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La forma del cyberspazio

di Michele Alberico

Il modo in cui normalmente vediamo Internet è decisamente asettico. Anche se la rete non è il Web, la nostra immagine della Rete è inevitabilmente legata al Web. E così eccoci davanti ad uno schermo con un navigatore che costantemente traduce tutte le informazioni che arrivano sul nostro terminale in una forma graficamente coerente. Ma la Rete vista dalla prospettiva di uno dei miliardi e miliardi di pacchetti di dati che ogni minuto circolano incessantemente sulle dorsali, i doppini telefonici, le fibre ottiche che compongono Internet, si trovano di fronte a una Rete molto diversa da questa. Una rete di questo tipo è Warriors of the Net

Se andate a spulciare tra la massa impressionante di file, documenti, dati archiviati su Archive.org , un sito che aspira ad essere una vera e propria memoria storica della rete e del suo costante sviluppo, nella sezione dedicata ad Arpanet (la rete militare da cui Internet discende) potete trovare questi disegni. Si tratta di una rappresentazione astratta della topografia di rete disegnata da Rolan Bryan, uno dei pionieri di Arpanet.

Altre possibili rappresentazioni ci vengono dal lavoro del transarchitetto Marcos Novak. Un transarchitetto è un architetto che studia da un punto di vista artistico ambienti intelligenti ibridi reali e virtuali al tempo stesso e li riproduce attraverso l'uso di tecniche algoritmiche: il risultato sono delle figure sfaccettate e claustrofobiche che sembrano tecnologia in continua autoriproduzione.

La Matrix Net, società specializzata nel monitoraggio della rete produce costantemente un Internet Weather Report  l'equivalente di quello che potrebbe essere un bollettino meteorologico applicato alla rete. La sua efficienza è tutta da verificare ma l'idea è interessante. Quello che valuta questo bollettino è quanto siano nascosti i diversi siti in Rete.

Un'ultima rappresentazione la traiamo dal Websatlker di IOD, un'opera di netart in realtà. IOS è un browser alternativo che invece di mostrarci le pagine Web dal punto di vista del contenuto, traccia delle mappe a partire dalla struttura dei link: il sito di partenza è rappresentato da un cerchio che si trova più o meno al centro dell'immagine, da questo si dipartono una serie di linee che rappresentano i link di quella pagina, le linee conducono a nuovi cerchi e questi attraverso altre linee ad altri ancora.