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Le pagine sono curate dall'università di Genova e rappresentano un archivio interattivo utile per comprendere modalità e tempi della diffusione della epidemia. Basta seguire le cartine delle varie regioni per capire che il virus, anzi i virus, dopo aver colpito pesantemente il Nord si stanno spostando verso sud. I dati che troviamo nelle cartelle dedicate alle varie regioni di Italia sono messi in Rete da alcuni presidi medici territoriali che segnalano, in tempo reale, al sito i casi di influenza riscontrati tra i propri pazienti. Tra le regioni più colpite dall'influenza, la Lombardia che deva far fronte anche al diffondersi di malattie respiratorie acute di natura non influenzale. I dati forniti dai 57 medici lombardi, che hanno sotto controllo quasi ottantamila pazienti, segnalano in quest'ambito, un picco vicino ai sette ammalati ogni mille abitanti. Questo sistema di rilevamento via Internet ci permette, inoltre, di scoprire un'anomalia geografica. La provincia di Bolzano ha una percentuale di ammalati decisamente più bassa rispetto alla vicinissima provincia di Trento. Durante le ultime due settimane del 1999 il tasso di incidenza dell'influenza nella provincia di Trento è di oltre il 7 per mille, mentre a Bolzano non tocca il due per mille. Infine, l'aspetto virologico. Una pagina del sito è dedicata all'identificazione dei virus. I ceppi attualmente attivi in Italia sarebbero almeno otto. I primi tre localizzati a Napoli e Trieste, gli altri a Salerno, Torino, Trento e Parma.
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