Vertice Onu sull'e-governement a Napoli
Il G7 tenuto a Napoli otto anni fa è ormai solo un ricordo.
All'aria di festa di quei giorni si è infatti sostituita un
atmosfera di inquietudine che prelude alla tensione dei prossimi
giorni. Il Terzo global forum, la kermesse internazionale promossa
dall'Onu e dal governo italiano sui temi dell'e-government come
strumento di democrazia e sviluppo, cambierà la vita della città
per una intera settimana. Ma, come fa notare il Corriere della
Sera, questo cambiamento sarà determinato soprattutto
dall'avvento del 'popolo di Seattle', che darà vita ad un vero e
proprio contro vertice, non solo nella pizze di Napoli ma anche
nelle arterie telematiche della Rete. Alto il timore di incidenti e
sommosse. Da domani ben undici strade verranno blindate ed il centro
cittadino si trasformerà in una zona rossa quasi inaccessibile. È
previsto inoltre un corteo di 'Forza nuova', composto da esponenti
di estrema destra, che ha dichiarato di voler manifestare contro i
centri sociali nelle stesse ore in cui scenderanno in campo le
migliaia di persone che contestano la globalizzazione.
Comuni del nord a portata di mouse
Il ministro della funzione pubblica Franco Bassanini potrebbe
aprire con questa frase ad effetto la sua relazione al terzo Global
forum mondiale che si terrà a Napoli questa settimana e che vedrà
coinvolte oltre duecento delegazioni straniere che si confronteranno
con l'Italia sui temi dell'e-government. Almeno questa volta, come
puntualizza il Sole 24 Ore, l'Italia avrà qualcosa da
raccontare agli altri Paesi. Il giorno dell'inaugurazione, infatti,
sarà distribuita una ricerca condotta su 377 progetti che evidenzia
come i comuni italiani si pongano all'avanguardia dell'e-government,
soprattutto al nord Italia. La ricerca mette inoltre in evidenza
come le amministrazioni locali abbiano rivolto i loro sforzi
principali soprattutto alla messa a punto di portali che
garantiscano una efficiente erogazione di servizi pubblici.
Antenne di radio Vaticana dannose per la
salute
Il rischio di leucemie nei bambini che vivono nei pressi delle
antenne di Radio Vaticana è sei volte superiore allo standard
romano, che fa abbassare il rischio man mano che ci sia allontana
dagli impianti. Questi i risultati emersi dall'indagine condotta
dalla Agenzia di sanità pubblica del Lazio che ha studiato la
mortalità per leucemia negli agglomerati urbani più vicini alle
antenne della radio romana. Intanto, come riporta Repubblica,
i legali della radio hanno già fatto sapere che non si
presenteranno al processo che vede l'emittente cattolica accusata di
inquinamento elettromagnetico dal procuratore Gianfranco Amendola.
Sul versante politico e legislativo la posizione rimane tuttavia
controversa perché se da un lato il ministro dell'ambiente Bordon
ha formalmente confermato l'impegno a contrastare la posizione della
Chiesa, dall'altra il ministero degli Esteri riconosce il principio
di extraterritorialità della Chiesa Cattolica. A maggior ragione
'gli affari interni della Santa Sede, non essendo una attività
materiale, non possono recare danni esterni ai cittadini'. Questa la
difesa degli ecclesiastici.
La dolce vita dei licenziati del Web
A San Francisco il popolo di lavoratori nella new economy che
oggi va ad ingrossare le fila dei disoccupati di nuova generazione
vive all'insegna di una vita fatta di incontri e momenti di
mondanità in cui, fra un drink e l'altro, offrire il proprio
curriculum al migliore offerente. Come racconta il Corriere della
sera in un articolo che ricorda uno stralcio dei primi romanzi
di Bret Easton Ellis, il popolo dei licenziati della new economy
reagisce organizzando party ed eventi sociali che mirino a
ricomporrre, sotto lo sguardo severo del Nasdaq, un mondo fatto di
relazioni sociali prima perdute nelle maglie dei lavori in Rete. Gli
intervistati, tutti tra i 28 ed i 35 anni, raccontano infatti della
sensazione di segregazione e solitudine che hanno vissuto durante il
periodo di lavoro nei settori legati ad Internet e alla new economy.
Tutti hanno però imparato una lezione importante: Internet non è
la chiave che apre tutte le porte.
Trenta milioni di sms al giorno
Nel mondo, secondo una indagine condotta dalla Gartner group,
vengono mandati 15 miliardi di messaggi al mese. Secondo Vodafone,
invece, i clienti che su base mondiale utilizzano il servizio di
messaggeria telefonica sono ben trentasette milioni. Sul Sole 24
Ore è possibile trovare un confronto puntuale dei costi reali
degli sms per ognuna delle compagnie telefoniche italiane e capire
qual è la tariffa che conviene di più per ognuna delle compagnie
citate.
Info 12: oscure regole e grossa spesa
Il servizio '12' di Telecom Italia ha nuovamente cambiato
struttura. Torna l'operatore vocale a cui spiegare la propria
richiesta e poter chiedere fino a cinque informazioni per
telefonata. Come rileva il Sole 24 Ore dal 28 febbraio
infatti l'utente si trova di fronte a due possibilità: rivolgersi
al sistema automatico oppure richiedere espressamente l'aiuto di un
operatore ma, a differenza del passato, il costo del servizio
diventa di 20 lire al secondo calcolato secondo la durata della
conversazione, più 240 lire di scatto alla risposta (Iva inclusa).
L'utilizzo della voce guida costa invece solo 400 lire a condizione
che la richiesta vada a buon fine. Lo scoglio resta però il fatto
che la voce registrata effettua la ricerca in base ad una sola
variabile ed è dunque difficile che riesca a reperire il numero
richiesto. Il più delle volte, inoltre, la voce non capisce i dati
che l'utente trasmette vocalmente, contribuendo così a
congestionare il servizio e a rendere sostanzialmente
inutilizzabile. Per completare il quadro solo qualche giorno fa Repubblica
denunciava la scarsa informazione di cui si era avvalsa la Telecom
per inoltrare il cambiamento tariffario del servizio e la completa
inaffidabilità della compagnia telefonica in merito alle tariffe di
altri servizi simili.
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