Radio Vaticana, scontro al governo
Il braccio di ferro sull'elettrosmog che ha visto contrapposti le
autorità italiane e Radio Vaticana dovrebbe risolversi nella
giornata di oggi, nel rispetto delle norme già fissate in materia
dal Parlamento. Come segnalano tutti i giornali di oggi tutte le
misurazioni effettuate dai tecnici dell'Enea e del Ministero delle
Comunicazioni hanno rilevato che le emissioni superano largamente i
limiti fissati dalla legge italiana del 1998. Mentre continua la
bufera di polemiche sulla nocività delle radiazioni
elettromagnetiche il ministro Umberto Veronesi tiene ferma la sua
posizione secondo la quale la semplice esposizione ai campi
elettromagnetici non riuscirebbe, da sola, a provocare l'insorgenza
di cellule tumorali. Stando agli esperimenti sugli animali, infatti
le onde elettromagnetiche non mostrano cancerogenicità. Le
associazioni ambientaliste si sono invece schierate con le proteste
dei cittadini di Cesano, il paese vicino Roma più vicino
all'istallazione delle antenne di Radio Vaticana. Ermete Realacci,
presidente di Legambiente, ha infatti puntualizzato che nonostante i
danni da inquinamento elettromagnetico siano largamente inferiori a
quelli provocati dall'inquinamento da benzene il problema non deve
essere comunque sotto stimato.
Telefonini e stato sociale. Ecco il boom della
Finlandia
Su Repubblica un intervista al premier filnlandese Paavo
Lipponen, giunto in Italia per discutere della politica europea con
Amato. Tra le dichiarazioni sulla politica interna del suo paese
Lipponen ha segnalato la volontà di costruire un boom economico
senza smantellare lo stato sociale. Accanto ad una struttura statale
ancora forte la Finlandia punta ad investire nella new economy senza
sottrarre ai cittadini le garanzie del servizio pubblico. E mentre
in Italia il privato erode i soldi del comparto pubblico in
Finlandia succede il contrario. I privati, appena possono, creano
fondazioni per aiutare la scuola pubblica. Per far uscire l'Ue dalla
sua debolezza nei confronti degli Stati uniti occorre secondo il
premier finlandese, dar vira ad un parlamento europea trsparente,
aperto agli organismi non governativi, che sia disposto ad un
allargamento verso l'Est. Ed è in questo modo che si potrà
raggiungere un equilibrio in cui l'Europa si faccia portavoce di un
nuovo corso, a metà tra le ragioni del mercato e le certezze dello
stato sociale.
1961. Gagarin alla conquista dello spazio
Compie in questi giorni quarant'anni il primo volo in orbita
intorno alla terra compiuto dall'astronauta russo Yurij Gagarin.
Come riporta la Stampa il 12 aprile del 1961 Gagarin, che
aveva allora 27 anni, salpò nei cieli a bordo della navicella
Vostok, portando il suo sguardo dove occhio umano non si era mai
posato. Subito dopo cominciò la discesa a precipizio, ad una
velocità di 8 chilometri al secondo. Trascorsi quasi 108 minuti
l'immagine di Gagarin si manifestò nuovamente sulla terra a
riportare, anche se non con pieno successo, l'avventura del volo. In
quegli anni la Russia e gli Stati uniti sono ai ferri corti e la
corsa nello spazio costituisce la variante propagandistica di un
conflitto prima politico-militare. Krusciov in persona andò ad
accogliere Gagarin all'arrivo in elicottero. Gagarin venne celebrato
come un eroe, diventò deputato del Soviet supremo e membro
autorevole del Comitato centrale fino al volo successivo che, nel
1968, vide la fine di questo giovane che rappresentava le speranze
di gloria e redenzione di un grande paese.
Nessun bavaglio per la Rete
La maggioranza del governo ha accolto le preoccupazioni del
popolo della Rete in merito all'estensione al Web della legge
sull'editoria. Giuseppe Giulietti, deputato dei Ds, ha affermato che
ci sarà presto un chiarimento definitivo per quanto riguarda
l'interpretazione della nuova legge ma si è detto ottimista sulle
norme che regolano l'attività editoriale in Rete. Per la prima
volte, infatti, anche i siti Internet potranno ottenere i benefici
fiscali di cui godono le testate giornalistiche tradizionali,
purchè siano registrati in Tribunale ed abbiano un direttore
responsabile, intanto Piero de Andreis, il direttore di un sito
Internet che svolge attività giornalistiche, ritiene positiva
l'attenzione accordata alla questione da parte del governo anche se
-come riporta la Stampa- continua a lamentare una contrarietà di
fondo per quanto riguarda i presupposti su cui si basa la legge
sull'editoria.
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