Cellulari senza zero: falsa partenza
Falsa partenza per l'eliminazione dello zero davanti al prefisso dei
cellulari: la notizia si legge sulla prima pagina del Corriere
della Sera. In una buona parte della Penisola, nelle chiamate
tra apparecchi mobili, digitare lo zero è risultato ancora
necessario. Ma questa volta non è stata colpa degli italiani:
per loro quella cifra poteva andarsene subito in pensione. A partire
da ieri, come stabilito dall'Autorità per le Comunicazioni
nel luglio scorso. Senza aspettare il primo luglio prossimo, quando
il prefisso dei cellulari diventerà di tre numeri e il 3 sarà
la prima cifra obbligatoria. Ma qualcosa non ha funzionato. I problemi
li hanno avuti i clienti Tim, tutto regolare invece per Omnitel, Wind
e Blu. L'operazione riusciva anche chiamando dai telefoni fissi. Il
sistema andrà a regime tra un po' di tempo, presumibilmente
entro la fine di giugno.
Infostrada: Enel vuole uno sconto
Enel e Infostrada stanno valutando insieme gli effetti della sentenza
Antitrust sull'operazione Wind-Infostrada. Il gruppo italiano, sulla
base dei maggiori costi che dovrebbe sopportare cedendo 5500 megawatt
di capacità di generazione, chiede di ridiscutere il prezzo
di Infostrada, 11 miliardi di euro, giudicato elevato dagli operatori
del settore già al momento della firma del contratto (ottobre
2000). Vodafone è disposta a trattare, anche perché
in questo momento non sarebbe facile trovare alternative sul mercato.
Solo in un secondo tempo, dopo aver rinegoziato i termini dell'acquisizione,
l'Enel lancerà l'offensiva al Tar contro la sentenza dell'Antitrust,
giudicata peraltro iniqua. Alla questione dà ampia rilevanza
oggi Il Sole 24 ore.
L'editoria elettronica cresce
Quotidiani telematici rappresentati da una sottile lamina di plastica
che compone ogni mattina, con un inchiostro elettronico, le pagine
trasmesse via Internet. Manuali di istruzione di elettrodomestici,
software e hardware scaricati attraverso la Rete, senza inutile
dispendio di carta, né sconforto nel maneggiare un volume
tradotto nelle principali lingue del pianeta. Zainetti dei bambini
leggeri come piume, con dentro solo un lettore e-book che contiene
in formato elettronico i libri di testo. Sono tre scenari, dei quali
parla oggi l'inserto dedicato alla New Economy del Sole 24 ore,
sui quali sta lavorando l'industria hi-tech, con l'intento di modificare
in modo sostanziale il settore dell'editoria e la vita dei cittadini
e delle imprese. Il lancio del lettore e-book italiano targato Ipm,
la campagna e-book scatenata da Mondadori, gli annunci sul fronte
software della Microsoft dimostrano che l'industria ha deciso di
raccogliere la sfida dell'editoria digitale in Italia. Mentre anche
negli Stati Uniti, secondo un recente studio della società
di analisi Forrester Research, la rivoluzione elettronica editoriale
sta procedendo a piccoli passi.
Un computer che parla e ragiona
Riesce a parlare come un bambino di 15 mesi, è in grado
di apprendere il nostro linguaggio, e ha già ingannato alcuni
scienziati. Non si tratta di una creatura venuta da altri mondi,
ma di uno straordinario programma per computer che potrebbe rivoluzionare
il nostro modo di interagire con le macchine. Hal, che porta lo
stesso nome dell'inquietante robot protagonista del film 2001: Odissea
nello spazio, è un software ideato da un gruppo di ingegneri
informatici dell'Artificial Intelligence Enterprise di Tel Aviv,
in Israele, del quale si parla oggi su Libero.
L'Italia alla conquista della Rete
L'hanno chiamato e-Italia e si riferisce al grado di sviluppo
e di diffusione delle tecnologie informatiche. È il titolo
del rapporto presentato dal Forum per la "Società dell'informazione",
una struttura nata nel giugno del '99 per studiare e stimolare l'innovazione,
dai settori di punta a quelli più tradizionali. Come si legge
oggi sul Manifesto, lo studio si concentra soprattutto sulla
pubblica amministrazione, sui processi di informatizzazione e sul
grado di svecchiamento della macchina burocratica, ma nello stesso
tempo è il tentativo di rilanciare un'idea e perfino un metodo.
Il Viminale in diretta su Internet
Cittadinitalia.it è il "portale della sicurezza",
come lo ha definito il ministro Bianco. Cioè la casa su Internet
del Ministero dell'Interno che offre di tutto, come scrive oggi
la Repubblica, sulla sicurezza, il racket, la lotta alla
droga.
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