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Quel che resta del muro
 
Ancora in vendita su Internet gli ultimi frammenti del simbolo della divisione tra Est e Ovest

 


Quanto costa un pezzo di storia? Meno di centomila lire. Questo il prezzo che su Internet chiede uno degli ultimi rivenditori di souvenir del muro di Berlino.
Il sito berlinwall.net è un vero e proprio supermarket on line dove è possibile acquistare frammenti di quello che era il simbolo della divisione tra Est ed Ovest Europa.
MIchael Ourand è l'autore di queste pagine. Dopo aver dipinto, negli anni ottanta, alcune parti del muro, ha deciso di staccarle e metterle in vendita.
L'opera dell'artista è documentata da una lunga galleria fotografica che testimonia la realizzazione dei murales sulla parte alta della recinzione che tagliava in due Berlino.

Ora questi segmenti di cemento sono contenuti nella lista più preziosa, denominata top sections. Il prezzo non è pubblicato nel sito. Occorre mandare una e-mail all'artista per avviare una trattativa privata. Più o meno come accade quando si vuole acquistare un immobile di prestigio.

Più accessibili i prezzi dei veri e propri frammenti del muro. Si va dai 40 dollari di una briciola di cemento ai 400 fissati per ottenere una pietra dipinta di blu. Il costo è giustificato dall'alto valore simbolico dell'oggetto che lo stesso autore del sito definisce frammento di libertà.

E se del muro, a Berlino, ormai resta poco o niente, tante sono le tracce che possiamo seguire su Internet. Una di queste ci porta al museo dell'università del Texas, facoltà patrocinata dalla famiglia dell'ex presidente George Bush.
In questo museo, proprio oggi, si apre una mostra dedicata alla caduta del Muro.
In esposizione anche i dispositivi utilizzati dalle spie della Germania dell'Est durante la guerra fredda.
Una curiosità: in questo museo è conservata anche una statua di Garibaldi. E' un dono fatto dall'ex presidente del consiglio italiano, Bettino Craxi, a George Bush.

Uno dei siti più interessanti sul muro di Berlino è sicuramente il wall-berlin.
Le pagine sono curate dal Memoriale di Caen e dal museo di storia moderna di Berlino. Il sito è molto dettagliato e propone al visitatore una speciale edizione che celebra il decennale della caduta del muro.

Nelle pagine interne troviamo una dettagliata cronologia degli eventi, accompagnata dalle piantine della vecchia e della nuova Berlino. Scopriamo, così, che una parte del muro e' stata utilizzata per costruire strade. Un'altra parte, come abbiamo visto, e' stata fatta a pezzi e venduta in tutto il mondo.

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