Il portale, ovvero il mondo dentro un unico www
di Marta Mandò
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Da
due anni assistiamo ad una nuova fase di Internet passando dalla
frammentazione alla concentrazione di contenuti e servizi. E' la
strategia dei portali. Polarizzare il traffico dei navigatori dentro
grandi piazze del mercato dell'informazione, ricche di servizi
gratuiti e destinate a ogni tipologia di utenza.
Tutto il settore dell'Internet technology - dai colossi del
software come Microsoft
ai più importanti motori di ricerca come Yahoo!,
compresi i grandi provider come Aol,
insieme a società di telecomunicazioni di tutto il mondo - hanno
capito che la parola d'ordine è ampliare le proprie dimensioni in
Rete, diventare il sito Web numero uno, offrendo servizi a valore
aggiunto, mirati e gratuiti che invoglino l'utente ad affezionarsi ad
un determinato Portal. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.
Il portale è un megasito che aggrega contenuti e servizi e può
anche essere letto, per etimologia della parola, con il doppio
significato di 'portare' l'utente dentro un luogo sicuro dove può
trovare risposta a tutte le sue necessità. E' la porta per la
connettività gratuita alla Rete, diventa l'home page per la posta
elettronica, per leggere i giornali, le notizie di attualità, per
l'informazione sportiva, culturale, finanziaria, per le quotazioni
della borsa in tempo reale, per le previsioni del tempo, per comprare
biglietti aerei e libri, per personalizzare le proprie pagine in rete,
per i forum di discussione e sempre più per prelevare o acquistare
file audio e video.
Tutti i portali integrano oggi potenti motori di ricerca, indici
sistematici di risorse, insieme a servizi per il commercio elettronico
e gadget, come ad esempio, l'oroscopo o l'invio gratuito di messaggi
ai cellulari Gsm. Una strategia che secondo i fautori, agevolerà
l'utente, meno tempo sprecato a fare ricerche e più sicurezza nella
qualità delle informazioni. Il ragionamento sul quale si fonda la
teoria dei portali è molto simile a quello del network televisivo:
più tempo l'utente navigherà dentro il sito e più questo
richiamerà pubblicità e commercio per il portale. Appena due anni fa
i servizi per gli utenti erano sparsi in tanti luoghi diversi della
Rete: da una parte i provider che fornivano a pagamento la connessione
e la posta elettronica, dall'altra i motori per le ricerche, in altri
siti sparpagliati su Internet i media per le notizie e da un'altra
parte ancora i giochi e le attività di intrattenimento. La strategia
dei portali, invece, porta l'utente in un unico luogo virtuale
stabilendo un legame stabile tra l'utente e il fornitore di servizi.
In questi due anni non si sono sprecate le coalizioni, fusioni,
partnership, joint venture e ogni tipo di accordi tra società diverse
con l'unico obiettivo di creare il portale più visitato della Rete.
Alcuni casi hanno risuonato sulla stampa a livello internazionale,
come ad esempio il caso Microsoft che il primo ottobre del 98
annunciò una massiccia espansione del suo portale Microsoft Network
in 24 paesi attraverso una serie di partnership con società e
giornali nazionali tra cui il quotidiano francese Le
Monde, il settimanale tedesco Der
Spiegel, South
China Morning Post di Hong Kong e molti altri per fornire
contenuti di interesse nazionale in molte lingue diverse. MSN
si è diffusa rapidamente in versioni locali in Australia, Canada,
Giappone, in molti paesi europei come Gran Bretagna, Germania, Francia
e l'Italia, oltre al Sud Africa, la Cina, i paesi del Sud America, e
altri in oriente. Nel 98 fece scalpore anche l'acquisizione da parte
del motore Lycos di
tutto il pacchetto di Wired Digital per circa 83 milioni di dollari in
azioni, incluso il motore di Hotbot
e le testate storiche di Hotwired
e Wired News.
Estremamente marcata è stata l'espansione di America Online che dopo
aver inglobato Compuserve, acquistò la società di Netscape per 4,21
miliardi di dollari, continuando poi le sue mire espansionistiche fino
alla recente acquisizione della Time-Warner. Giochi pesanti, in
termini di dollari, anche per altri motori di ricerca, ad esempio Infoseek,
acquisito per il 43 per cento dalla Walt Disney. Insieme offrono un
portale pensato come "ombrello" che abbraccia siti famosi e
già molto visitati come Mr.
Showbiz e ABCNEWS.com.
"La guerra dei portali" come è stata definita dai giornali,
continua a mietere successi, almeno per ora, perché il potenziamento
dei servizi, ha attratto i consumatori aumentando di mese in mese il
traffico di utenza, con ricadute, di fatto, sulle quotazioni in borsa
dei titoli di queste società.
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