Echelon fa arrabbiare l'Europa
"Bisogna che ogni impresa europea protegga le proprie
comunicazioni telefoniche, via fax ed Internet". Ieri a
Strasburgo il socialdemocratico tedesco Gerald Schmid ha avvertito
le imprese europee del rischio reale che Echelon possa servire a
forme di spionaggio a beneficio delle ditte Usa. È dunque un
allarme in piena regola quello lanciato dalla commissione
d'inchiesta dell'Europarlamento. Oggetto della preoccupazione:
Echelon, la rete anglosassone (capeggiata dagli Usa, coinvolge Gran
Bretagna, Canada, Nuova Zelanda e Australia) d'intercettazione delle
comunicazioni. Come ha raccontato il presidente della commissione,
il portoghese Carlos Coelho, secondo il rapporto di un investigatore
consegnato all'Europarlamento nel '99, le informazioni raccolte da
Echelon avrebbero consentito a ditte americane di strappare diversi
contratti a quelle europee. Ma la commissione d'inchiesta è tornata
a mani vuote dagli Stati Uniti, dove ha invano cercato d'avere
chiarimenti dalla Cia, dalla Nsa, dal Dipartimento di Stato e del
Commercio. La questione ha avuto un immediato risvolto italiano:
secondo Ugo Intini, sottosegretario agli Esteri, Echelon potrebbe
essere stato usato durante Tangentopoli. Oggi su Repubblica.
A Genova sì, ma come?
Dopo la vittoria di Berlusconi, i riflettori sono puntati sul G8.
Dal 20 al 22 luglio saranno presenti a Genova i rappresentanti dei
governi degli otto paesi più ricchi del mondo. Ma intanto si sta
già preparando il controvertice, che prevede una serie di
manifestazioni, tra le quali una che il 21 luglio dovrebbe portare
in piazza più di 100mila persone provenienti da tutta Europa. Come
sottolinea oggi Il Manifesto, sul modello di Seattle e Praga
il Genoa Social Forum, che coinvolge più di 250 gruppi,
associazioni, sindacati di base, confederali e centri sociali,
chiede il diritto di manifestare e il rispetto delle diversità
presenti all'interno del movimento; tra le altre cose, per il terzo
giorno del controvertice sono previsti non uno solo, ma più cortei,
divisi per gruppi di affinità. Ma la discussione interna - in
realtà - è molto accesa: se tutti sono d'accordo con la volontà
di bloccare i lavori del G8, non è ancora chiaro come farlo; e uno
dei nodi non irrilevanti è quello sull'uso della forza.
Alleanza Soru-Cnr per la ricerca genetica
La Sardegna è un'isola anche dal punto di vista genetico. E la
sua popolazione, omogenea come poche, può fornire alla medicina
informazioni utilissime. Ieri a Cagliari, come riporta oggi Repubblica,
Lucio Bianco, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr)
e Renato Soru, il fondatore di Tiscali, hanno firmato l'atto di
costituzione di Shardna, una società che - come la DeCode Genetics
in Islanda - ha per scopo lo studio del Dna umano in una
collettività dal profilo particolare.
Telekom Serbia: tangenti per 200 miliardi di
lire
In un'intervista a Repubblica il governatore della Banca
centrale jugoslava Mladjan Dinkic ha dichiarato che dopo accurate
indagini una parte del denaro che faceva parte delle tangenti pagate
per l'affare Telekom Serbia è stato trovato nei conti di Invest
Banka in Svizzera. E invita i magistrati italiani ad andare a
Belgrado per intervistare Milosevic.
E.Planet vicina al flop
È il primo flop della new economy italiana. La società di Luigi
Orsi Carbone dovrà trovare prima del prossimo consiglio di
amministrazione convocato per il 23 maggio i capitali necessari per
continuare il normale svolgimento dell'attività. Come scrive oggi il
Sole24ore, l'azienda, alla quale servono 200 miliardi, dovrà
trovarsi un nuovo socio.
La globalizzazione secondo Saramago
José Saramago, Nobel della letteratura, a Parma per le
celebrazioni verdine, in un'intervista al Messaggero parla di
impegno politico, globalizzazione, intolleranza. E conferma che il
magazzino sotterraneo, dove trionfa il più sfrenato consumismo,
descritto nel suo romanzo "La Caverna" (uscito in Italia
pochi mesi fa) è anche una metafora della globalizzazione: "In
parte quel romanzo è nato dall'idea che oggi il dominio delle
multinazionali è totalitario. Ma il libro è anche attraversato da
un altro tema purtroppo ancora attuale: l'intolleranza. Il mondo
contemporaneo sta vivendo un periodo di funesta involuzione. Siamo
dei mostri, e temo che continueremo ad esserlo".
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