Negli USA non sono pochi gli impiegati che passeranno la fine dell'anno al lavoro. La veglia per il nuovo anno sarà, infatti, una veglia anti millennium bug per tutte quelle aziende che temono che i propri prodotti possano incorrere in qualche problema a causa di Y2k. Sulla versione on line del Business Journal of Milwaukee leggiamo, ad esempio, che un grande Istituto per gli investimenti statunitense, la Mannix, nel timore che i consumatori possano intasare i centralini durante la notte del 31 assumerà centralinisti e telefonisti pronti a rassicurare tutti quelli che temono per il proprio denaro.

Le aziende più coinvolte sono, naturalmente, quelle del ramo informatico, come la Cisco. Nel sito ufficiale l'azienda statunitense rassicura i propri clienti: tra il 31 Dicembre ed il 2 Gennaio la Cisco ha deciso di far lavorare oltre allo staff degli operatori anti y2k più di 6.500 impiegati, tra personale tecnico e venditori. La procedura d'emergenza prevede addirittura l'eventualità di interventi per salvare vite umane.

Non diversa è la situazione alla Bull, la casa nota per le sue stampanti, dove Grant Ingram, direttore del programma Y2K, ha istituito una rete dei centri di osservazione ed assistenza, dislocati in tutto il territorio statunitense che saranno attivi anche la notte del 31. Una hotline sarà a disposizione di chi si farà prendere dal panico del bug.

La sede di Redmond della Microsoft ha, invece, in programma un Millennium Bug party. Gli impiegati sono invitati a festeggiare, ma dovranno essere pronti ad intervenire nei casi di emergenza. E la strategia della Microsoft è in linea con quella di molte altre aziende che hanno pensato di attirare i propri impiegati al lavoro attraverso l'incentivo della festa e del cibo. Come si legge in una notizia del Wall Street Journal on line, più di 10.000 buoni pasto per l'acquisto di pizza sono stati comprati dalle aziende di Ann Arbor, in Michigan. E persino alla Casa Bianca lo staff anti y2k passerà la nottata bevendo e ascoltando musica di MTV da un video gigante.

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