Seat-Tin.it.
Il tribunale di Torino chiede chiarimenti
Per
la societa' Tin.it -Seat si annunciano nuovi
round giudiziari da quando il tribunale di
Torino ha richiesto nuovi chiarimenti in
merito alla fusione tra la societa'
telefonica ed il colosso pubblicitario. I
conti presentati dalla due societa' in odore
di matrimonio non hanno convito per niente i
giudizi della sezione feriale del tribunale
torinese, che hanno giudicato le stime
finanziarie delle due societa' come delle
espressioni vuote, non sufficientemente
sviluppate da dati reali, con troppi
elementi non dimostrati ma dati per
scontati. I periti incaricati di far luce
sul caso sono pero' gli stessi che un mese
fa avevano avallato la documentazione
prodotta da Seat-Tin.it nella richiesta di
omologa. La nuova perizia dovrebbe essere
pronta in tempi brevi, cosi' da incidere il
meno possibile sugli andamenti finanziari e
borsistici dei due gruppi in campo. Nel
frattempo i dubbi permangono, come rileva Repubblica,
e la partita e' ancora tutta da giocare.
Umts.
Attese le regole per l'operatore virtuale
Mentre
ieri sono stati pubblicati il bando e il
disciplinare della gara che le società
dovranno affrontare per aggiudicarsi le
cinque licenze Umts (i telefonini di terza
generazione), per oggi è previsto invece il
responso dell'Autoritaà delle Comunicazioni
in merito al possibile ingresso sul mercato
degli operatori virtuali, coloro, cioè, che
usano le reti degli altri per offrire un
servizio di telefonia mobile pagando un
affitto. Ciò che invece è ormai certo è
che le licenze avranno una durata di 15 anni
a partire dal gennaio 2002 e che i
licenziatari hanno l'obbligo di copertura
dei capoluoghi di regione entro trenta mesi
dalla data suddetta e dei capoluoghi di
provincia entro gi ulteriori trenta mesi.
L'asta sarà senza limiti ai rilanci, con
una base di 4000 miliardi. Gli aumenti
saranno del 5% nelle prime dice tornate e
del 2% nelle successive. Il bando è
risultato essere in linea con quanto atteso
dagli operatori delle telecomunicazioni e,
dunque, come fa notare il Sole 24 Ore, non
coglie impreparati gli investitori nel
settore.
Pochi
elettori al Parlamento Internet
Alla
mezzanotte di ieri è scaduto il termine per
acquisire il diritto di voto su Internet e
scegliere i cinque membri elettivi dell'Icann,
l'ente internazionale che sovrintende al
funzionamento di Internet. L'Icann, internet
Corporation for Assigned Names and Numbers,
stabilisce le regole di base della Rete e,
dunque, l'elezione dei suoi membri da parte
dei naviganti potrebbe dar vita
all'evoluzione degli utenti in
cyber-cittadini e alla nascita di un governo
della Rete. Mesi fa, come riferisce il
Corriere della Sera, il Consiglio direttivo
dell'Icann aveva deciso di aprirsi a
componenti scelti direttamente dal popolo di
Internet affinchè il pubblico potesse avere
voce in capitolo nelle decisioni che
riguardano il futuro della Rete. Alla
mezzanotte di ieri è scaduto il termine per
entrare a far parte del corpo elettorale,
primo passo per garantirsi il diritto di
voto alle elezioni di ottobre. Per
iscriversi bastava avere più di sedici anni
e compilare un formulario all'indirizzo URL
dell'Icann. Sulla carta il corpus elettorale
assumeva proporzioni colossali.
Inaspettatamente, invece, allo scadere del
termine sono risultate solo 140 mila persone
ad avere compilato il formulario necessario
all'iscrizione. Lo scarso interesse dato al
problema della cyber democrazia nasce,
probabilmente, dalla natura anarchica della
Rete e apre le porte ad un governo elitario
la cui base elettorale muove passi incerti
verso la possibilità di determinare il
futuro della Rete.
Internet.
Kataweb approda al telefono fisso
Kataweb
diventa operatore di telefonia fissa. Nei
giorni scorsi ha infatti ottenuto le licenze
per i servizi di telefonia vocale che le
permettono di coprire l'intero territorio
nazionale. Questa mossa strategica permette
a Kataweb di estendere la sua presenza a
tutta la catena del valore del mondo
Internet, come fa notare la Repubblica,
fornendo agli utenti le applicazioni di
telefonia fissa integrate con l'offerta di
servizi legati al mondo Web. Con questa
novità la Internet Company del gruppo
Espresso prosegue cosi' il suo cammino di
valorizzazione. Un cammino che procede a
grandi passi se si pensa che l'ingresso di
Unicredito Italiano nel capitale di Kataweb
è avvenuto ad un prezzo poco superiore ai
trecento miliardi mentre, solo nel prossimo
autunno, Kataweb sarà valutata intorno ai 6
mila miliardi di lire.