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Valanghe, la prevenzione viaggia sul web

I siti Internet dedicati alla neve segnalavano il pericolo slavine nelle aree colpite ieri dalla "morte bianca"

a cura di Adriano Albano


Tre valanghe in poche ore tra l'Italia e la Svizzera. E il turismo della neve torna a contare i morti. Tragedie spesso causate dall'imprudenza e dalla cattiva informazione. Internet può contribuire alla prevenzione di tali sciagure.

Un sito svizzero dedicato al bollettino della neve aveva previsto ieri mattina il pericolo smottamenti in alta quota. Proprio nelle aree considerate a rischio una valanga ha sommerso un gruppo di sciatori.

Davos, rientrava, infatti, nella fascia tre di pericolo (quella indicata generalmente con il colore ocra). L'informazione avrebbe potuto salvare la vita dei turisti. Invece, all'allarme è seguita la tragedia.

Anche in Italia sono disponibili bollettini on-line sulle valanghe. I dispacci forniscono rapporti sulla situazione slavine in tutti i versanti dell'arco alpino e su alcune località dell'Appennino. Il bollettino dell'Aineva, ad esempio, offre aggiornamenti frequenti sui rischi in alta quota.

Le pagine web di Monferrato.net, forniscono, invece, la scala di pericolosità delle valanghe. Ad ogni grado di pericolo corrisponde la descrizione dello stato della neve e i consigli per escursionisti e sciatori. Molte aree, ieri, presentavano un indice tre, quello che consiglia estrema prudenza.

All'argomento sono dedicate anche alcune pagine Internet cosiddette personali. Beppe Stauder, ad esempio, che è un appassionato e un esperto di montagna, dispensa consigli su come evitare le valanghe.

Infine le statistiche. Negli ultimi 14 anni la nazione europea con maggior incidenza di valanghe è la Francia. L'Italia è al quarto posto con quasi 250 gravi smottamenti, 14 dei quali nell'inverno 98-99.

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