Genova, al via il contro-Forum

In una Genova sempre più blindata, prende oggi il via il Public Forum, il vertice alternativo organizzato dai contestatori del G8 nei tendoni installati presso i giardini "Gilberto Govi" di Corso Marconi. Sul Corriere della Sera si trova un estratto del programma dei dibattiti che si terranno nei prossimi sette giorni: sono previste più di 60 ore di interventi e discussioni, circa cento relatori tra accademici, sindacalisti, rappresentanti di Ong e liberi pensatori provenienti da tutto il mondo. Il calendario quasi definitivo degli appuntamenti del summit è ora disponibile sul sito del Genoa Social Forum

La sessione plenaria di apertura si intitola "Questo mondo non è in vendita" e vedrà la partecipazione dell'attivista francese Susan George, da anni impegnata per tassare le transazioni finanziarie.
Dalle sei di stamattina inoltre, ricorda l'Unità, ha iniziato a trasmettere anche online "Radio Gap" ovvero Global Audio Project, un network di sette emittenti radiofoniche che assicura una diretta non stop per raccontare ed informare su tutto ciò che accadrà a Genova nelle giornate del vertice.
E l'Unità nelle sue pagine centrali dedica anche un ampio dossier ai perché della contestazione, aperto da un'intervista a Jeremy Rifkin, che auspica un compromesso, una strada che permetta di produrre e di costruire ma tenendo conto che i tempi da rispettare sono quelli del pianeta e non quelli delle grandi multinazionali.

Sale intanto la preoccupazione per gli attacchi degli hacker ai siti Internet italiani. I pirati informatici, ricorda il Giornale, ieri sono riusciti a "bucare" le pagine web della Regione Lombardia, della Editoriale Domus e della Provincia di Prato. Per arginare la protesta virtuale è all'opera la task force della Guardia di Finanza capitanata dal colonnello Umberto Rapetto.

Da Oxford il dizionario degli sms

La Oxford University ha deciso di preparare un nuovo dizionario dedicato all'interpretazione del linguaggio dei messaggini che viaggiano sui cellulari, gli sms. Un linguaggio basato su sigle, abbreviazioni, assonanze ed "emoticons", i simboli formati dai segni d'interpunzione che creano "faccine" con le quali gli utenti degli sms si comunicano i propri stati d'animo: un veicolo di comunicazione chiarissimo per chi se ne serve quotidianamente, ai limiti dell'oscurità geroglifica per chi ancora non è così alla moda. Secondo i professori di Oxford, riferisce la Repubblica, l'impatto degli sms sulla lingua inglese non si può più ignorare: "sono diventati una parte integrale della lingua come possono esserlo le espressioni dialettali e i modi di dire".

Il declino del banner

I navigatori italiani visitano sempre di meno i banner pubblicitari in Rete. E' il risultato di un'analisi di Nielsen/NetRatings riportato dal Sole 24 Ore, che indica come il click rate, l'indice che misura quante volte gli utenti cliccano sugli spazi pubblicitari, tocchi ormai lo 0,34 per cento e sia in costante calo. In pratica, gli internauti collegati da casa, cliccano su un banner solo dopo averne visitati almeno 300. Gli analisti pensano ad una calo strutturale, non dovuto all'inizio della stagione estiva.

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