenti

Per la societa' Tin.it -Seat si annunciano nuovi round giudiziari da quando il tribunale di Torino ha richiesto nuovi chiarimenti in merito alla fusione tra la societa' telefonica ed il colosso pubblicitario. I conti presentati dalla due societa' in odore di matrimonio non hanno convito per niente i giudizi della sezione feriale del tribunale torinese, che hanno giudicato le stime finanziarie delle due societa' come delle espressioni vuote, non sufficientemente sviluppate da dati reali, con troppi elementi non dimostrati ma dati per scontati. I periti incaricati di far luce sul caso sono pero' gli stessi che un mese fa avevano avallato la documentazione prodotta da Seat-Tin.it nella richiesta di omologa. La nuova perizia dovrebbe essere pronta in tempi brevi, cosi' da incidere il meno possibile sugli andamenti finanziari e borsistici dei due gruppi in campo. Nel frattempo i dubbi permangono, come rileva Repubblica, e la partita e' ancora tutta da giocare.

 

Umts. Attese le regole per l'operatore virtuale

Mentre ieri sono stati pubblicati il bando e il disciplinare della gara che le società dovranno affrontare per aggiudicarsi le cinque licenze Umts (i telefonini di terza generazione), per oggi è previsto invece il responso dell'Autoritaà delle Comunicazioni in merito al possibile ingresso sul mercato degli operatori virtuali, coloro, cioè, che usano le reti degli altri per offrire un servizio di telefonia mobile pagando un affitto. Ciò che invece è ormai certo è che le licenze avranno una durata di 15 anni a partire dal gennaio 2002 e che i licenziatari hanno l'obbligo di copertura dei capoluoghi di regione entro trenta mesi dalla data suddetta e dei capoluoghi di provincia entro gi ulteriori trenta mesi. L'asta sarà senza limiti ai rilanci, con una base di 4000 miliardi. Gli aumenti saranno del 5% nelle prime dice tornate e del 2% nelle successive. Il bando è risultato essere in linea con quanto atteso dagli operatori delle telecomunicazioni e, dunque, come fa notare il Sole 24 Ore, non coglie impreparati gli investitori nel settore.

 

Pochi elettori al Parlamento Internet

Alla mezzanotte di ieri è scaduto il termine per acquisire il diritto di voto su Internet e scegliere i cinque membri elettivi dell'Icann, l'ente internazionale che sovrintende al funzionamento di Internet. L'Icann, internet Corporation for Assigned Names and Numbers, stabilisce le regole di base della Rete e, dunque, l'elezione dei suoi membri da parte dei naviganti potrebbe dar vita all'evoluzione degli utenti in cyber-cittadini e alla nascita di un governo della Rete. Mesi fa, come riferisce il Corriere della Sera, il Consiglio direttivo dell'Icann aveva deciso di aprirsi a componenti scelti direttamente dal popolo di Internet affinchè il pubblico potesse avere voce in capitolo nelle decisioni che riguardano il futuro della Rete. Alla mezzanotte di ieri è scaduto il termine per entrare a far parte del corpo elettorale, primo passo per garantirsi il diritto di voto alle elezioni di ottobre. Per iscriversi bastava avere più di sedici anni e compilare un formulario all'indirizzo URL dell'Icann. Sulla carta il corpus elettorale assumeva proporzioni colossali. Inaspettatamente, invece, allo scadere del termine sono risultate solo 140 mila persone ad avere compilato il formulario necessario all'iscrizione. Lo scarso interesse dato al problema della cyber democrazia nasce, probabilmente, dalla natura anarchica della Rete e apre le porte ad un governo elitario la cui base elettorale muove passi incerti verso la possibilità di determinare il futuro della Rete. 

 

Internet. Kataweb approda al telefono fisso

Kataweb diventa operatore di telefonia fissa. Nei giorni scorsi ha infatti ottenuto le licenze per i servizi di telefonia vocale che le permettono di coprire l'intero territorio nazionale. Questa mossa strategica permette a Kataweb di estendere la sua presenza a tutta la catena del valore del mondo Internet, come fa notare la Repubblica, fornendo agli utenti le applicazioni di telefonia fissa integrate con l'offerta di servizi legati al mondo Web. Con questa novità la Internet Company del gruppo Espresso prosegue cosi' il suo cammino di valorizzazione. Un cammino che procede a grandi passi se si pensa che l'ingresso di Unicredito Italiano nel capitale di Kataweb è avvenuto ad un prezzo poco superiore ai trecento miliardi mentre, solo nel prossimo autunno, Kataweb sarà valutata intorno ai 6 mila miliardi di lire.