Tangentopoli,
la memoria è sul Web
La Camera approva la commissione
d'inchiesta. E su Internet resistono le pagine di commento sugli
anni bui dell'Italia
a cura di Adriano Albano
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Sì
alla commissione su Tangentopoli. Con 387 voti favorevoli e 26
contrari la Camera dei deputati ha spianato la strada alla
costituzione di un organo parlamentare destinato ad indagare sulle
pagine amare della recente vita istituzionale italiana.Internet può
risultare un luogo utile dove reperire i dettagli di questa
iniziativa. Nel sito ufficiale della Camera
dei deputati, nella sezione commissioni, viene spiegato come
funzionano questi organismi
e quali poteri hanno.
Ma sulla Rete sono disponibili anche testimonianze
storiche su Tangentopoli. In queste pagine sono raccolte una serie
di articoli in cui viene analizzato, sotto diverse prospettive, il
caso Tangentopoli. Un utile strumento, quindi, per ricordare eventi
politico-affaristici che sono stati, e sono ancora oggi, sotto la
lente di ingrandimento della giustizia italiana.
Dalla nuova commissione saranno esclusi indagati ed ex magistrati.
E' il caso, quindi, di Antonio Di Pietro e Silvio Berlusconi,
personaggi oggi di primissimo piano della scena politica nazionale.
Sul Web sono diversi i siti che attaccano i due personaggi politici
con opinioni taglienti e spesso offensive.
Sono tante le pagine
personali realizzate sul tema di Tangentopoli. Una di queste
attacca la stampa accusando i giornalisti di aver confuso, nelle
cronache e nei commenti, corruttori e corrotti protagonisti di questo
scandalo, che come rivelano le recenti cronache europee, non è stato
soltanto italiano.
Basta
aprire il sito di uno dei più importanti settimanali tedeschi Der
Spiegel, per ricordarci che il fronte delle tangenti fa tremare
anche gli ex potenti della Germania, come Helmuth Kohl. Ma Internet ci
conferma che la corruzione è un fenomeno mondiale. E c'è chi ha
aperto un sito in Rete per combattere le ruberie e le malversazioni.
E' il caso della commissione
indipendente contro la corruzione di Hong Kong.
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