Settimanale RAI Educational

Internet gratis: a quale prezzo?


La principale critica che viene rivolta ai grandi protagonisti del free-net, anche da parte di tanti Internet service provider che non hanno adottato questo modello d'offerta, è quella di offrire gratuitamente un servizio di bassa qualità, producendo un enorme consumo di scatti telefonici ma senza assumere impegni precisi sulla velocità della connessione o sulla facilità di accesso al servizio. E in effetti la questione della qualità del servizio si dimostra una questione centrale nella valutazione che gli utenti fanno circa l'opportunità o meno di lasciare il proprio provider a pagamento per accettare un offerta gratuita. Ma che tipo di servizio otteniamo con le free-net, a fronte del risparmio di un abbonamento tradizionale ad un Internet provider? Abbiamo fatto una piccola indagine dal lato degli utenti, indagine che, pur non avendo alcun valore scientifico, ci ha fornito alcune indicazioni di massima.

A fronte di una partenza molto buona tutti gli operatori che offrono connessione gratuita, una volta raggiunto un parco utenti di centinaia di migliaia di presenze, si sono assestati su una media di prestazioni non altissima. Sono stati analizzati dalla nostra redazione tre grandi fornitori di servizio, connettendosi 10 volte in momenti diversi della giornata per due giorni consecutivi. Questi sono stati i risultati: nel 40% dei casi il numero di telefono del provider risulta occupato e la percentuale raddoppia nelle ore di punta della giornata telematica, vale a dire nelle ore che vanno dalle 18.00 alle 20.00 e dalle 22.00 alle 01.00.
La velocità di trasferimento dati, testata su un grande sito statunitense ed uno italiano, e' risultata medio bassa, con punte verso il basso vicine allo zero nei momenti di massimo traffico. Infine nel 15% dei casi la connessione cade senza una ragione precisa.
Dunque il servizio free-net sembra adatto più ad un utente sporadico, disposto ad accettare rallentamenti e che ha il tempo di insistere su una linea occupata, piuttosto che ad un utente di tipo professionale o abituale che spesso pretende o necessita di un servizio dalle prestazioni più solide. Basterà questo a tenere in vita il mercato degli Internet provider a pagamento?

(m.a.)

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