I bisogni agricoli del
pianeta
a cura dell' Agenzia Zadig
I dati parlano chiaro: se oggi il pianeta è abitato da 6 miliardi
di persone, nel 2020 la popolazione -con una crescita prevista di
cento milioni di persone all'anno- raggiungerà gli 8 miliardi e la
conseguente domanda di cibo non potrà più essere garantita dalle
attuali tecniche agricole. Secondo la FAO, nel 1961 l'estensione di
terra coltivata per la produzione alimentare ammontava a 0,44 ettari
pro capite; oggi si è ridotta a 0,26 ettari, mentre nel 2050 si
prevede che scenderà a 0,15.
Sempre secondo la FAO, nel 2010 le persone a rischio di
denutrizione saranno 680 milioni, il 12% della popolazione dei paesi
in via di sviluppo. In altre parole, l'espansione dei terreni agricoli
non riesce a tenere il passo con l'incremento demografico. La
"rivoluzione verde", che a partire dagli anni sessanta ha
consentito uno straordinario aumento delle produttività agricola
attraverso la creazione di nuove varietà (specialmente di riso, mais
e grano) e il massiccio impiego di fertilizzanti e pesticidi, è ormai
arrivata al massimo delle sue potenzialità. I paesi che hanno tratto
maggiore giovamento dalla rivoluzione verde - Cina, America Latina e
India - vedono oggi una sostanziale stagnazione dell'agricoltura.
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