Al via la task force italiana anti baco
di Roberta De Cicco
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Il 17 dicembre a Roma presso la sede del Centro Decisionale
Nazionale di Forte
Braschi è stata indetta una conferenza stampa per la presentazione
dell'Unità di gestione per il problema informatico dell'anno 2000
istituita dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri. Quasi cinquanta
giornalisti hanno occupato i posti già assegnati ai protagonisti
dell'attesa notte di fine anno. "Una situazione unica per la
stampa", sottolinea il sottosegretario Franco Bassanini, che ha
aperto la conferenza. D'ora in poi, infatti, la sala, pienamente
operativa dal 15 dicembre, sarà aperta solo agli addetti ai lavori.
Alle nove del 31 dicembre inizierà, poi, il periodo di presidio,
previsto fino alle nove del 3 gennaio.
Rappresentanti dei ministeri, delle forze dell'ordine e dei
maggiori fornitori di servizi, assicura Alberto Di Pace, Direttore del
Centro Decisionale Nazionale, lavoreranno ininterrottamente per
monitorare quello che accadrà e per gestire eventuali momento
critici:"Emergenze vere e proprie sono improbabili, dato il
livello di adeguamento raggiunto dal paese. Se ci fosse qualche
piccolo disservizio o emergenza, il fatto di essere tutti seduti allo
stesso tavolo e di poter comunicare con rapidità guardandosi in
faccia è una cosa che accelererà e renderà più efficaci gli
interventi. E' un'esperienza mutuata dalla Protezione Civile dove la
gestione delle emergenze avviene proprio al tavolo di un comitato
specifico, con in più la preparazione durata qualche settimana e
l'affiatamento dei componenti di questa Unità che lavorano insieme da
tempo, proseguendo una serie di riunioni iniziate a metà dicembre".
Circuiti analogici, ponti radio ed un sistema satellitare a bassa
quota non ancora in commercio assicureranno le comunicazioni.
L'Unità, infatti, sarà in costante contatto con Palazzo Chigi e con
tutte le amministrazioni e le infrastrutture su territorio nazionale,
pronta a diffondere le informazioni di tipo strategico utili alla
sicurezza.
Il Consigliere Militare della Presidenza del Consiglio, generale
Leonardo Tricarico, così descrive l'attesa della notte del 31:
"Ora è molto difficile, se non impossibile, prevedere
quanto lavoreremo quella notte perché i fenomeni si manifesteranno in
modo assolutamente imprevedibile, anche se siamo verosimilmente certi
che non si verificheranno a livello di emergenze o di pericolo per le
persone. Ci auguriamo di trascorrere i giorni in servizio in una
atmosfera non convulsa e nel pieno controllo di tutti i gli eventi che
si dovessero verificare la notte del 31 e nei giorni successivi".
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