La notte degli exit poll tra Internet e tv
La notizia del giorno è ovviamente l'esito delle elezioni
di ieri. La giornata è stata caratterizzata dal caos delle
lunghe code per votare dovute all'accorpamento dei seggi e al numero
delle schede; la nottata, invece, dal caos degli exit poll, i sondaggi
post-voto, le cui previsioni sono state ridimensionate dalle proiezioni.
Si attendono ancora i risultati definitivi ma è in vantaggio
la Casa delle libertà. Così titolano a riguardo i
quotidiani italiani. La Repubblica: "Berlusconi in testa";
l'editoriale, "La lunga marcia del Cavaliere" è
firmato da Massimo Giannini. Il Corriere della Sera: "Berlusconi
in vantaggio nella notte del caos"; "Come un referendum"
commenta Paolo Franchi. La Stampa: "Berlusconi avanti,
Rutelli lo insegue"; l'articolo di fondo, di Federico Geremicca,
è intitolato "Un'altra lunga notte". Per Il
Sole 24 Ore "Berlusconi va verso la vittoria" e Aldo
Carboni scrive "Scelta di fondo per un sistema più bipolare".
"Per Berlusconi una vittoria piena" è l'apertura
del Messaggero; a fare "Il punto" è Claudio
Rizzo. Il Giornale: "Berlusconi travolge tutti",
una "Vittoria doppia" secondo Alberto Pasolini Zanelli.
Per l'Unità, invece, "La vittoria del Polo si
ferma"; dal direttore Furio Colombo le "Ultime notizie
dal fronte elettorale". "Sono battuti" esulta Libero;
i motivi sono spiegati da Vittorio Feltri. "Furor di popolo"
titola il Manifesto che affida il commento, "Il modello
che vince", a Riccardo Barenghi. "Ci sono momenti in cui
la storia cambia i cavalli" è il titolo del Foglio.
La notte in cui Internet sconfisse la tv
Massimi Gramellini scrive sulla Stampa che le elezioni del
13 maggio 2001 saranno ricordate anche come le prime in cui l'informazione
via Internet ha sconfitto quella della televisione. Di fronte al
silenzio forzato dei conduttori e degli ospiti degli speciali televisivi
dedicati alle votazioni, che fino alle 23 non hanno potuto rendere
pubblici gli exit poll a causa del protrarsi delle operazioni di
voto, gli elettori impazienti che hanno cambiato mezzo cercando
i risultati sul web sono stati moltissimi: siti intasati e collegamenti
lenti lo dimostrano.
Risultati pirata online
Il Corriere della Sera riferisce che nel pomeriggio di
ieri sul sito Internet di un quotidiano sono stati pubblicati i
presunti risultati dei sondaggi elettorali. Il fatto è stato
segnalato dalla Polizia postale alla Procura di Milano che sta valutando
se avviare un'inchiesta per violazione della legge elettorale. La
Stampa svela che la testata in questione è "Affari
italiani", il cui direttore, Angelo Maria Perrino, sostiene
di non aver violato alcuna norma perché i dati forniti erano
frutto di un'inchiesta giornalistica effettuata presso le segreterie
dei principali partiti italiani. Nell'articolo si affermava che
il Polo avrebbe conquistato il Senato con 80 seggi in più
rispetto all'Ulivo, che il Centro-sinistra non sarebbe andato oltre
il 40 per cento, che Rifondazione avrebbe ottenuto il 6, e che le
liste Bonino e Di Pietro si sarebbero attestate intorno al quorum.
Invito al voto con Sms
Centinaia di messaggi Sms sarebbero stati inviati sui cellulari
di altrettanti elettori dalla Lista Bonino per invitarli a votare.
L'accusa, riferita dalla Stampa, proviene da Alessandra Mussolini,
candidata a Napoli per la Casa delle libertà. "Sono
Sms giunti in piene operazioni di voto e sono fuorilegge" -
ha detto l'esponente di Alleanza nazionale.
Iran: chiusi 400 Internet caffè
Chiusura forzata per 400 Internet caffè e condanna alla
pena di 90 frustate per il giornalista Abbas Dalvand, direttore
della rivista "Lorestan", per i suoi articoli di dissenso
verso il regime. In Iran, in vista delle elezioni presidenziali
del prossimo 8 giugno, l'ala dura dei conservatori, che controlla
il potere giudiziario attraverso uomini fedeli alla guida Khamenei,
sferra una nuova offensiva contro la libertà di stampa. Le
centinaia di ciber caffè e di testate indipendenti oggi messe
in discussione erano nate dopo la vittoria nel 1997 di Khatami che
aveva fatto sperare nell'apertura di una nuova stagione per il Paese.
Il presidente appare in difficoltà e le speranze dei riformatori
rischiano di spegnersi nuovamente. Sul Giornale e su Libero.
La Net art entra al museo
La Net art, l'ultima avanguardia delle espressioni creative, entra
al museo. Ambienti virtuali, salvaschermi d'autore, composizioni
che prendono forma in interazione telematica vengono ora presentate
da due delle più importanti istituzioni museali degli Stati
Uniti. Il Museum di modern art di San Francisco ospita, fino all'8
luglio, la mostra "010101: Art in technological times"
mentre al Whitney museum di New York si può visitare, fino
al 10 giugno, l'esposizione "Bit-streams and data dynamics".
"Si potrebbe dire" - osserva il critico d'arte Michael
Kimmelman sul prestigioso quotidiano "New York Times"
- "che gli artisti che adesso armeggiano con i loro portatili
stanno facendo esattamente quello che gli abitanti delle grotte
facevano quando incidevano le pareti di Lascaux. Stanno adattando
cioè il più recente mezzo comunicativo ai loro fini
espressivi. Gli artisti, d'altronde, sono sempre stati opportunisti
in questo senso, come quando sfruttarono il colore acrilico e i
videoregistratori nel secolo scorso per inventare nuove estetiche".
Sulla Repubblica.
Siti istituzionali sotto esame
Sul Sole 24 Ore i risultati di un'inchiesta sui siti istituzionali.
L'esame ha preso in considerazione i 18 indirizzi Internet dei ministeri
e la pagina web della Presidenza del Consiglio valutandone l'offerta
normativa, il grado di interattività e l'effettiva utilità.
Dodici siti - tra i quali quello dell'Interno, della Giustizia,
del Tesoro e dell'Università - contengono un'informazione
esauriente sulle leggi e sulle attività svolte. La componente
interattiva è presente nella maggior parte degli indirizzi.
Tra i meno evoluti i siti della Difesa, dell'Industria e dell'Istruzione,
"vetrine" o poco più.
Il senso delle donne per la rete
Da quattro anni, a fine aprile, il San Francisco women of the web
elegge le 25 donne che si sono maggiormente distinte per le loro
attività in Internet. Il tema ha ampio risalto nelle pagine
della cultura dell'Unità. La novità di questa
edizione è rappresentata dal fatto che, a differenza dello
scorso anno quando i nomi in lista appartenevano soprattutto ad
amministratrici delegate di società, quest'anno sono più
rappresentate altre figure, donne che hanno cambiato il modo di
intendere e di usare la rete: creatrici di design, attiviste non-profit,
educatrici.
Le regole dell'economia valgono anche per la new
economy
In prima pagina sul supplemento della Repubblica Affari &
Finanza un articolo di Marcello De Cecco sulla crisi della new
economy. Gli ultimi dati sulla produttività provenienti dagli
Stati Uniti dimostrano che "le leggi eterne dell'economia valgono
anche per la new economy". "Ora sembra che la logica e
il buon senso stiano riprendendo possesso degli animi finora accecati
di euforia tecnologica" - scrive l'autore - "la nuova
economia sta ricevendo un assai meno esagitato scrutinio per quanto
concerne le sue capacità di portare a tre la somma di uno
più uno".
Elettrosmog, una battaglia per la certezza del
diritto
Sul Manifesto un articolo di Aldo Iacomelli, presidente
dell'Alce, il coordinamento delle associazioni e dei comitati contro
l'elettrosmog, torna sul problema dell'inquinamento elettromagnetico.
"L'elettrosmog nuoce gravemente alla salute. Come l'amianto.
Come il benzene. Come le polveri sottili (Pm 10, Pm 2,5). Come il
fumo di sigaretta… Per l'amianto il benzene, le polveri sottili,
il fumo di sigaretta si scrivono regole certe e si fanno campagne
di tutela sanitaria… Ora la battaglia contro l'elettrosmog è
diventata una battaglia per la certezza del diritto" - sostiene
l'autore.
Divertimento più digitale e più
stressante
Cresce il successo dei passatempi digitali. Lo rivela il Messaggero
che, nelle pagine della cultura, riferisce i risultati di un'inchiesta
del Censis sul tempo libero degli italiani. Un terzo dei giovani
possiede un computer e il 90 per cento lo utilizza per giocare.
In aumento anche l'intrattenimento telematico: se nel 1997 i navigatori
erano 400mila oggi sono oltre 9 milioni, il 16 per cento della popolazione,
e una buona percentuale utilizza la rete per attività di
svago. La ricerca rivela, inoltre, che il divertimento è
sempre più stressante, spesso vissuto come obbligo piuttosto
che come scelta e come riempitivo di ore vuote e piene di ansia.
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