Il muro del popolo di Seattle 

Tra San Ysidro (Stati Uniti) e Tjuana (Messico), la frontiera è custodita quasi come lo era il muro di Berlino. La cortina di ferro cerca di contenere la pressione migratoria: cento milioni di messicani hanno un reddito pro capite (3750 dollari l'anno) che è poco più di un decimo di quello americano. E ogni anno, nonostante la cortina di ferro e il deserto, 150.000 clandestini riescono a passare. Il "Global Exchange", un movimento di lotta contro i danni della globalizzazione, per far toccare con mano povertà e sottosviluppo, organizza viaggi di studio che ogni anno attirano centinaia di giovani americani. Come racconta Repubblica, si tratta di quattro giorni di esplorazione con un programma massacrante e rigorosamente obiettivo: interviste ai poliziotti Usa e alle autorità messicane, pernottamento nelle baraccopoli del sottoproletariato e intervista ai manager delle multinazionali che aprono fabbriche a sud del confine. E la sera arriva il momento del dibattito: si parla di Wto, di protezione dell'ambiente e delle comunità locali.

Editoria: fondi per progetti multimediali 

La riforma dell'Editoria è legge e regola anche il web. Non più solo quotidiani e periodici: da adesso il "prodotto editoriale" comprende anche il libro, il multimediale e Internet. Esclusi dischi e cinema. Sono 184,3 miliardi in tre anni i soldi stanziati per la riforma. Soddisfatti editori e giornalisti. Per la Fieg, come riporta oggi La Stampa, la nuova legge "sarà uno strumento di grande sviluppo".

Napster propone un abbonamento mensile 

Napster ha offerto un accordo di un miliardo di dollari per risolvere la vertenza giudiziaria contro l'industria discografica. La proposta di Napster è un modo per evitare, in extremis, che il sito venga chiuso dai magistrati. Il compromesso, presentato dall'amministratore delegato di Napster, Hank Barry, si basa su due punti: innanzitutto un rimborso di un miliardo di dollari in cinque anni, di cui 150 milioni all'anno per i cinque gruppi più grandi e altri 50 milioni per i marchi indipendenti; e poi l'introduzione di un abbonamento che costringerà a pagare, per il servizio che ora viene dato gratis, una cifra variabile tra i 3 centesimi e i 10 dollari al mese. Ma, come si legge oggi su Repubblica, la reazione dell'industria discografica non è stata per niente entusiasta: un miliardo di dollari non è sufficiente a colmare il danno e il piano presentato da Napster presenta molte lacune.

Presentato il telefonino tuttofare 

Il telefonino in passerella al Palais de Festival di Cannes punta a diventare un oggetto indispensabile, che va ben oltre la pura comunicazione vocale: al mattino è una sveglia, durante la pausa caffè si trasforma in un Trivial Pursuit o un Tamagochi, al pomeriggio vi aggiorna sull'andamento della borsa e vi permette di prenotare il posto al cinema e in pizzeria. I nuovi modelli Ericcson, Nokia e Motorola saranno tra poco in vendita. Oggi su Repubblica.

Goodbye: cerimonia degli addii in Rete 

Goodbye  è un magazine interattivo che propone necrologi di personaggi più o meno famosi. Il "Who's Who" online dei defunti celebri è stato creato due anni fa da un allora trentaseienne addetto ai servizi tecnici di Wall Street, Steve Miller. L'idea vincente di Miller, come scrive oggi il Corriere della Sera, è stata quella di saccheggiare la cronaca dei quotidiani a caccia di cadaveri eccellenti, prendere gli epitaffi dei più ricchi o dei più famosi, sbatterli nel regno dell'interattività e rinnovarli con un tocco di umorismo.

Turbointernet alla meta 

Telecom Italia ha presentato l'offerta flat per i servizi a banda larga destinati ai concorrenti, che si aggira intorno ai 4 milioni e 100milalire l'anno. Come riporta il Sole24ore, l'Autorità per le Comunicazioni stabilirà oggi a quali condizioni Telecom dovrà mettere a disposizione dei concorrenti strutture e tecnologie che permettono la navigazione in Internet ad alta velocità.

Arredondo: "Punto sulla tv" 

Fabiola Arredondo, che ha annunciato le sue dimissioni da Yahoo! giovedì scorso, in un'intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato che se ne va per mettersi in proprio e creare una nuova società di media tradizionale, con televisione, musica e Internet.

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