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Allarme terrorismo

di Roberta De Cicco


Un argomento che preoccupa gli analisti del baco del millennio è il rischio che la notorietà fenomeno possa essere sfruttata per coprire attentati terroristici, e non solo di natura informatica. In Canada, alla fine di novembre, un uomo è stato arrestato per aver organizzato, per la notte del 31dicembre, un attentato all'oleodotto trans-alaska. Quattordici ordigni pronti ad esplodere proprio al passaggio di data. Si tratta, per ora, di un caso isolato di attentato 'cammuffato' da millennium bug, che ha però allertato i servizi di sicurezza internazionali. Per capire meglio l'entità di questo rischio, anche nel nostro paese, abbiamo chiesto un parere a Franco Frattini, presidente del Comitato Parlamentare per i Servizi di Informazione e Sicurezza e per il Segreto di Stato:

Central Intelligence Agency"Le indicazioni che ci arrivano dagli alleati americani e dai rapporti della CIA vanno prese sul serio ma senza allarmismi. Certamente il cambio di data potrebbe essere occasione per la realizzazione di attacchi violenti. Il riferimento va alle organizzazioni del fondamentalismo religioso o, per quanto riguarda l'Italia, alle sette sataniche e millenariste che vedono nel passaggio dell'anno 2000 un simbolo in negativo, un momento che potrebbe collegarsi, come nella loro storia è avvenuto, a suicidi di massa, attentati ed eventi del genere".

Ma la preoccupazione è rivolta soprattutto ad attacchi di natura informatica. Come si legge sulla rivista Wired del 14 dicembre, il governo americano chiede con fermezza che tutti gli hacker pongano dei freni alle loro azioni finché non sia completamente esaurita ogni preoccupazione per il millennium bug. Come sostiene Fortini, le autorità temono che proprio il delicato passaggio di data possa essere atteso per attuare attacchi ai sistemi informatici dei governi:

"E' un rischio che esiste nel nostro paese come negli altri paesi del mondo occidentale nostri alleati. In questo campo la prevenzione e la repressione del fenomeno partono prima di tutto dall'intervento nei confronti di organizzazioni, alcune delle quali hanno anche dei siti Internet da cui mandano messaggi di propaganda. E' importante e indispensabile la cooperazione con gli altri paesi che forse prima e meglio di noi si sono attrezzati. Le banche dati e i sistemi informatici possono essere meglio protette se si lavora insieme".

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