Seat-Tmc: l'Authority dice no 

L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha detto no all'acquisto di Telemontecarlo da parte di Seat. La decisione è stata presa a maggioranza: un solo commissario a favore, un'astensione e sei voti contrari, tra i quali quello del presidente Enzo Cheli. L'Authority si è così espressa sulla base della legge 249 del '97 che vieta alle società di telecomunicazioni di operare nel settore televisivo. L'acquisto di Tmc è riconducibile a Telecom che controlla Seat. La compagnia telefonica si è appellata al fatto che la normativa nazionale è ormai in contrasto con quella europea, favorevole a forti liberalizzazioni ma l'Autorità ha ribadito che la 249 è ancora in vigore. La bocciatura dell'operazione, che avrebbe fatto nascere il terzo polo televisivo, ha provocato sconcerto in Borsa, dopo alcuni giorni di forte rialzo delle azioni del gruppo Telecom, ed è stata accolta dalle varie parti politiche con reazioni discordanti. Esulta il Polo mentre l'Ulivo ritiene che la legge sia stata interpretata in modo restrittivo e giudica grave la decisione. Telecom dichiara di voler presentare ricorso al Tar. 
Massimo Riva scrive sulla Repubblica: "è un fatto che nell'agosto scorso quando fu annunciato l'accordo tra Seat e Tmc, la Telecom risultava essere a tutti gli effetti titolare di una concessione per la telefonia. Ma è altrettanto un fatto che, successivamente, la legislazione nazionale dovette adeguarsi a una precisa e superiore direttiva europea, che obbligava a trasformare le vecchie concessioni ministeriali in più semplici e libere licenze. E così Telecom dal dicembre scorso si trova a non essere più concessionaria ma titolare di una licenza che - in base all'ordinamento - non le dovrebbe precludere di spaziare in altri settori". 
Critico anche il commento del Corriere della Sera: "Se c'era qualche dubbio, la decisione dell'Authority presieduta da Enzo Cheli l'ha fugato. L'Italia non ha una legislazione per il multimediale al passo dei tempi… Tecnicamente è difficile dar torto al presidente Cheli, con le leggi vigenti non è possibile dare semaforo verde all'operazione Seat-Tmc. Ma deve essere chiaro che non si può pensare di continuare a fermare il vento - la convergenza delle tecnologie - con le mani". 
Dello stesso avviso anche Ugo Bertone che firma l'editoriale della Stampa: "L'Antitrust americano, meno di una settimana fa, ha dato via libera al gigante Aol-Time Warner… Poche settimane prima Mario Monti… aveva pronunciato il sospirato sì alla nascita di Vivendi-Universal… Intanto il solito Rupert Murdoch continua il suo shopping planetario, dalla Cina a Detroit… Ovunque, insomma, si fa un gran parlare di convergenza tra le tecnologie, di intese planetarie, di economie di scala e di scambi di contenuti. Ovunque, salvo che nella Penisola delle sorprese… Inevitabile, in un quadro del genere, prevedere per i nostri media un futuro da nani in un torneo di giganti".

Black-out nella Silicon Valley 

In prima pagina sul Corriere e sul Sole 24 Ore e nelle pagine interne su quasi tutti i quotidiani il blackout della Silicon Valley che ha lasciato al buio imprese come Apple, Yahoo, Cisco, Sun e Hp e costretto a una pausa dal lavoro i manager della new economy. Gran parte della California è rimasta senza corrente un'ora: le autorità, infatti, hanno disposto una serie di oscuramenti programmati a scacchiera per risparmiare elettricità. L'intervento dello Stato si è reso necessario in seguito a settimane di emergenza energetica e dimostra il fallimento della politica di deregulation nella gestione dell'energia elettrica varata cinque anni fa. La carenza cronica di produzione di energia ha determinato il rialzo dei prezzi all'ingrosso delle materie prime e le società di distribuzione, Sce e Pacific Gas, sono finite in bancarotta non potendo scaricare i rincari sui consumatori perché le tariffe sono fissate da un organo statale.

La morale ai tempi del Nasdaq 

Quasi vent'anni dopo "Wall Street", che valse l'Oscar a Michael Douglas per l'interpretazione di un satanico guru della finanza, arriva sugli schermi "Boiler room" che illustra l'etica dominante ai tempi del Nasdaq e della new economy. Il film è ambientato in un locale detto "la caldaia", dove lavora un gruppo di giovani specializzati nella vendita telefonica che ha un solo obiettivo: un milione di dollari in tre anni. "Nessuno si chiede: che cosa stiamo vendendo? O preferisce non farlo. Perché, in casi estremi, può accadere che la 'qualcosa-tech' non esista neppure. L'illusione è tutto". In prima pagina sulla Repubblica.

Passa la legge sul bracciale elettronico 

In prima pagina sul Giornale e nelle pagine interne su tutti i quotidiani il via libera del Senato all'introduzione del bracciale elettronico per controllare i detenuti agli arresti domiciliari. Il ministro dell'Interno Enzo Bianco assicura che il dispositivo comincerà ad essere usato già dal mese di febbraio. Il bracciale invia un segnale (da sei a dieci volte al minuto) a un apparecchio ricevente situato nella casa del condannato e da qui ai sistemi informatici delle forze dell'ordine. Il raggio d'azione è di cento metri: se il detenuto si allontana l'invio del segnale cessa. La strumentazione sarà noleggiata dal dipartimento di Pubblica sicurezza per un costo di 20-30 mila lire al giorno.

New economy, anche gli sceicchi vogliono la loro fetta 

Sui titoli della new economy splende un tiepido sole, dopo il recupero dell'euro risale il dollaro, il prezzo del petrolio (e quindi della benzina) torna ad aumentare. L'Opec, l'organizzazione dei paesi produttori di greggio, ha infatti deciso un taglio della produzione del 5 per cento, con la motivazione che ultimamente l'offerta ha superato la domanda. Enrico Cisnetto scrive in prima pagina sul Messaggero che Stati Uniti ed Europa "hanno creduto di poter lucrare senza limiti di tempo sulla debolezza politica e sulle divisioni dei paesi dell'Opec, non comprendendo che gli undici grandi del petrolio non potevano rimanere tagliati fuori dal processo di redistribuzione mondiale della ricchezza che il boom delle Borse e la new economy avevano innescato".

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