I "fratelli" di Haider Nei
siti dei partiti xenofobi europei.
Ma il fronte antirazzismo vigila sulla Rete
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Uno,
nessuno, centomila Haider.
Su chi può contare, in Europa, il leader dei nazionalisti austriaci?
Non certo sui governi dei singoli Paesi dell'Unione che in blocco
hanno condannato la sua ascesa politica. Ma esistono, nel nostro
continente, partiti che predicano la xenofobia haideriana e che
avversano ogni forma di integrazione europea.
Internet ci permette di conoscere meglio questo preoccupante
movimento trasversale che scuote la coscienza europea. Siamo sul sito
del Vlaam's block
belga, che può contare su oltre il dieci per cento dei consensi. Il
movimento ha una forte connotazione nazionalista, con una netta
matrice fiamminga.
In Francia la scena del nazionalismo estremo è quasi
interamente occupata dal fronte
nazionale di Jean Marie Le Pen, famoso per le sue durissime
campagne contro l'immigrazione e per la vicinanza con ambienti del
revisionismo storico. In pratica a quegli studiosi che contestano i
dati sull'Olocausto e riabilitano di fatto, il nazismo.
L'effetto Haider desta preoccupazione in Germania, dove, dopo la
riunificazione, si è risvegliato il sentimento nazionalista. Partito
omologo a quello della libertà austriaco, presieduto proprio da
Haider, è il movimento dei Republikaner.
Un partito che tra le sue fila ha annoverato, per molti anni, anche i
gruppi razzisti degli skinheads.
E
in Italia? Ad aver avuto rapporti politici con Haider sono stati
almeno due partiti. Il primo è la Lega Nord che in queste ore nel suo
forum
telematico ospita pareri contrastanti sulla figura del leader
nazionalista austriaco. Il secondo, su un fronte politico decisamente
opposto, è il movimento
sociale di Rauti, un cui eurodeputato ha espresso, in queste ore,
anche solidarietà ad Haider.
In Italia una questione austriaca esiste, da più di
cinquant'anni. E' quella che ha alimentato, in passato tensioni,
nell'Alto Adige. Tra i movimenti che si battono per l'Unione delle
popolazioni di lingua tedesca del Tirolo, attualmente divise tra
Austria e Italia, c'è l'Union for Sudtirol che fa capo ad Eva
Klotz. Nel www.unionfs.com
troviamo anche una serie di link ad alte omologhe organizzazioni, come
quelle degli estremisti Schuetzen.
Ma anche in rete c'è chi si batte, duramente, contro ogni forma di
razzismo e discriminazione. E' il caso dell'autorevole centro
Wiesenthal che su Internet combatte l'eversione nazista. Grazie ad
una vera e propria task force di esperti informatici il centro
Wiesenthal monitora, studia e controlla
i movimenti eversivi presenti su Internet.
Infine da segnalare l'organizzazione adl,
che troviamo all'indirizzo www.adl.org.
Nell'edizione del notiziario
che trovate in rete un'accurata analisi del fenomeno Haider.
L'associazione è specializzata nello studio dei fenomeni antisemiti.
Haider è ritenuto non solo uno xenofobo ma anche un pericolo per la
comunità internazionale ebraica.
(a.a.)
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