Echelon: spiate anche le e-mail


In prima pagina sul Corriere della Sera e con ampio risalto sulla Repubblica il caso Echelon. Il discusso sistema di intercettazione delle comunicazioni spia anche la posta elettronica. Questa la conclusione della commissione di inchiesta del parlamento europeo dopo un anno di indagini. Secondo il rapporto, redatto dal deputato Gherhard Shmid, inoltre, è certo che il sistema di intelligence anglo-americano non serve esclusivamente a scopi militari ma viene impiegato anche per intercettare comunicazioni commerciali e private. La rete di ascolto nata durante la Guerra fredda, comunque, ha accesso solo ai dati trasmessi via satellite, un traffico ridotto rispetto al totale dei messaggi scambiati. Il dossier - 120 pagine basate anche sulle testimonianze di ex agenti segreti e su verifiche tecniche - rischia di aprire una crisi diplomatica con Gran Bretagna e Stati Uniti che potrebbero essere denunciati per violazione della privacy. Per difendere la propria riservatezza ai cittadini non resta che criptare i loro messaggi: inviare un'e-mail non criptata è come spedire una lettera senza busta.

Un supercommissario per il G8


Manca più di un mese al G8 di Genova ma la battaglia tra manifestanti anti-globalizzazione e agenti è già cominciata su Internet. Il forum di discussione aperto sul sito delle Tute bianche, una delle organizzazioni di protesta, sulla legittimità o meno dell'uso della forza negli scontri con i tutori dell'ordine, è diventato, infatti, un dibattito violento. Una scheda della Stampa illustra le componenti del movimento di contestazione. Il Genoa social forum raggruppa 324 organizzazioni nazionali e internazionali e ha tre anime: quella ecosolidale, più moderata; il network per i diritti globali, e le più radicali Tute bianche.
Dal movimento, comunque, arrivano anche voci di distensione. In prima pagina sull'Unità Vittorio Agnoletto, portavoce ufficiale del Genoa social forum, assicura che "il linguaggio della guerra non appartiene al Forum" e che il controvertice sarà pacifico: le associazioni che aderiscono hanno, infatti, firmato un documento nel quale si chiede "che vengano rispettate tutte le forme di espressione, di manifestazione e di azione pacifiche e non violente... E per trovare forme di protesta che siano compatibili con questi principi" è stato "formato un gruppo di lavoro".
Il Messaggero annuncia che per garantire la sicurezza del vertice verrà nominato un supercommissario esperto di ordine pubblico. Tra i candidati Achille Serra, ex prefetto di Milano, Bruno Ferrante, attuale prefetto di Milano, e Vittorio Stelo, ex prefetto di Torino e ora capo del Sisde, il servizio segreto civile.
Il Giornale, invece, registra lo scontento dei poliziotti. Paolo Veronesi, segretario nazionale di Rinnovamento sindacale, denuncia: "a due mesi di distanza non sappiamo ancora quale sarà l'incremento delle forze dell'ordine, dove alloggeranno gli uomini, che tipo di equipaggiamento avranno in dotazione. Soprattutto a quanti di essi verrà fornito, visto che il materiale non basta per tutti. infine vorremmo sapere dai vertici del Viminale se verrà approntato un capitolato di spesa straordinario". Nel frattempo, pare che molti agenti stiano provvedendo ad acquistare il kit antisommossa a proprie spese.

Salta la fusione Lucent-Alcatel


Salta la fusione tra Lucent e Alcatel. Il gruppo francese aveva offerto 23 miliardi di dollari per assumere il controllo del 58 per cento della società americana. Lucent pretendeva una partecipazione alla pari. Alla fine, dopo un lungo braccio di ferro, le trattative sono state interrotte. In evidenza sulla Stampa, nelle pagine economiche.

Navigatore e cacciatore


Chi naviga in cerca di informazioni è come un predatore alla ricerca di cibo: come le prede anche le informazioni lasciano delle tracce per seguire le quali, oltre all'aiuto dei motori di ricerca, occorre anche l'istinto. Con questa metafora i ricercatori del Parc, il centro ricerche Xerox, descrivono, dopo accurate osservazioni, il comportamento dell'utente Internet. La teoria dell'approvvigionamento, secondo la quale l'animale tende a preferire bocconi meno sostanziosi ma più facili da catturare, è valida anche per il navigatore: la tendenza è di ridurre tempo e fatica per cui si scelgono, in genere, solo i primi risultati generati da un motore di ricerca e se una pagina aperta non soddisfa a prima vista si passa immediatamente a un'altra. Sul Corriere della Sera.

Nell'X Internet del dopo Web il boom di Java


In prima pagina sul supplemento del Sole 24 Ore New Economy lo scenario del dopo Web previsto dalla società di analisi Forrester. Secondo Carl Howe, analista senior dell'istituto di ricerca, passata la fase di entusiasmo, "il Web mostra i suoi limiti: è statico, noioso, avulso dal mondo reale". Solo un quarto degli utenti reputa il contenuto "buono" o "molto buono": "indici non sufficienti a tirar fuori soldi dalle tasche dei consumatori". La prossima fase, la X Internet, dovrà, quindi, riuscire a offrire servizi a valore aggiunto e i suoi strumenti saranno soprattutto le applicazioni Java.

Piol: la crisi della Net economy sta per finire


"La crisi c'è, è vero, ma ne usciremo presto. La rivoluzione tecnologica in atto non è un fenomeno passeggero. Il processo è inarrestabile e anche la Net economy riprenderà la sua crescita. I più pessimisti dicono che succederà nel secondo trimestre dell'anno prossimo, gli ottimisti già a partire dal prossimo autunno ma nessuno, dico nessuno, mette in dubbio la ripresa". A parlare è Elserino Piol, padre del venture capital in Italia, in un'intervista rilasciata all'Unità. L'errore più grave che chi ha investito nell'economia di rete possa commettere, a suo parere, è "quello di credere che è stata una bellissima gita ma che adesso è arrivato il momento di tornare tutti a casa".

Vestiti spaziali e maglioni di soia


Scarpe sportive con microchip per monitorare il battito cardiaco, poltrone a dondolo dotate di Abs, reggiseni con coppe di plastica collegate a microcomputer che stimolano le cellule ad aumentare di volume. L'abbigliamento diventa sempre più tecnologico, spesso grazie a materiali e dispositivi derivati dalla ricerca spaziale. Ma l'ultima novità, segnalata dalla Repubblica, viene dalla Cina: i ricercatori dell'Uuakang biochemical engineering group hanno trovato il modo di estrarre le fibre dai fagioli di soia per produrre tessuti e filati. I vantaggi sarebbero molteplici: grande disponibilità di materia prima, economicità della lavorazione e risultati eccellenti: maglie calde e morbide come il cachemire.

 

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