I segreti di Luna rossa
Mediamente entra all'Insean dove il team Prada
ha studiato e sperimentato lo scafo che domani scenderà in acqua
a cura di Mario Ferrari
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poche ore dalla verità. Tra una manciata di ore Luna Rossa torna in
acqua per la sfida più importante del suo cammino:strappare l'America's cup ai detentori, i neozelandesi di Black magic. Nel golfo
di Hauraki si sfideranno, due equipaggi, due progetti, due armatori ma
soprattutto due imbarcazioni costruite secondo la tecnologia più
moderna, utilizzando materiali avanzati e profili innovativi.La coppa
delle 100 ghinee la vincerà chi avrà il timoniere più coraggioso,
il tattico più intuitivo, ma soprattutto chi avrà la barca migliore.
Una sfida iniziata diversi anni fa negli studi di progettazione, nei
cantieri, nelle vasche di prova.
Mediamente è entrato nella vasca dell'Insean di Roma, istituto
nazionale per l'architettura navale, dove Luna Rossa ha forgiato
quello scafo che anche i neozelandesi chiamano ormai il
"proiettile d'argento". In questa vasca architetti ed
ingegneri hanno costruito il miracolo Prada, reso possibile dalle
moderne tecnologie digitali, senza le quali non potremmo oggi cullare
il sogno di potere vincere il più antico trofeo sportivo del mondo.
Le barche vengono progettate in moderni laboratori, dove potentissimi
computer hanno sostituito i vecchi tavoli da disegno. Ma come sono
entrate le tecnologie informatiche nella progettazione delle barche, e
in quali campi di applicazione spaziano?
Le
nuove tecnologie spaziano ormai in tutti i campi, dalla progettazione
alle prove effettuate usando modelli matematici. Sarebbe però
sbagliato credere che la progettazione di una barca sia un
procedimento "virtuale", effettuato seguendo solo le
simulazioni che avvengono all'interno di un calcolatore: all'INSEAN,
infatti, si effettuano ore ed ore di prove "reali",
sfruttando due grandi bacini rettilinei. Li abbiamo visti da vicino.
I test di resistenza all'acqua vengono effettuati sul
carrello idrodinamico, una vasca lunga 470m, che è una delle più
grandi del mondo. Qui è anche possibile simulare onde di 10 metri di
lunghezza, e quindi testare il comportamento della barca in diverse
condizioni. Un altro bacino molto importante per le prove
idrodinamiche è il canale di circolazione: qui la barca resta ferma,
e 4000 metri cubi di acqua si muovono alla velocità di 40 metri cubi
al secondo. Oltre al laser, vengono utilizzate anche tecnologie più
tradizionali: fili di lana e gocce d'inchiostro, che danno la
rappresentazione della resistenza all'acqua offerta dallo scafo.
Ma l'INSEAN non è composto solo da vasche: una parte molto
importante di questo istituto è la falegnameria, dove vengono
costruiti i sofisticati modelli che verranno testati in acqua. Oggi il
processo di lavorazione si avvale di un sistema computerizzato per
trasformare i progetti in realtà, anche se l'ultima parte, quella di
rifinitura, è ancora affidata alle esperte mani dell'uomo.
Azzurra, moro di Venezia, ora Luna Rossa: il rapporto tra l'INSEAN
e la coppa America è molto stretto.
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