Più tecnologia nella nuova scuola

Il ministro della pubblica istruzione Tullio de Mauro ha presentato ieri i contenuti dei programmi dei nuovi cicli scolastici. Tutti i quotidiani danno oggi rilievo alla notizia e il Messaggero in prima pagina insiste sul fatto che verrà riservato maggiore spazio all'uso del computer e alla conoscenza delle nuove tecnologie della comunicazione. Al bando nozionismo, voti e bocciature: nella scuola di domani, sostiene il ministro, "non una bambina o un bambino deve essere cacciato perché non piace a qualcuno il suo ritmo di apprendimento o i studio". La riforma dei cicli, la più importante dal dopoguerra ad oggi, entrerà in vigore dal prossimo settembre ma non mancano le polemiche. Silvio Berlusconi ha già dichiarato che in caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni, questa riforma sarà subito abolita. Se invece si proseguirà nella direzione indicata da De Mauro, dal prossimo autunno nelle aule cadrà la supremazia delle discipline umanistiche, alla pari ci saranno le scienze e la matematica. Due lingue straniere da studiare a fondo, molta informatica, scienze sociali e intensa attività di laboratorio. E più autonomia alle scuole. Da Roma infatti arriveranno gli obiettivi comuni, gli standard nazionali, ma poi ogni istituto sarà libero di costruire programmi propri, adattandosi ai bisogni dei singoli e tenendo conto del contesto sociale e culturale.

Anche Internet nella riforma dell'Editoria

 La Camera ha approvato la nuova legge sull'editoria, che passa ora al Senato. A vent'anni dalla legge 416 del 1981, riferisce il Sole 24 Ore, è in arrivo una nuova regolamentazione che include tra i prodotti editoriali anche quelli diffusi per via elettronica (siti Internet e cd-rom) estendendo loro una serie di sostegni economici. Due meccanismi: il credito agevolato e il credito d'imposta. La nuova legge collega gli aiuti pubblici agli investimenti "premiando le imprese più votate all'innovazione" ha dichiarato Giuseppe Giulietti, DS, relatore del provvedimento.

Tutti smemorati nel villaggio globale

Se facciamo troppo uso di computer, palmari, e altri ausili informatici, le nostre facoltà mentali si impigriscono e la memoria perde tono e svanisce. Lo rivelano i risultati di una ricerca giapponese, riportata oggi da Repubblica. Lo studio è stato condotto dalla scuola di medicina dell'Università di Hokkaido, in Giappone, su un campione di 150 giovani, e ha dimostrato che più del 10 per cento soffre di gravi perdite di memoria a causa del crescente uso di tecnologie informatiche. "Si tratta di un tipo di disfunzione cerebrale, ha dichiarato uno dei responsabili della ricerca, che fa perdere la capacità di ricordare cose nuove, di rievocare dati vecchi e di distinguere tra informazioni importanti e non".

Luce dal silicio

Due scienziati italiani sono riusciti a ricavare un potente laser dal silicio. Una scoperta destinata a cambiare il mondo, afferma il Giornale, che dedica all'avvenimento l'intera pagina della sua rubrica "Scienze". Dimostrare che il silicio, un comunissimo elemento della sabbia che costituisce il 95 per cento della componentistica elettronica, è in grado di amplificare la luce, significa che i componenti elettronici non comunicheranno più tra loro con impulsi elettrici ma tramite precisi ed invisibili raggi di luce. In pratica, ad esempio, il computer in futuro potrebbe essere realizzato su un unico supporto sottile quanto una carta di credito e i telefonini cellulari saranno ancora più piccoli e funzionali e potranno essere utilizzati per la trasmissione satellitare. A firmare l'eccezionale avvenimento scientifico, due giovani professori di fisica: Lorenzo Pavesi dell'Università di Trento e Francesco Priolo dell'Università di Catania, entrambi trentanovenni. Dopo i consensi raccolti sulla stampa internazionale, i due stanno contrattando per nuovi finanziamenti per continuare il loro lavoro.

Compleanno nero per il Nasdaq

L'8 febbraio del 1971 iniziavano ufficialmente le contrattazioni sul Nasdaq. L'anniversario è ricordato oggi dalla Repubblica. Il mercato borsistico della New Economy per circa vent'anni è stato il fratello minore del Nyse e raccoglieva le piccole imprese hi-tech che avevano bisogno di quotarsi ma non erano ancora abbastanza ricche. Il successo del Nasdaq è stato decretato negli anni novanta dall'espansione dell'economia americana e e dalle imprese diventate protagoniste, come la Microsoft di Bill Gates. Oggi sono 5mila i titoli quotati al listino ma nel 2000 l'indice ha registrato un alo del 39 per cento. Anche ieri contrattazioni negative: i deludenti risultati di Cisco e Orange hanno fatto perdere al Nasdaq oltre il due per cento trascinando al ribasso anche le borse europee.

Telecom-Tmc, l'Authority conferma il "no"

L'Authority per le comunicazioni si appresta a ribadire il diviato all'acquisto di Telemontecarlo da parte del gruppo Telecom Italia. Entro il 21 febbraio il no verrà confermato con una decisione, ma l'Autorità non farà ricorso al Consiglio di Stato contro la sospensiva della precedente delibera decretata dal Tar. Intanto Cecchi Gori insiste per rivedere i termini dell'intesa e Rete A chiede la rimozione immediata degli uomini Seat dal consiglio d'amministrazione della società presieduta dal senatore fiorentino. Sulla Stampa.

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