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Internet, memoria elettronica della Shoa

Presìdi in Rete contro il nuovo antisemitismo


L'odio razziale rialza la testa. E in tutta Italia cresce l'allarme per la montante ondata antisemita. Internet è forse l'osservatorio più avanzato per comprendere cosa resta della memoria storica dell'Olocausto.

Il viaggio di Mediamente parte dal sito ufficiale del museo della Resistenza in Roma. L'istituto è stato oggetto, qualche giorno fa, da un attentato dinamitardo. Nelle pagine elettroniche del sito si ripercorre la storia di questo edificio, prima sede delle SS tedesche e ora monumento alla memoria di quella tragica stagione.

Internet si rivela così un luogo fondamentale della memoria della Shoa ebraica. Qui continuano a vivere testimonianze e documenti preziosi che conservano le voci e i drammi di quanti patirono, sulla propria pelle, la follia nazista.
Il sito www.deportati.it è un esempio di memoria elettronica dell'Olocausto. Un vero e proprio museo virtuale dove è possibile visionare documenti e fotografie sulla persecuzione degli ebrei, in Italia e nel mondo.

Non dimenticare. Questo imperativo anima la missione del centro Simon Wiesenthal che ha in Rete una sua rappresentanza interattiva. Scopriamo così che Internet può essere uno strumento di utilità straordinaria anche per tenere sotto controllo la rinascita dell'antisemitismo. Sulla home page del sito wiesenthal.org un link segnala l'esistenza di una vera e propria cyber pattuglia che individua e segnala alla polizia i siti che contengono materiale destinato a fomentare l'odio razziale.

Gli ebrei di tutto il mondo, in questi anni hanno dovuto fronteggiare su Internet il proliferare di migliaia di siti neonazisti. Per questo motivo è scesa in Rete la jewish defense league, che mantiene attivo un presidio permanente contro ogni forma di antisemitismo.

(a.a.)

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