Bomba a Roma: comandata da un telefonino e rivendicata via mail 

Le prime pagine di tutti i giornali sono dedicate oggi al ritorno dell'allarme terrorismo nella capitale. Una sofisticata bomba è esplosa alle 4,39 di ieri mattina davanti alla porta dell'Istituto Affari Internazionali e del Consiglio per i rapporti Italia-Usa. L'innesco dell'ordigno, 600 grammi di tritolo, era un cellulare: è bastata una chiamata per farlo scoppiare. L'attentato è stato rivendicato dai Nuclei di iniziativa proletaria rivoluzionaria, con un lungo comunicato trasmesso via e-mail a tre redazioni. Come spiega Repubblica, il documento era allegato a un messaggio di posta elettronica con un mittente un po' anomalo: il numero di un telefonino, dal quale è praticamente impossibile risalire all'identità di chi lo ha inviato, mentre invece si può tentare di scoprire il computer utilizzato per spedirlo. Gli attentatori, come si legge sul Corriere della Sera, dichiarano di essere pronti a rilanciare il terrorismo, alleandosi con le nuove Brigate rosse, e con altre due sigle responsabili di attentati nell'ultimo anno. I terroristi analizzano la situazione di un "eventuale governo Berlusconi", ritenendo che vi saranno le condizioni per una ripresa della lotta armata. Il saluto finale ai brigatisti uccisi a Genova nel 1980 viene interpretato come una minaccia contro il prossimo vertice del G8: la Stampa, mentre sottolinea che l'esercito di Seattle ha già dichiarato guerra a Genova, si chiede se i nuovi terroristi sono da collegarsi anche ai "nuovi brodi di coltura" della sinistra alternativa, in cui si mescolano ambientalisti estremi ed eco-terroristi veri e propri, pellegrini di Seattle e manganellatori rossi di casa nostra.

Compromesso su Radio Vaticana 

Grande rilievo è dato oggi dalla stampa anche alla questione di Radio Vaticana. Il ministro dell'Ambiente Bordon, come riporta il Corriere della Sera, ha firmato l'ordinanza che stabilisce l'oscuramento del ripetitore dell'emittente pontificia, sospettato di provocare tumori nella popolazione di Cesano, vicino a Roma. Ma Radio Vaticana assicura: da lunedì si adeguerà alla legge italiana sulle onde elettromagnetiche, riducendo i tempi di trasmissione. Il presidente del Consiglio Giuliano Amato aveva richiamato Bordon alla cautela ed era stato deciso di concedere all'emittente pontificia altro tempo per ridurre le emissioni. Il premier ha avvertito: così si rischia una crisi diplomatica.

Siti senza vincoli 

Nessun vincolo, nessun obbligo di registrazione come testata giornalistica, nessuna censura, nessun intento di controllo su Internet. Palazzo Chigi tenta di spegnere l'incendio che è divampato in Rete dopo l'entrata in vigore, la settimana scorsa, della nuova legge sull'editoria. Dopo la rivolta di una larga fetta degli utenti che hanno o gestiscono siti Internet - è stata firmata una petizione online contro la nuova legge che raccoglie quasi 23mila adesioni - il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria Vannino Chiti è intervenuto con un messaggio, riportato da Repubblica, che vuole essere il più rassicurante possibile: "I siti Internet non hanno nessun obbligo di registrarsi come testata di informazione o di iscriversi al registro dei comunicatori. Devono farlo, ma le modalità sono ancora da decidere, solo se vogliono ricevere i contributi statali che la nuova legge estende anche ai prodotti multimediali".

Anche la soia Monsanto sotto sequestro 

La guerra degli ogm continua, alla vigilia delle semine di soia e mais. Ieri i Nas hanno messo sotto sequestro 88 tonnellate di soia proveniente dagli Usa nello stabilimento della Monsanto a Lodi, che la scorsa settimana era stato oggetto di un attentato incendiario e dove sono sigillate altre due partite di soia e mais per 4mila tonnellate in attesa del responso definitivo delle analisi. Ma non è solo la Monsanto nell'occhio del ciclone per le sementi "contaminate" del biotech: ieri è stata la volta di un altro gigante dell'agroalimentare, la Syngenta. E intanto, come si legge su Repubblica, alla presentazione del nuovo libro del microbiologo Giorgio Poli sulle biotecnologie, il ministro Veronesi ha elogiato le verdure ogm, che "ci proteggeranno dai tumori".

Nel grasso le cellule staminali 

Il grasso umano, secondo i ricercatori della University of California di Los Angeles, è una fabbrica di cellule staminali che possono trasformarsi in qualsiasi tipo di tessuto, aprendo la porta a nuove cure per una vasta gamma di mali. La scoperta, come riferisce oggi il Giornale, annunciata sulla rivista Tissue Engineering, è stata portata a compimento grazie a materiali considerati di scarto, il grasso ricavato dalle liposuzioni praticate all'addome e ai fianchi.

Industria dell'auto, la sfida dell'e-business 

L'industria automobilistica crescerà e si svilupperà grazie ai modelli dettati dall'economia della Rete. È quanto emerge da uno studio di AT Kearney, riportato oggi dal Sole24ore, che ha fatto il punto sull'impatto in questo settore di Internet, dell'e-business, dell'e-commerce. Nel 2005 gli scambi mondiali del settore dovrebbero ammontare a 660 miliardi di euro.

I sepolcri scavati dallo spazio 

Grazie all'uso dei satelliti e di altri strumenti tecnologici, un'équipe giapponesa ha portato alla luce una tomba egizia; a guidare i ricercatori sono state microtelecamere ad alta definizione ed apparecchiature in fibra ottica. Oggi sul Sole24ore.

Fedeli nella Rete 

Oggi il Messaggero indica alcuni libri dedicati al rapporto tra cattolicesimo ed Internet, che forniscono la mappa di siti ufficiali e meno ufficiali. Tra questi, Il web sia con voi di Igino Domanin e Stefano Porro (Mondadori) e Www Chiesa in Rete di Francesco Diani (Cei).

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