Radio Vaticana, Amato blocca l'ordinanza
Bordon
Il presidente del Consiglio Giuliano Amato ha bloccato
l'ordinanza del ministro dell'Ambiente Willer Bordon che imponeva a
Radio Vaticana un ultimatum con scadenza il 16 aprile per adeguarsi
alla normativa italiana minacciando, in caso contrario, il blocco
delle trasmissioni. L'emittente della Santa Sede dovrà conformarsi
in ogni caso ai limiti previsti dalla nostra legge ma potrà farlo
entro la fine del mese: sono state, dunque, condivise le finalità
del responsabile dell'Ambiente ma è stata dato alla controparte
più tempo per mettersi in regola. La decisione di compromesso,
presa al termine di una lunga riunione del consiglio dei ministri,
ha lasciato soddisfatti sia gli esponenti di Radio Vaticana che
Bordon, il quale ha dichiarato: "È il miglior accordo
possibile, prima ero solo a combattere, ora tutto il governo
condivide il mio obiettivo". Insoddisfatti, invece, i cittadini
di Cesano, una delle zone in cui le emissioni radio sono più
elevate, che hanno deciso di denunciare il presidente del Consiglio.
Critica anche Rifondazione comunista che ha definito la decisione
"grave". La notizia è in prima pagina su tutti i
quotidiani. Il Messaggero ripercorre in una tabella le tappe
della vicenda; Repubblica riepiloga in una scheda che cos'è
l'inquinamento elettromagnetico, come si misura e cosa dice in
proposito la legge; il Corriere della Sera riporta i commenti
di ministri e leader politici; il Sole 24 Ore pubblica una
mappa delle aree più a rischio; il Giornale critica il
comportamento del governo in un editoriale firmato da Massimo
Teodori intitolato "Onde di demagogia".
Bomba a Roma: sulle tracce del cellulare-innesco
e dell'e-mail
Proseguono le indagini sull'attentato a Roma. Il
cellulare-innesco della bomba è stato fatto esplodere con una
telefonata effettuata da una cabina telefonica utilizzando una
scheda e ora i carabinieri stanno cercando di ricostruire tutte le
chiamate fatte con quella tessera: una cabina, dunque, può tradire
i terroristi, come titola il Corriere in prima pagina. Il
sistema di detonazione col telefonino, come sottolinea la Stampa,
richiama la modalità del terrorismo islamico e fa ipotizzare,
quindi, dei collegamenti internazionali. Quanto al messaggio di
posta elettronica col quale è stato rivendicato l'attentato,
Umberto Rapetto spiega sul Messaggero che le e-mail lasciano
"una inconfondibile traccia chiamata numero Ip, una sorta di
Dna tecnologico che individua qualsivoglia computer si sia collegato
in Internet… Si tratta nella fattispecie di una sequenza di
quattro numeri, ognuno dei quali compreso tra 0 e 266, separati tra
loro da un punto. Quella 'stringa', come dicono i tecnici, è la
targa che il provider assegna a chiunque vi si rivolga per ottenere
un accesso in Rete. È un numero 'dinamico', ovvero cambia a ogni
connessione e quindi nel tempo viene rilasciato dal 'service
provider' a più utenti diversi. Ma il gestore di servizi telematici
- un po' come chi noleggia automobili - ha un registro chiamato
'log' in cui vengono automaticamente annotate tutte le attività
eseguite".
Maiali transgenici clonati, fornitori di organi
per l'uomo
La Repubblica annuncia la clonazione dei maiali
transgenici, che dovrebbe permettere la disponibilità di organi per
trapianti sull'uomo. L'istituto biotecnologico scozzese Roslin, che
clonò la pecora Dolly nel 1997, è riuscito, primo al mondo, a
clonare suini geneticamente modificati per renderli più simili
all'uomo dal punto di vista immunologico. I maiali, facili da
allevare e dotati di organi di dimensioni compatibili con quelle
umane, sono considerati un possibile "magazzino di pezzi di
ricambio". Lo xenotrapianto pone, però, problemi di rigetto:
una molecola di zucchero presente sulla superficie delle cellule
porcine le connota, infatti, come non umane: quando il sistema
immunitario dell'organismo ricevente le individua scattano, allora,
le difese. I ricercatori del Roslin hanno, quindi, modificato il
gene alpha 1-3 gal che codifica per lo zucchero superficiale. Questa
modifica genetica, comunque, probabilmente non sarà sufficiente:
essa, infatti, risolve il problema del rigetto a breve termine ma
non quello del rigetto a lungo termine causato dal coagularsi del
sangue intorno al nuovo organo: in seguito, quindi, si lavorerà
alla ristrutturazione di altri tratti del Dna, quelli che codificano
per gli anticoagulanti.
Soia transgenica nei biscotti per neonati
In prima pagina sul Corriere della Sera il sequestro, in
un supermercato di Palermo, di una partita di biscotti per neonati
contenenti soia geneticamente modificata, in violazione alla legge
del 1999. L'alimento è prodotto dalla società Bi-Aglut di Latina e
distribuito in tutta Italia: il ministero della sanità potrebbe,
quindi, avviare un'indagine nazionale. L'azienda nega di aver
utilizzato farine di soia da semi transgenici e sostiene che nelle
analisi sul prodotto risulta una presenza "accidentale" di
materiale geneticamente modificato al di sotto del limite dell'1 per
cento imposto dalla legge.
Due siti chiedono l'esecuzione online del
terrorista di Oklahoma
Il 16 maggio è il giorno fissato per l'esecuzione di Timothy
McVeigh, colpevole della strage di Oklahoma City del 1995 in cui
rimasero uccise 168 persone. Due società Internet chiedono che
l'esecuzione sia trasmessa in diretta online. La legge permette ai
familiari delle vittime di assistere alla morte del condannato e
almeno 250 parenti hanno già chiesto di avvalersi di questo diritto
ma nessuna prigione americana ha spazio per tanti testimoni. Si sta
pensando, quindi, di allestire una trasmissione a circuito chiuso in
una sala conferenze. Di fronte a questa ipotesi le società
Liveontheweb.com e Entertainment network hanno fatto ricorso al
giudice, sostenendo che se c'è un collegamento via cavo deve
esserci anche Internet. Sul Messaggero.
Il recupero del Nasdaq
In prima pagina sul supplemento del Sole 24 Ore Finanza e
Mercati il recupero del Nasdaq. Il listino tecnologico ha guadagnato
il 2,5 per cento nonostante i nuovi allarmi sui risultati aziendali
pubblicati da Motorola. Volano i titoli di Amazon, Cisco e Sun. In
ribasso, invece, l'indice Dow Jones.
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