Spunta il sito "Erika ti amo"
Spuntano come funghi i siti Internet dedicati ad Erika, l'omicida
della strage di Novi Ligure. Il più visitato, secondo quanto
riporta il Messaggero, si chiama " Erika ti amo" ed
esprime tutto il sostegno da parte dei fan per la giovane omicida.
Il sito ospita anche un forum di discussione che in cinque giorni ha
raccolto svariate opinioni sul tema dell'omicidio dei genitori. Don
Fortunato di Noto, il coordinatore del Telefono Arcobaleno, afferma
che "è paradossale amare coloro che fanno del male, ma è
possibile".
Telekon. Vertice a Belgrado
Roberto Colaninno, il presidente di Telecom Italia, è arrivato
ieri a Belgrado per far luce sul caso 'Telecom' della serbia e
incontrare Zoran Djindjic, il primo ministro del nuovo corso post
Milosevic. L'incontro, secondo quanto riportato da Repubblica,
dovrebbe riguardare unicamente i rapporti industriali e commerciali
col governo di Belgrado, in qualità di azionista dell'azienda
telefonica. Dall'agenda del colloquio sarebbe esclusa la vicenda
delle tangenti che ha fatto scoppiare il caso 'Telecom' e che
attualmente costituisce l'oggetto delle indagini della magistratura
di Torino. Con molta probabilità Colaninno ribadirà la volontà,
da parte di Telecom Italia, di non mollare il mercato di Belgrado,
per non avvantaggiare la concorrenza.
Seat-Tmc: l'offensiva di Cecchi Gori
Vittorio Cecchi Gori ha dato il via ad una vera e propria offensiva
legale allo scopo di invalidare gli effetti dell'accordo con Telecom-Seat
per la cessione di Telemontecarlo. Con un ricorso al Consiglio di
Stato Cecchi Gori ha richiesto l'annullamento dell'ordinanza del
Tar del Lazio che dà ragione a Telecom. L'obiettivo è
quello di riappropriarsi della gestione di Telemontecarlo chiudendo
le porte alle trattative in corso. In particolare, Cecchi Gori ha
notificato un ricorso d'urgenza al Tribunale civile per far dichiarare
illegittimi gli organi amministrativi di Tmc. Mentre Cecchi Gori
considera nullo l'accordo con la Telecom per il fatto che le autorizzazioni
dell'Autority non sono arrivate in tempo, la Telecom continua a
considerare l'accordo valido ed eseguibile. Il Tar -come ricorda
il Corriere della sera- ha inoltre accolto il suo ricorso
contro la decisione dell'Autority, ragion per cui la questione rimane
giuridicamente tutta da definire
Videogiochi vietati ai ragazzini
La questura di Torino ha vietato l'uso dei videogiochi ai minori
di quindici anni stabilendo inoltre che i premi messi in palio dai
gestori non possano consistere in buoni di consumazione. Il provvedimento
si adegua alla circolare ministeriale del 15 febbraio che sollecitava
i questori a far rispettare le nuove regole in materia di giochi,
fissate dalla legge 338 del 2000. La Legge indica delle prescrizioni
circa le modalità d'uso dei giochi consentiti con un particolare
riguardo alla tutela dei minori. Secondo la legge i gestori che
contravvengono alle nuove prescrizioni saranno puniti con un ammenda
che varia da un milione a dieci milioni di lire. Come segnala il
Corriere della sera, tra i giochi vietati figurano il poker,
il macao, il football star, la roulette, il polo, i dadi e la morra.
Basterà un sms per cambiare gestore
L'Autorità della telecomunicazioni discute da oggi il provvedimento
che garantisce una piena concorrenza al settore dei telefonini semplificando
la vita degli italiani. Secondo il provvedimento sarà infatti
possibile cambiare società telefonica conservando il numero
di cellulare e lo stesso prefisso, secondo il modello in vigore
ad Hong Kong. Il modello britannico, dove invece sono necessari
ventotto giorni per passare da una società all'altra, ha
scoraggiato gli abbonati inglesi che raramente lasciano i loro vecchi
gestori. Nel testo per il provvedimento si contempla inoltre una
modalità nuova che faciliti il passaggio da un gestore all'altro,
come quella degli sms. La trasportabilità del numero entrerà
in vigore a partire dal luglio del 200.
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