Gates non è più l'uomo più ricco del mondo 

Da tre anni al vertice della classifica degli uomini più ricchi del mondo Bill Gates ha perso il primato. A scalzare il proprietario di Microsoft dal primo gradino del podio è Robson Walton, la cui famiglia controlla i grandi magazzini Walmart e Asda, una rete di distribuzione con una presenza capillare negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Si calcola che il patrimonio del "signore dei supermercati" valga circa 136mila miliardi mentre quello del "re del software" circa 112mila. Il rallentamento del settore hi-tech si fa, dunque, sentire, anche per i più grandi. In prima pagina sulla Stampa e sul Messaggero e nelle pagine interne su tutti i quotidiani.

Chiude il Provveditorato, lo Stato compra online 

Il Provveditorato dello Stato sta per cessare la sua attività. Il regolamento che permette alla pubblica amministrazione di acquistare beni e servizi mediante aste elettroniche è, infatti, pronto e probabilmente il governo riuscirà a vararlo prima delle elezioni. Attualmente i fornitori dello Stato debbono preventivamente vincere una gara europea per offrire i loro prodotti online; col nuovo meccanismo, invece, tutte le aziende autorizzate potranno partecipare alla competizione. Sulla Repubblica.

Usa: record di licenziamenti a marzo, persi 160mila posti di lavoro 

Non si parla ancora di recessione negli Stati Uniti ma il rallentamento dell'economia c'è e gli effetti sono evidenti: per i profitti aziendali e soprattutto per il mercato del lavoro la crisi del 2001 rischia di essere la peggiore degli ultimi 25 anni. Il Sole 24 Ore pubblica la graduatoria dei periodi più critici dal punto di vista dell'occupazione dal 1993 a oggi: al mese di marzo del 2001 spetta il record negativo con oltre 160mila licenziamenti. E la cosa peggiore è che altri 142mila posti si sono persi a gennaio e altri 100mila a febbraio: così, dall'inizio dell'anno, sono più di 400mila i lavoratori licenziati. Le società più importanti stanno riducendo l'organico e, tra queste, alcune delle più rilevanti industrie tecnologiche: Cisco, Motorola, Hewlett Packard, Intel, Compaq, Texas instruments, Kodak. Per le start-up della new economy la situazione è ancora più tesa: l'Università della California di Los Angeles stima che l'80 per cento delle "dotcom" della Baia di San Francisco chiuderà entro l'anno, con una ulteriore perdita di almeno 30mila occupati.

Internet 2, ritorno ai fondamentali 

Il supplemento della Repubblica Affari & Finanza, nella sezione Multimedia, fa il punto sulla situazione dell'industria hi-tech. Malgrado i recenti recuperi del Nasdaq, molte società Internet sono state colpite così duramente che è difficile che si riprendano. Secondo Elio Catania, presidente di Ibm Italia, "sta cominciando la nuova fase per Internet, quella della maturità. C'è un futuro ben preciso per chi sarà in grado di offrire sul web servizi veramente innovativi e capaci di creare valore". Si sta, dunque, realizzando la profezia di Vinton Cerf, uno dei creatori di Internet, attualmente vicepresidente di WorldCom: "Mai più bisognerà ripetere l'errore di dare credito ad una compagnia che lancia una nuova iniziativa e un nuovo prodotto senza essersi prima resa conto alla perfezione dello spazio di mercato, reale e non velleitario, che potrà avere… Non basta che un'idea sia intelligente. Bisogna chiedersi se la gente vorrà comprarla. È il più classico ritorno ai fondamentali".

Tv e telefonia, manovre in corso 

Nelle pagine economiche del Messaggero e in prima pagina sull'Unità le manovre in corso nel settore della televisione e delle telecomunicazioni. Tutti i grandi protagonisti in attività per prepararsi all'introduzione, nel 2006, del digitale terrestre. E tutti, per poter sviluppare servizi interattivi, soprattutto il cosiddetto t-commerce, cercano un'alleanza con un operatore telefonico. Mediaset sta acquistando quote di Olivetti (che controlla Telecom che controlla Seat che è proprietaria di Telemontecarlo); a Tmc è in corso la campagna acquisti dei volti televisivi ma Telecom sembra meno interessata al terzo polo; la Rai è in attesa di una legge senza la quale l'ipotesi di una parziale privatizzazione è impraticabile perché l'emittente pubblica è titolare di una concessione unica. Ciò che pare certo è il matrimonio tra Stream e Tele+ e l'abbandono dell'idea di trasferire Rete4 sul satellite, ormai superato dalle nuove tecnologie.

Angelina Jolie: Lara Croft nuova Bond 

Nella pagina degli spettacoli del Corriere della Sera Angelina Jolie racconta la sua esperienza nei panni di Lara Croft. L'attrice americana ha finito di girare il film "Tomb raider", ormai prossimo all'uscita nelle sale degli Stati Uniti, in cui ha interpretato la più popolare delle eroine dei videogiochi. "Lara Croft è il Bond della nuova era virtuale. Tutti vorrebbero essere come lei o averla come fidanzata" - spiega - "A differenza di Bond, Lara si muove in tre dimensioni: quella realistica del nuovo Millennio, quella virtuale e quella immaginativa, ambientata per lo più sottoterra". "Lara è una giovane donna infuocata: sarà impossibile resisterle" - aggiunge - "La sua forza sensuale è da animale selvaggio ma bene educato". Intanto, i trailer immessi nei siti ufficiali della casa produttrice (Paramountnpictures.com) e del film (Tombraidermovie.com) e le anticipazioni fornite dai siti "pirata" (Darkhorizons e Aintitcool) hanno conquistato migliaia di contatti.

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