Pari diritti per l'educazione con Peer Education
a cura di Roberta De Cicco
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Peer
Education, letteralmente educazione tra pari, è un interessante
progetto europeo finalizzato ad una trasformazione sostanziale dei
ruoli tra docente e studente a scuola. In Italia è stato sperimentato
nella provincia di Cremona, in collaborazione con la consulta
studentesca, e ne è scaturita anche una interessante esperienza di
lavoro tra studenti e provveditorato
per la costruzione di un sito Internet.
A spiegarci meglio di cosa si tratta, e di come le nuove tecnologie
sono di supporto anche ad un progetto così ampio, è Marco Fusar Poli
Presidente Consulta Studentesca di Cremona:
"La Peer Education è un progetto che è partito l'anno
scorso nella nostra provincia. Gli studenti e i docenti interagiscono
nell'insegnamento delle materie e in quest'ottica devono comunicare.
La comunicazione è alla base della Peer Education stessa ed è stata
messa in atto tramite canali diversi, fondamentalmente quelli
multimediali e poi Internet. La nostra consulta si è aggiornata in
tal senso e a Cremona abbiamo una sede dotata di attrezzature
multimediali, di una webcam. Questa webcam verrà utilizzata durante
la nostra giornata dell'arte a fine marzo quando organizzeremo un
gemellaggio con la consulta provinciale di Catania che svolgerà la
giornata dell'arte nello stesso giorno e saremo collegati in diretta.
Catania vedrà le nostre immagini e noi le loro".
Davide
Saitta, uno degli studenti che hanno lavorato più da vicino al
progetto, spiega in quali termini è nata è nata la collaborazione
con il provveditorato:
"Circa 2 anni fa il prof. Bizzarri del provveditorato di
Cremona ci ha contattato tramite il preside della nostra scuola e ci
chiesto se volevamo collaborare alla realizzazione di un sito sui
progetti educativi comprendente anche il sito della Peer Education. Il
provveditore ha dichiarato che per questo lavoro avremmo avuto dei
punti di credito validi per l'esame di maturità che i punti si
aggiungono al credito formativo che uno studente accumula in 3 anni di
studio e quindi servono anche per avere un punteggio maggiore
all'esame di maturità".
Anche Riccardo Sabatini esprime soddisfazione per le opportunità
offerte agli studenti dalla partecipazione al progetto:
"Abbiamo frequentato ambienti molto diversi per la
realizzazione di questa iniziativa. Abbiamo ricevuto la collaborazione
della rete civica di Cremona per ospitare il sito Internet ma abbiamo
lavorato fondamentalmente in casa nostra. Ci siamo trovati poi davanti
ai computer di scuola per raggruppare i nostri lavori. E grazie a
questi lavori abbiamo imparato a gestirci un nostro piccolo sito,
varie tecnologie abbastanza avanzate e tecniche di produzione Web che
prima non conoscevamo.Alla fine siamo riusciti a conoscere tanti
piccoli mondi, dall'università all'azienda fino al mondo della scuola
e del provveditorato. Quindi è stata un'esperienza interessante e
molto costruttiva. E poi, cosa molto particolare, c'erano gli adulti
che dipendevano da noi; i professori, i presidi e il provveditore
dipendevano da ciò che facevamo noi a casa. La Peer Education ci ha
anche dato inoltre molte possibilità di viaggiare. Siamo andati a
Torino per decidere i contenuti del sito, abbiamo organizzato e
realizzato la festa dell'arte di Cremona, torneremo poi al Big di
Torino, un'altra festa dell'arte che dura quasi una settimana. Siamo
riusciti a vedere tanta gente, tanti lavori multimediali, insomma è
stata un'esperienza che ci ha offerto molte opportunità di
crescere".
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