IG students: una miniborsa per giovani
imprenditori
a cura di Michele Alberico
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Se c'è un'immagine che evidenzia in modo molto marcato le
differenze tra il sistema scolastico statunitense e quello italiano
quell'immagine e' certamente quella della fiera
studentesca. Una fiera studentesca e' una competizione spesso a
carattere locale alla quale partecipano studenti di tutte le età ai
quali e' richiesto di produrre ricerche o progetti originali in un
qualsiasi campo dello scibile.
Gli studenti
partecipanti si mettono sotto per qualche tempo, lavorano per
conto proprio o in piccoli gruppi e producono qualcosa di cui hanno la
piena responsabilità tanto sul versante della progettazione che su
quello dell'attuazione. Ne escono fuori a volte progetti strampalati,
come quello di uno studente
che ha proposto di usare gli alberi come antenne televisive, o più
serie come nel caso di una brillante ricerca in cui si investigano i
fattori che influenzano la percezione dei suoni.
Che fine facciano questi progetti e quali buone idee nascano nelle
fiere studentesche è difficile dirlo ma oltreoceano eventi di questo
tipo sono connessi alla didattica di tutti i giorni. In Italia invece
questo legame diretto alla pratica e, in una certa misura al mondo del
lavoro, è sempre stato un punto dolente del sistema scolastico. Una
prima risposta a questa lacuna l'ha data la società per
l'imprenditorialità giovanile che ha recentemente aperto un sito
Internet che è una sorta di mini borsa delle aziende studentesche.
E'
la BIG
la borsa della IG dedicata
ad imprenditori più che giovani ancora legati al mondo della scuola.
Se si è ancora studenti e si ha un'idea eccezionale o quasi da
promuovere, è possibile quotarsi su questa borsa
virtuale, raggranellare un capitale sociale di massimo un milione
di lire e darsi fare sul mercato. I dividendi per i soci non saranno
stratosferici ma c'è una buona base per iniziare a lavorare e
imparare a muoversi in un ambiente lontano ed estraneo da quello di
licei ed istituti.
E finora è andata più che bene poiché 1418 aziende hanno messo a
frutto il lavoro di oltre 16.000 studenti con progetti
che vanno dai maglioni componibili con zip, ai cd rom sulla storia del
giubileo, ai coprisella per motocicli.
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