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Caso Sofri, una storia in Rete

All'indirizzo www.sofri.org testimonianze e documenti sul processo che ha riaperto la piaga degli anni di piombo. Nei siti della estrema destra la biografia criminale di Lotta continua.

a cura di Adriano Albano


Adriano SofriNuova sentenza, nuove polemiche. Una nuova, importante, pagina del caso Calabresi è stata scritta ieri dalla corte d'appello di Venezia che ha confermato la condanna a 22 anni di carcere per Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani, ritenuti mandanti e autori dell'omicidio del commissario di Polizia, ucciso a Milano nel 1972. Il sito "Il caso  Sofri, Bompressi e Pietrostefani" racconta tutti gli aspetti di questa complessa vicenda giudiziaria. Nelle pagine dell'archivio la cronistoria del caso, con riferimenti ad articoli e documenti che permettono al navigatore di allargare le proprie conoscenze su una vicenda che ancora oggi divide l'opinione pubblica. Il sito sofri.org è sicuramente schierato in questa battaglia che da giudiziaria si è trasformata spesso in contrapposizione politica. Ad animare queste pagine è, infatti, l'associazione liberi liberi, nata proprio per chiedere la scarcerazione di Sofri; Bompressi e Pietrostefani.

Liberi LiberiOltre alle opinioni questo sito presenta anche le carte ufficiali del processo. E' disponibile in Rete, infatti, anche il dispositivo della sentenza di Cassazione che ha condannato i tre ex attivisti di Lotta Continua. Tra le pagine elettroniche una contiene l'intervista alla vedova del commissario di polizia, Gemma Calabresi. L'articolo, pubblicato dal quotidiano torinese "La Stampa" è accompagnato da una lettera dello stesso Adriano Sofri che il 9 marzo del 1999 si rivolse direttamente alla vedova Calabresi.

Radio RadicaleIl sito di radioradicale ha dedicato un'ampia copertura giornalistica alle varie fasi del processo Calabresi. In Rete restano le registrazioni in real video delle fasi salienti dell'ultimo dibattimento. Insomma un archivio prezioso per quanti vogliano conoscere dalla viva voce dei protagonisti le posizioni processuali.

La Celere è pronta a "caricare"E se Internet è risultato un luogo estremamente utile per coordinare i comitati che si battono per la revisione del processo, c'è anche chi ha utilizzato la Rete per ricordare i crimini di Lotta continua, organizzazione politica cui è ascritto l'omicidio Calabresi. Alcuni siti di estrema destra propongono una sorta di biografia criminale delle varie organizzazioni che animarono tra gli anni settanta e ottanta il fronte della sinistra extraparlamentare. Una di queste pagine, tratta da un'inchiesta dell'espresso, è dedicata proprio a Lotta Continua.

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