G8, scontro sulla sicurezza

"Ho notato con stupore - dice Amato - che da parte di taluni della maggioranza è in atto un tentativo arbitrario di scaricare eventuali difficoltà al G8 su di me". Ma Berlusconi, come riporta Repubblica, contrattacca: "Ora mi sto occupando di politica internazionale, sto studiando e sono molto preoccupato per il vertice di Genova". La riunione tra i massimi rappresentanti degli 8 Paesi più sviluppati del mondo è ancora lontana, ma il palleggio sulle responsabilità per quanto potrebbe andare storto a Genova tra il 20 e il 22 luglio è già cominciato. Un certo clima mite in vista del passaggio delle consegne tra Giuliano Amato e Silvio Berlusconi si è incrinato nella giornata di ieri, quando entrambi hanno dato mostra di temere di poter essere chiamati a rispondere di smagliature nell'organizzazione, scrive oggi il Corriere della Sera. Si parla, comunque, di un robusto piano di sicurezza, che prevede cinquemila carabinieri - i quali si materializzeranno a Genova con navi, aerei e unità speciali di terra - e una località segreta di addestramento: a darne notizia è il generale Angelo Desideri, anche se dal Comando Generale dell'Arma non arriva nessuna conferma. Intanto il popolo di Seattle promette manifestazioni pacifiche e non violente. In un comunicato stilato dopo la riunione del Genoa Social Forum di lunedì si legge che il movimento, Tute bianche comprese, ha trovato un accordo. Tutti agiranno nel rispetto della città e delle persone, "anche se in divisa". Un solo divieto, come sottolinea l'Unità: dissociarsi. E il Giornale dà spazio all'ultimo ritrovato delle multinazionali: il marchio etico, "scintillante e inattaccabile", che viene illustrato da apposito sito Internet, brandchannel.com.

Caffè politicamente corretto

Un caffelatte "al banco" da Starbucks, a San Francisco costa 3,15 dollari (7.250 lire). Il caffè all'italiana è l'ultima mania nata sulla West Coast che dilaga in tutti gli Stati Uniti. Ma da questa infatuazione non ricavano alcun beneficio i produttori del Terzo Mondo, anzi. Il prezzo del caffè è crollato e il crac sulle sue quotazioni sta gettando nella miseria i paesi produttori. Per arrestare questa catastrofe è scoppiata un'altra "guerra del caffè", lanciata stavolta dalle organizzazioni pacifiste della California per imporre alle catene di bar l'acquisto a prezzi "politici" della materia prima dei contadini del Terzo mondo. Oggi su Repubblica.

Supercellule per ricreare le arterie

Sono rare, ma esistono e hanno dimostrato di funzionare come fabbriche di cellule di vasi sanguigni, oltre che di sangue. Si chiamano emoangioblasti, cellule staminali adulte, cioè progenitrici di questi due elementi dell'organismo umano. La novità, sottolinea oggi il Corriere della Sera, è che si trovano anche in individui già nati. "La scoperta di queste cellule nell'adulto, prima solo ipotizzate nell'embrione, porta a pensare che si possa arrivare a trovare nell'adulto le cellule staminali totipotenti. Quelle cioè che generano tutti gli organi e i tessuti e che prima si riteneva esistessero solo nell'embrione". A spiegarlo al Sole24ore è Cesare Peschle, direttore del laboratorio di ematologia e oncologia dell'Istituto superiore di sanità, che ha condotto la ricerca tra Roma e Filadelfia.

Stele di Rosetta hi-tech

Entro l'anno 2100, avvertono gli esperti di linguistica, la globalizzazione dell'economia e della cultura avrà ucciso il 90 per cento delle 6-7mila lingue che ancora esistono nel mondo. Come evitare che non ne rimanga più traccia? Come permettere ai nostri discendenti, tra 100 anni o anche 1000, di leggere o capire le lingue scomparse? La risposta, scrive oggi Repubblica, viene da una "banda" di imprenditori, musicisti, futurologi, geni dell'informatica, che attraverso una piccola fondazione di San Francisco ha lanciato il "Rosetta Project". Lo scopo: produrre un disco a prova del tempo e della bomba atomica, capace di custodire per almeno 1000 anni i segreti di 1000 lingue.

Europa, laboratorio e-business

Al di là delle nude cifre, ancora piccole, il fermento c'è nell'e-business europeo. Lo testimonia un esteso studio condotto dal Boston consultino group - i cui risultati sono resi noti oggi in apertura del supplemento New Economy del Sole24ore - che negli ultimi tre mesi ha tenuto impegnato uno staff di una ventina di analisti su 200 interviste approfondite, un centinaio di progetti analizzati e 2.400 aziende europee interpellate (di cui 300 italiane). Sul lato quantitativo siamo ancora agli inizi: il Bcg stima che le transazioni business to business valevano l'anno scorso circa l'1, 5 per cento dei 13mila miliardi di euro di scambi tra imprese. Ma questa cifra, ancorché piccola, negli ultimi due anni è cresciuta del 98 per cento e di questo passo dovrebbe raggiungere il 20 per cento entro il 2004, avvicinandosi agli Usa che in quella data supereranno quota 30 per cento. L'Italia è per ora indietro: solo lo 0,3 per cento, ma al ritmo del 300 per cento annuo, dovrebbe raggiungere la media europea da qui a quattro anni.

Arrabal, chi l'ha visto? L'appello su Internet

Dalla Rete, la voce dello scrittore Arrabal viene fuori metallica a pronunciare ininterrottamente il suo appello. Suo padre, Fernando Arrabal Ruiz, un giovane ufficiale dell'esercito spagnolo pagò col carcere duro la sua lealtà alla repubblica; e dal 1941 se ne sono perse le tracce. Ora lo scrittore spagnolo utilizza il suo sito Internet per lanciare un SOS, chiedendo aiuto per ricostruire la fine di un uomo, di un'origine rincorsa da sempre, dolorosamente presente in ogni sua opera.

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