Berlusconi: ecco il mio governo


Oggi la notizia in primo piano su tutti i giornali riguarda la formazione del governo Berlusconi, dopo sette anni e un mese dal 10 maggio del 1994, per la seconda volta, nominerà stamani i suoi ventitrè ministri. Il giuramento avverrà al Quirinale mentre la prima riunione del Consiglio dei Ministri sarà tenuta a Palazzo Chigi. La squadra sarà guidata dal premier Silvio Berlusconi, dal vicepremier Gianfranco Fini e dal sottosegretario alla presidenza Gianni Letta. Nella squadra del Cavaliere ci saranno anche cinque tecnici e due donne, Letizia Moratti all'Istruzione e Stefania Prestigiacomo alle Pari opportunità. Insieme a loro avranno diritto di accesso nel salone dove si riunisce il governo 21 ministri: dodici titolari dei nuovi super dicasteri e nove senza portafoglio, cioè titolari di ministeri privi di potere di spesa. La prima cosa che faranno sarà approvare un provvedimento per allargare i membri del Consiglio , far posto, cioè, ad altri due colleghi per raggiungere un numero totale dei membri del Consiglio pari a ventisei. Una novità del nuovo governo sarà la nomina di dieci vice ministri, una figura a metà fra il titolare di un dicastero e quella di un "vecchio" sottosegretario che Bassanini ha mutuato dall'organizzazione dei governi di Parigi e Londra. Resiste invece la figura del sottosegretario, una carica considerata come "contentino" per chi non è riuscito a fare il grande salto verso il ministero. La riforma Bassanini prevede anche altri organismi: undici agenzie delegate ad assorbire i poteri che erano dei ministeri e che dovrebbero occuparsi dei settori relativi alla Protezione civile, alle Entrate, alle Dogane, al Territorio, al Demanio, alle Normative e controlli tecnici, alla Protezione dell'ambiente e servizi tecnici, ai Trasporti terrestri e infrastrutture, alla Formazione e istruzione professionale, alla Proprietà industriale e alle Industrie e difesa.

La guerra della banda larga: Telecom al contrattacco


Un'altra tegola su Telecom Italia. Alla vigilia di un'importante assemblea per la società di Roberto Colannino -che dovrà rispondere alla Consob e tentare di riconquistare la fiducia dei mercati dopo le dimissioni dei consiglieri Angelo Benessia e Domenico Siniscalco - pende la minaccia di richieste di danni per centinaia di miliardi. Questa somma viene richiesta da società concorrenti per i danni subiti rispetto alla propria clientela. Il contenzioso riguarda la modalità di offerta dei servizi a larga banda da parte di Telecom. A fine aprile l'autorità Antitrust aveva emanato una sentenza secondo la quale Telecom Italia dovrebbe pagare una multa di 115 miliardi per abuso di posizione dominante e se questa sanzione si aggiungesse all'ammontare dei risarcimenti richiesti, Telecom dovrebbe sborsare oltre 500 miliardi. Infostrada ha chiesto l'indennizzo più alto, 160 miliardi contro la richiesta più modesta di Wind che si "accontenta" di 94 miliardi. Intorno a questa somma si aggirano anche le cifre richieste delle altre compagnie. Telecom, però, non si arrende e parte al contrattacco ribadendo in una nota la "piena correttezza del proprio operato" e precisando che le istanze delle compagnie concorrenti non sarebbero attuali ma farebbero riferimento a circa dieci mesi fa. Le stesse, infatti, si contrappongono alle motivate richieste di risarcimento danni per diverse decine di miliardi presentate, questa volta, da Telecom contro i medesimi concorrenti accusati di aver falsato totalmente la rappresentazione dei fatti. E' per questo che la Corte di appello di Roma sarebbe stata indotta a sospendere per ben otto mesi i servizi Telecom a larga banda provocando gravi danni alla società.. Inoltre, proprio in riferimento alla sentenza dell'Autorità Antitrust alla quale fanno riferimento i competitor, l'azienda ricorda che contro la medesima sta per presentare uno specifico ricorso al Tar del Lazio. Oggi sul Giornale, la Repubblica e la Stampa.


Bush tende la mano su Kyoto


George Bush comincia il suo tour europeo gettando acqua sul fuoco delle molte crisi serpeggianti e cercando di rassicurare gli alleati sul tema di maggiore attrito: la difesa dell'ambiente. L'Europa, scrivono oggi la Stampa, la Repubblica, il Messaggero e Corriere della Sera, difende Kyoto per ottenere dagli Stati Uniti , responsabili del 25 per cento delle emissioni nocive del pianeta a fronte del solo 4 per cento della popolazione mondiale, l'adozione di drastiche misure. Il viaggio di Bush è a tappe forzate: martedì in Spagna, mercoledì a Bruxelles con i rappresentanti della Nato, giovedì in Svezia per il summit con l'Unione europea, venerdì a Varsavia e sabato il primo incontro con il premier russo Vladimir Putin a Lubiana in Slovenia. L'obiettivo ambizioso è quello di delineare la sua visione dell'Europa, rafforzando quello che, secondo lui, la unisce con gli Stati Uniti. Bush intende rilanciare il ruolo della Nato e la prospettiva di nuove ammissioni di ex Paesi comunisti. Tanti i temi scottanti fra Europa e Usa ma molta attenzione sulla questione "ambiente". Il passo più importante è atteso per oggi. Questa mattina a Washington, poche ore prima di decollare con l'Air Force One alla volta di Madrid, il presidente alzerà il velo sul nuovo approccio dell'Amministrazione alla difesa dell'ambiente dopo il ritiro del sostegno al Protocollo di Kyoto del 1997. Queste le decisioni già trapelate: "l'iniziativa per la ricerca sui cambiamenti climatici" che sarà lo strumento per coordinare il lavoro dei centri studi di Usa , Europa, Giappone ed America latina oltre allo stanziamento di fondi per Università e laboratori americani impegnati a sviluppare nuovi metodi di controllo dell'emissione dei gas. Colin Powell e la responsabile dell'agenzia per l'Ambiente, Christine Todd Whitman hanno chiesto a Bush di aggiungere anche un terzo annuncio, quello relativo all'imposizione alle industrie americane di limiti obbligatori per le e missioni di gas nocivi.

Cibi transgenici. Gli esperti: impossibile fermarli


L'Unione europea annuncia nuove regole per proteggere i consumatori dai cibi geneticamente modificati. Nonostante ciò, dagli Stati Uniti arriva il verdetto degli esperti interpellati dal "New York Times", secondo i quali le biotecnologie hanno già vinto e presto sarà quasi impossibile riuscire ad evitare i cibi transgenici. Il Commissario europeo per i diritti dei consumatori David Byrne sta lavorando ad una proposta di nuova regolamentazione che prevede per il consumatore di intentare causa se i cibi geneticamente modificati non avranno un'appropriata indicazione sull'etichetta. Anche per sementi e cibi per animali sono attese nuove regole. L'obiettivo della Commissione europea, scrive il Corriere della Sera, è quello di cercare regole comuni che consentano la vendita anche in Europa dei cibi biotech. Secondo gli esperti americani queste tecnologie sono ormai talmente radicate nella catena alimentare mondiale che è stato quasi raggiunto il punto di non ritorno. Anche se, su scala mondiale, venisse presa la decisione di abolire le coltivazioni biotech, occorrerebbero decenni per farli sparire.

Quegli asteroidi piccoli ma pericolosi


A Santa Flavia, vicino Palermo, apre oggi il convegno internazionale "Asteroids 2001", che riunisce scienziati da ogni parte del mondo. Si discuterà sulla popolazione di asteroidi e comete in orbita vicino alla Terra che potrebbero impattarla provocando una catastrofe globale. I pericoli vengono da corpi di almeno un chilometro di diametro. Nella pagina dei rischi del sistema di monitoraggio NEODDys è registrato un solo caso che mostra probabilità di impatto ma gli impatti virtuali potrebbero essere molti di più. Infatti gli studiosi non sono ancora in grado di procedere a calcoli precisi per la mancanza di dati messi a disposizione. Altro fattore limitante è l'esigua scoperta di questo tipo di asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro Pianeta. Sull'Unità.

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