Stop ai politici in Rai

Tredici trasmissioni della Rai non potranno avere come ospiti esponenti di partiti politici. Si tratta dei programmi televisivi "Porta a porta" e "Il fatto" di RaiUno, "Il raggio verde" e "Sciuscià" di RaiDue , "Telecamere", "Okkupati", "Mi manda RaiTre" ed "Elmo di Scipio" di RaiTre, "La storia siamo noi" e "MediaMente" di Rai Educational e di quelli radiofonici "3131 Chat" di RadioDue e "Prima pagina" e "RadioTre mondo" di RadioTre. La decisione, presa in seguito al caso "Satyricon", è stata sollecitata dai presidenti delle Camere Violante e Mancino che hanno invitato il consiglio di amministrazione della Rai a una sospensione della politica in tv per alcuni giorni, fino a quando, cioè, la commissione di Vigilanza, il cui ufficio di presidenza si riunisce oggi, non avrà varato il regolamento sulla par condicio. La notizia è in prima pagina su tutti i quotidiani accompagnata da commenti di vario tenore, da "Ultimo assalto alla tv di Stato" di Repubblica a "Consigli per un pubblico servizio" del Giornale, da "Schermo nero" della Stampa a "Lo scontro resta aperto ma lo sbocco è obbligato" del Corriere della Sera.

Dagli al popolo di Seattle

Ancora sotto i riflettori, dopo gli scontri di Napoli in occasione del Global forum, il cosiddetto "popolo di Seattle", il movimento dei contestatori della globalizzazione. In prima pagina su Libero Alberto Mingardi li definisce "schiavi dell'invidia e codardi, come i loro padri" e accusa la sinistra di appoggiarli. "I guerriglieri verdi si sono guadagnati il plauso - dichiarato e incondizionato - di quella stessa sinistra che li aveva sconfessati in occasione del G8 di Trieste, del vertice Ocse a Bologna, del meeting milanese della Trilaterale… I manifestanti sono stati difesi non solo dall'immancabile Grazia Francescato ma anche da un diessino paludato come Pietro Folena… I rivoluzionari producono delle 'fratture' nella società, questi contestatori da operetta si sono fatti difendere dai loro genitori… cercano soltanto di ripetere le gesta di chi li ha preceduti, diventando così sessantottini in servizio permanente". "I nuovi paladini della sinistra" - conclude - "non sono che dei codardi, terrorizzati dal cambiamento, dalle opportunità, dalle libertà che il mondo (globalizzato) ci offre. Sono come i loro padri, schiavi di quell'invidia che in mancanza d'altro è l'unico collante del popolo dell'Ulivo".
Per il Foglio "i contestatori della globalizzazione hanno manifestato a Napoli con obiettivi assai ambigui e forme di lotta in cui si mescolavano iniziative folcloristiche e atti di violenza" e le risposte politiche alle agitazioni sono state "confuse": "dalla sinistra di governo viene… una sventagliata di posizioni, da quella di Pietro Folena che parla di 'eccessi delle forze dell'ordine'… a quella di Franco Bassanini che dice: 'il questore di Napoli aveva soprattutto il dovere di far finire il Global forum' ".

Regole più restrittive per gli indirizzi web

In prima pagina sul Sole 24 Ore l'accordo tra la Registration authority italiana, che fa capo al Cnr di Pisa, e Infocamere sulla registrazione dei nomi di dominio. L'intesa prevede che i dati di chi richiede un dominio aziendale ".it" vengano confrontati con quelli contenuti nel Registro delle imprese: se non corrispondono l'Autorità respinge la domanda di assegnazione. Le nuove regole dovrebbero impedire le speculazioni di chi registra un indirizzo con un nome altrui per poi rivenderne i diritti all'azienda titolare.

Bilancio della Festa di Internet di Firenze

La Stampa offre un resoconto della Festa di Internet tenutasi a Firenze dal 15 al 18 marzo. Nel capoluogo toscano si è dato appuntamento il popolo della rete più alternativo: operatori del no profit, musicisti e discografici indipendenti, ciber artisti. La fiera si è svolta all'insegna della ricerca di un punto di incontro tra nuove tecnologie, mercato e istanze sociali. La manifestazione si è rivelata, inoltre, un interessante spazio per la promozione di nuove idee, in particolare grazie all'iniziativa "L'officina dei sogni" che ha premiato i progetti web di tre giovani.

Boom del commercio elettronico nel 2002

Il Giornale, nella rubrica Er@ digitale, riferisce i dati del rapporto sulla convergenza realizzato dall'Anfov, l'Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione sulle prospettive della new economy e del commercio elettronico. Dal 2002 la crescita di questo mercato dovrebbe avere un'accelerazione ed entro il 2004 il giro d'affari dovrebbe raggiungere i 33mila miliardi nel settore business to consumer e i 93mila in quello business to business.

Il web al servizio dei servizi pubblici

Nella rubrica Oggi in rete del Corriere della Sera le novità tecnologiche destinate alle amministrazioni locali presentate al Global forum di Napoli. Da maggio a Venezia verrà distribuita una carta elettronica che sostituirà la tessera dei trasporti. Comuni, Province e Regioni, in concorso con Omnitel, potranno presto inviare messaggi sui cellulari dei cittadini per sollecitare alcune scadenze. Telecom darà in affitto le sue tecnologie per gli enti amministrativi che intendono realizzare portali di servizio per i cittadini. Enel.it inaugurerà tra breve un portale sanitario.

L’arte perduta nell’era di Internet

Due protagonisti delle avanguardie del Novecento, il pittore neodadaista Enrico Baj e l’urbanista teorico della velocità Paul Virilio, discutono la mondializzazione del gusto e indicano come via d’uscita la riscoperta del corpo. Virilio sostiene che ormai esiste “l’immagine otticamente corretta” e che “la critica è rifiutata”. Sul Corriere della Sera nella pagina della cultura.