Millenarismi americani
a cura di Roberta De Cicco
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Negli Stati Uniti, un paese dove la vita dipende così tanto dalle
tecnologie, il baco del millennio può fare davvero paura. Il 73%
degli americani interpellati da una recente ricerca della Reuters sul
millennium bug ha risposto in modo sorprendente: la paura del
millennium bug riflette un modello di società che sta diventando
'troppo' dipendente dalla tecnologia. Una dipendenza che ha portato
gli Stati Uniti ad occuparsi per primi del problema informatico
dell'anno 2000, anche e soprattutto a livello di opinione pubblica. E
proprio dagli Stati Uniti arrivano anche i principali segni di
allarmismo. E' lì, per esempio, che, secondo un'altra ricerca
realizzata dalla rivista Times, 46 americani su 100 stanno facendo
scorte di cibo e acqua.
Secondo Furio
Colombo, giornalista e attento osservatore della
società americana, la paura del bug negli Stati Uniti è ampiamente
sopravvalutata:
"Io non credo che l'averci pensato di più ed in
modo più tempestivo abbia esagerato la portata del problema in
America perché non è tipico della cultura statunitense. La cultura
americana ha le sue grandi sbandate millenaristiche ma al di fuori dei
quadri di competenza tecnologica. Noi stiamo parlando di un mondo di
competenti che si occupano con competenza degli strumenti che sono
loro affidati. Un alone di competenza generica ma molto diffusa che
coinvolge un grande numero di persone. Da un lato c'è un'opinione
pubblica molto informata che non è soggetta agli sbandamenti delle
superstizioni perché le cose le conosce e dall'altro poi troviamo un
nocciolo duro di competenze specifiche che, in generale, è abbastanza
peculiare della cultura americana. In particolare le nuove tecnologie
sono profondamente diffuse a partire dal processo educativo, nelle
scuole elementari e medie, fino al funzionamento degli uffici e delle
organizzazioni".
Non tutti gli americani comunque si sentono così dipendenti dalle
tecnologie.
Per esempio una star della musica come Laurie
Anderson, cantante e artista multimediale, per il Capodanno del
2000 pensa solo a vacanze un po' speciali:"Io personalmente a
Capodanno sarò in Marocco per stare un po' lontana dalla tecnologia.
L'unica cosa che mi preoccupa è il controllo del traffico aereo: non
credo sia il caso di trovarsi su un aeroplano in quel periodo. Ma in
realtà penso che probabilmente non accadrà tutto quello che si
teme". |
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